mi accorgo solo adesso che

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma anche quelli che non sono in grado di autodeterminarsi.
A maggior ragione: se non sono in grado, vivono una vita indegna.
Il problema è che stiamo gradualmente accettando questa visione di vita degna solo se efficiente.
La rupe Tarpea è il passato e sarà il futuro?
Io accetterei per me stesso una simile decisione solo essendo sicuro di averla potuta prendere come extrema ratio, non come prima scelta, non perchè dopo una vita di lavoro e comunque di contribuzione netta a questa società di merda, la stessa mi ringrazia rendendomi la vita indegna e portandomi alla scelta stessa di levarmi di torno.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il caso delle famose gemelle ci ha fatto scoprire la legge tedesca.
Il fatto che la legge sia stata approvata in Germania ci fa pensare a un altro Reich.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io accetterei per me stesso una simile decisione solo essendo sicuro di averla potuta prendere come extrema ratio, non come prima scelta, non perchè dopo una vita di lavoro e comunque di contribuzione netta a questa società di merda, la stessa mi ringrazia rendendomi la vita indegna e portandomi alla scelta stessa di levarmi di torno.
Per se stessi si pensa, da sani, delle condizioni estreme, ma le condizioni estreme non possono essere il risultato di una valutazione individuale. Credo che sia questo il punto.
Però io vedo una posizione ideologica a cui stiamo arrivando gradualmente.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Per se stessi si pensa, da sani, delle condizioni estreme, ma le condizioni estreme non possono essere il risultato di una valutazione individuale. Credo che sia questo il punto.
Però io vedo una posizione ideologica a cui stiamo arrivando gradualmente.
Adesso che mi ci fai pensare, è la stessa identica linea che ha tenuto la mia ex per concludere il matrimonio: manifestare totale distanza, menefreghismo, strafottenza, senza fare nulla per dissimulare la relazione fedifraga, mentre io ho avuto la grande libertà e autodeterminazione di prendere l'avvocato per formalizzare la separazione e il divorzio
 

Brunetta

Utente di lunga data
Adesso che mi ci fai pensare, è la stessa identica linea che ha tenuto la mia ex per concludere il matrimonio: manifestare totale distanza, menefreghismo, strafottenza, senza fare nulla per dissimulare la relazione fedifraga, mentre io ho avuto la grande libertà e autodeterminazione di prendere l'avvocato per formalizzare la separazione e il divorzio
Ma è la stessa linea condotta per le pensioni.
Ricordo a metà anni novanta un tale che sosteneva che il futuro sarebbe stato farsi assicurazioni private per garantirsi un vitalizio consistente. Era totalmente indifferente alla situazione di chi sottraendo da proprio reddito il costo della assicurazione… sarebbe morto prima della pensione.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma è la stessa linea condotta per le pensioni.
Ricordo a metà anni novanta un tale che sosteneva che il futuro sarebbe stato farsi assicurazioni private per garantirsi un vitalizio consistente. Era totalmente indifferente alla situazione di chi sottraendo da proprio reddito il costo della assicurazione… sarebbe morto prima della pensione.
E intanto hanno mangiato i TFR, con la scusa di versarli in fondi pensione
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Il suicidio assistito risolve il problema di come realizzare il desiderio di mettere fine alla vita, per l’eccesso di sofferenza (è sofferenza anche non vedere senso) senza mettere in atto procedure complicate o dolorose.
Io ho pensato come potrei fare in un lampo di lucidità, se mi rendessi conto di non volere continuare.
La paura di finire come Madame Bovary (si può fare spoiler dopo più di 150 anni?) mi fa escludere l’avvelenamento, anche se adesso la farmacologia è più avanzata, ma pure l’idea di spiaccicarmi in cortile, non è attraente. È ovvio che, pensarci quando non ci sono ragioni, è solo uno stratagemma per allontanare il pensiero della impotenza.
Ma una legge per il suicidio assistito (geniale non chiamarlo eutanasia) deve prevedere delle condizioni che stabiliscano che non si tratta solo di depressione. La depressione non è solo depressione, è la morte del piacere di respirare. Ed impensabile quando si respira.
Quando qualcuno di noi pensa a chi ha visto morire, come @bravagiulia75 o @Nocciola , pensa a chi era nella fase terminale di una grave percorso di malattia e sofferenza, ma in realtà pensa alla sospensione delle terapie, perché non si realizzi accanimento terapeutico, ma ormai è prassi anche la sedazione negli hospice. Certamente per i parenti è penoso anche assistere a questa fase finale priva di dolore. Ma ha anche la funzione per molti per elaborare il lutto.
Le condizioni per concedere invece il suicidio assistito sono sempre inquietanti, perché si pensa come condizione sufficiente, come si può evincere da questa discussione, la mancanza di voglia di vivere (non si chiama appunto solitudine o depressione?) o, più diffuso, una condizione di vita che rende la vita indegna di essere vissuta.
Da questo discende la considerazione che potrebbe essere poi, senza un grande sforzo logico, considerato desiderabile la morte per i bambini e le persone con grave disabilità. Non si sta parlando di persone come Eluana, che era tenuta in vita forzatamente da vent’anni.
Penso a persone con tetraplegiche che consideriamo vive solo se hanno la mente di Stephen Hawking (senza considerare che la maggior parte di noi nemmeno è in grado di capire le sue teorie e che se fosse nato solo qualche decennio prima non avrebbe mai potuto comunicare ciò che pensava) altrimenti, per quello che io chiamo “eccesso di empatia“, che ci fa considerare inaccettabile ciò che non accettiamo noi, se la mente non la vediamo così brillante, togliamo senso alla vita.
Temo che ci stiamo assuefacendo all’idea che ci siano persone che vivono una vita senza valore e che possano essere eliminate.
Del resto l’orrore del nazismo è ormai lontano, come i giochi dei gladiatori (insomma) e siamo forse pronti all’idea di poter eliminare chi non è efficiente?
La grandezza di Hawking è che è stato il miglior divulgatore scientifico che si ricordi. Ha scritto libri che tutti possono comprendere, rendendo accessibili concetti estremamente complessi senza usare nemmeno una formula matematica, tranne E=mc2 che conoscono anche i gatti
 

