Mi presento e mi racconto

patroclo

Utente di lunga data
Oggi poco prima di pranzo è venuta sua madre, mi ha pregato, non di perdonare, ma di ascoltarla, è depressa, non vuole più ritornare a insegnare in quella scuola, che senza di me non può più abitare in quel posto da sola. Io con molta calma le ho semplicemente spiegato come mi sentivo i sacrifici che ho fatto per lei, non mi meritavo quello che ha fatto, e in questo momento non sono pronto a un confronto. Ne abbiamo avuti non mi ha dato nessuna risposta concreta, ma risposte di circostanza che era dispiaciuta, solite solfe da traditori, al che le ho semplicemente detto se non la scoprivo, quando sarebbe andata avanti la storia, e io a fare il prete perché aveva bruciore, al collega dopo qualche mese di adulazioni l'ha data senza problemi. Ora è depressa e a me chi ci pensa. Al che sono uscito di casa senza pranzare e mi sono allontanato. Al mio rientro a casa le mie sorelle mi hanno detto di lasciarla perdere e di pensare un po a me stesso. Alla mia gemella lei aveva detto dopo la chemio che la sua filosofia di vita era cambiata che non voleva più privarsi di niente. Questo è quello che ho scoperto oggi, se lei è depressa, ci pensi la sua famiglia sono stanco di pensare sempre agli altri.
Credo che nella maggior parte dei casi sono effettivamente le "solite solfe" con non molto di più da poter aggiungere, e quindi non capisco se, quando sarai pronto, saresti disponibile ad un nuovo confronto oppure la tua è una chiusura totale?
 

white74

Utente di lunga data
A volte e
Io con molta calma le ho semplicemente spiegato come mi sentivo i sacrifici che ho fatto per lei

se lei è depressa, ci pensi la sua famiglia sono stanco di pensare sempre agli altri.
E ti sembrano sacrifici ora alla luce dei fatti che hai scoperto o glieli hai fatto vivere come tali anche allora? Perche questa può essere una motivazione ulteriore dei suoi comportamenti. Sbagliati comunque.

è comunque nel tuo diritto non stare a sentirla.
Quel che non capisco è cosa tu ci faccia qui.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
@gianni83 mi sembri molto egocentrato. Non è un giudizio psicologico di funzionamento, come egocentrico, né un giudizio morale, come egoista.
Per me lo sei perché pensi che nella relazione (ma anche nel lavoro e nella società) vi siano legami di causa-effetto che non esistono. Capisco che anche nel tuo lavoro insegnerai che “studio-faccio bene la verifica“, ma saprai anche tu che ci sono molte variabili.
Mi sembra che tu soffra della “sindrome del bravo bambino“ (ovviamente non esiste, ma è un modo per definire un atteggiamento, molto frequente tra le donne) secondo il quale se si fanno tutte le cose giuste, si avrà il premio.
Nelle relazioni si traduce in “sono carino, istruito, affettuoso, sempre disponibile, con un lavoro sicuro. Come può non amarmi?” Tu ci hai aggiunto “le sono stato vicino nella malattia, paziente sessualmente e disponibile a una adozione o un affido per farla contenta“ come può avermi tradito?
Eh metà degli utenti qui ha scoperto che non funziona così. Se lo accetterai starai meglio. Cancella “merito” dal vocabolario delle relazioni.
 

Brunetta

Utente di lunga data
@gianni83 mi sembri molto egocentrato. Non è un giudizio psicologico di funzionamento, come egocentrico, né un giudizio morale, come egoista.
Per me lo sei perché pensi che nella relazione (ma anche nel lavoro e nella società) vi siano legami di causa-effetto che non esistono. Capisco che anche nel tuo lavoro insegnerai che “studio-faccio bene la verifica“, ma saprai anche tu che ci sono molte variabili.
Mi sembra che tu soffra della “sindrome del bravo bambino“ (ovviamente non esiste, ma è un modo per definire un atteggiamento, molto frequente tra le donne) secondo il quale se si fanno tutte le cose giuste, si avrà il premio.
Nelle relazioni si traduce in “sono carino, istruito, affettuoso, sempre disponibile, con un lavoro sicuro. Come può non amarmi?” Tu ci hai aggiunto “le sono stato vicino nella malattia, paziente sessualmente e disponibile a una adozione o un affido per farla contenta“ come può avermi tradito?
Eh metà degli utenti qui ha scoperto che non funziona così. Se lo accetterai starai meglio. Cancella “merito” dal vocabolario delle relazioni.
Aggiungo che tutti questi interventi di parenti stretti delineano che entrambi avete tante persone intorno che vi dicono come essere bravi.
 