Gaia

Utente di lunga data
Per se stessi si pensa, da sani, delle condizioni estreme, ma le condizioni estreme non possono essere il risultato di una valutazione individuale. Credo che sia questo il punto.
Però io vedo una posizione ideologica a cui stiamo arrivando gradualmente.
L’ estremità’ delle condizioni e’ soggettiva e solo soggettiva può esserne la valutazione.
 

hammer

Utente di lunga data
Io accetterei per me stesso una simile decisione solo essendo sicuro di averla potuta prendere come extrema ratio, non come prima scelta, non perchè dopo una vita di lavoro e comunque di contribuzione netta a questa società di merda, la stessa mi ringrazia rendendomi la vita indegna e portandomi alla scelta stessa di levarmi di torno.
Ma è la stessa linea condotta per le pensioni.
Ricordo a metà anni novanta un tale che sosteneva che il futuro sarebbe stato farsi assicurazioni private per garantirsi un vitalizio consistente. Era totalmente indifferente alla situazione di chi sottraendo da proprio reddito il costo della assicurazione… sarebbe morto prima della pensione.
Sono sempre stato favorevole all’idea che ogni individuo debba godere della massima libertà nel determinare il destino della propria vita.
Anche quella di girare l'interruttore a causa di una leggera noia in una giornata uggiosa.
Le vostre considerazioni, tutt’altro che banali, mi hanno però fatto comprendere quanto l’argomento sia sensibile e complesso, e quanto sia difficile estendere quella libertà, che sul piano astratto rivendico per me stesso, a tutte le persone normali.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Io penso ai depressi.
Sono malati che necessitano di assistenza e mi rendo conto che devono pagarsela, perché se necessitano di uno psicologo devono andare a trovarlo nel privato.
Un depresso è una persona che tendenzialmente è portata al suicidio.
Se non curato, non è la sua volontà quella di interrompere la vita, ma la manifestazione della malattia.
Così fu per mio nonno.
Diciamo che prima del diritto di poter scegliere di morire dovrebbe valere il diritto a essere curati.
Visto che quest'ultimo sta venendo meno ho il sospetto che si voglia risolvere il problema semplicemente spingendo le persone non curate a uccidersi.
Mi sembrano due discorsi diversi. Non ho citato la depressione e mi sembra ovvio che chiunque dovrebbe avere diritto alle cure mediche se lo desidera
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Temere che ci si stia abituando all’idea che alcune vite abbiano meno valore e possano essere eliminate, come se fossimo pronti a rimuovere chi è considerato inefficiente, non è una riflessione banale.
Assolutamente no ma non mi sembra che si stia discutendo di questo
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ma non è quello che si sta dicendo. Sarò libera di decidere per la mia vita senza che nessuno possa intromettersi. Consigliare lo concepisco. Valutare alternative anche. Ma poi scelgo io.
esatto
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Sono sempre stato favorevole all’idea che ogni individuo debba godere della massima libertà nel determinare il destino della propria vita.
Anche quella di girare l'interruttore a causa di una leggera noia in una giornata uggiosa.
Le vostre considerazioni, tutt’altro che banali, mi hanno però fatto comprendere quanto l’argomento sia sensibile e complesso, e quanto sia difficile estendere quella libertà, che sul piano astratto rivendico per me stesso, a tutte le persone normali.
Certo.
Il problema è questo: una possibilità di libertà si può facilmente trasformare in abuso.
Basti pensare al fenomeno del gaslight.
 

Gaia

Utente di lunga data
Ero certa che tu la pensassi così.
Ma non è un’opinione è un dato di fatto. La felicità è l’infelicita sono condizioni soggettive.
C’è chi è felice di poco e chi non e’ felice manco se ha la luna e il sole.
Chiaramente tu come persona esterna puoi anche pensare ‘guarda che cretino’.
Ma qui ti devi fermare.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma non è un’opinione è un dato di fatto. La felicità è l’infelicita sono condizioni soggettive.
C’è chi è felice di poco e chi non e’ felice manco se ha la luna e il sole.
Chiaramente tu come persona esterna puoi anche pensare ‘guarda che cretino’.
Ma qui ti devi fermare.
Sei la reincarnazione di Margaret Thatcher.
Ma io non demonizzo, non dico “tutta colpa dei liberisti“, come altri dicono “ tutt’a colpa dei comunisti”.
Riconosco una posizione la legittimità di una posizione filosofica ed etica che deriva da una idea di economia, più che fare derivare l’economia da una idea filosofica.
Semplicemente cerco di illuminare lati oscuri che non vengono intuiti.

“Negare l’idea di società, riconoscere che esistono solo gli individui e le famiglie, ha significato sostituire all’idea di responsabilità collettiva quella di responsabilità personale. L’intento non è tanto o solo quello di enfatizzare l’autonomia dei singoli. Piuttosto, si tratta di trasferire sugli individui il compito di provvedere per sé al benessere proprio e dei propri cari, e nel far questo adempiere a un dovere verso la collettività. L’obbligo – paradossale – è quello di fare uso della propria libertà, con i rischi che ne discendono: per massimizzare il vantaggio personale ma anche per garantire al mercato di dispiegare la sua piena potenzialità regolativa. “
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non ho capito se sei ironico
Non sono ironico. La libertà di scelta è certamente sacrosanta, ma è solo un lato della medaglia. L'altro lato, altrettanto se non più importante, è che la società cosiddetta civile dovrebbe fare tutto il possibile affinché ogni vita sia degna il più possibile per chiunque di essere vissuta, sia per chi ha lavorato una vita contribuendo sempre attivamente, sia per chi per sua sfortuna non può essere efficiente. Se invece la società cosiddetta civile fa di tutto per renderti la vita indegna, ad esempio perché se non hai i soldi non ti curi, e allo stesso tempo ti dà la fialetta da prendere per levarti dai coglioni quando non servi più, facendoti così credere che è per tua liberissima scelta, io non lo chiamo più libertà di scelta, ma somma presa per il culo. Rendo idea?
 
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Brunetta

Utente di lunga data
La libertà comporta dei rischi , ma che senso ha la vita altrimenti ?
Ma forse non mi sono spiegata bene.
Non dico che non debba esserci libertà. Ci mancherebbe altro!
Ma la libertà ha bisogno di regole. È all’interno delle regole che deve esercitare la libertà.
 
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