Anatoly79

Utente di lunga data
Oggi poco prima di pranzo è venuta sua madre, mi ha pregato, non di perdonare, ma di ascoltarla, è depressa, non vuole più ritornare a insegnare in quella scuola, che senza di me non può più abitare in quel posto da sola. Io con molta calma le ho semplicemente spiegato come mi sentivo i sacrifici che ho fatto per lei, non mi meritavo quello che ha fatto, e in questo momento non sono pronto a un confronto. Ne abbiamo avuti non mi ha dato nessuna risposta concreta, ma risposte di circostanza che era dispiaciuta, solite solfe da traditori, al che le ho semplicemente detto se non la scoprivo, quando sarebbe andata avanti la storia, e io a fare il prete perché aveva bruciore, al collega dopo qualche mese di adulazioni l'ha data senza problemi. Ora è depressa e a me chi ci pensa. Al che sono uscito di casa senza pranzare e mi sono allontanato. Al mio rientro a casa le mie sorelle mi hanno detto di lasciarla perdere e di pensare un po a me stesso. Alla mia gemella lei aveva detto dopo la chemio che la sua filosofia di vita era cambiata che non voleva più privarsi di niente. Questo è quello che ho scoperto oggi, se lei è depressa, ci pensi la sua famiglia sono stanco di pensare sempre agli altri.
Ascolta il consiglio delle tue sorelle, d'altra parte il tradimento è una scelta, adesso tu devi pensare a te stesso, fatti aiutare dalle tue sorelle nei momenti down.
Che poi non capisco l'entrata in scena della madre, per me patetico, cioè, a 40 anni vanno a prodigarsi per i propri fogli per questioni di coppia, mah...ma che vada in depressione pure, che ci pensino i suoi familiari e il suo collega a starle accanto.
Io sono sempre per sistemare ma SE è vero quello che dici, e lo prendo per buono, che le sei stato accanto durante tutto il periodo della malattia, accettando pure le conseguenze e poi questo è il risultato, per me in questo caso di perdono e comprensione non se ne può parlare proprio.
Adesso, visto quello che è successo, che la madre è venuta a parlarti, questo, secondo me, porrebbe essere un segnale evidente che Lei è una persona alla quale le è stato dato sempre tutto dai suoi genitori, quindi ha già di suo tanti irrisolti, motivo per cui darsi alla fuga con più energia sensa voltarsi indietro, esci, conosci altre persone, altre donne, comincia a vedere cosa e come ragionano, cosa pensano ma non fare l'errore di fare una comparzione con quello che è stato, non sarà mai uguale, se puoi, non so se sei in tempo, vedi se ti puoi riproporre per quel lavoro all'estero, li vedrai che ti si aprirà la mente comincerai a vedere la vita in un modo diverso, da un'altra prospettiva e lo so 20 anni sono difficili da dimenticare, ma è come un lutto, piano piano passa, avrai nuovi obiettivi, nuovi progetti da portare a termine, ah, una cosa importante, se puoi, cerca di stare qualche annetto da solo, ovvero non ti legate sentimentalmente a qualcuna, frequenta altre donne ma non rimanere in una relazione si sempre chiaro con le altre e con te stesso soprattutto, che il problema depressione e lavoro se lo risolva lei e lei sola, tutto il resto verrà da sé.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
A volte e


E ti sembrano sacrifici ora alla luce dei fatti che hai scoperto o glieli hai fatto vivere come tali anche allora? Perche questa può essere una motivazione ulteriore dei suoi comportamenti. Sbagliati comunque.

è comunque nel tuo diritto non stare a sentirla.
Quel che non capisco è cosa tu ci faccia qui.
White, e’ qui come ci siamo passati tutti.. per un confronto, per condividere pensieri con estranei che hanno un vissuto simile al tuo.
Ma posso dire che se mio marito mi sta vicino in un momento di MIA difficolta’ e’ umano e normale che sia un sacrificio? E lo ringrazierei per il sacrificio Oppure devo farlo sentire in colpa perche’ oltre a non essere scappato a gambe levate mi ha dato in lontananza una leggera parvenza che avrebbe preferito essere in una situazione diversa? Da tradito..devo capire che mi stai tradendo perché’ dovevo celare il sacrificio dello starti vicino in un momento di tua difficolta’? 😳
 

white74

Utente di lunga data
Ma no assolutamente. Io non giustifico nulla. Cerco di capire cosa possa essere successo nel suo cervello.
riguardo al sacrificio invece, si, credo che tu lo debba celare, come probabilmente sta facendo la persona che sta male per cercare di farti stare il più tranquillo possibile.
E comunque una cosa è dire che un tumore in famiglia è una fatica per tutti, non solo per chi ce l’ha. Altra cosa è parlare dei “sacrifici che ho fatto per te”
Sarebbe PER NOI, i sacrifici, in coppia, si fanno per noi non per l’altro. Altrimenti c’è già qualcosa che non va.
 

gianni83

Utente di lunga data
Non ho la sindrome del bravo ragazzo anche io ho i mie mille difetti, ma non fa parte di me mancare di rispetto alle persone a cui tengo, ma se la mia lei, secondo come mi ha detto mia sorella, aveva cambiato filosofia di vita, era onesto, parlarne, potevo accettarlo o no, ma almeno era sincera. Non doveva per forza stare con me anche se le sono stato accanto nel bisogno, non mi doveva niente.
 

white74

Utente di lunga data
White, e’ qui come ci siamo passati tutti.. per un confronto, per condividere pensieri con estranei che hanno un vissuto simile al tuo.
di norma vedo dubbi, domande, perplessità. Lui sembra avere molto chiara la sua visione delle cose e non mi pare abbia alcun dubbio. Forse ok e solo uno sfogo. Ma la sua decisione mi pare già presa. La sua opinione mi pare molto ben delineata.
 

white74

Utente di lunga data
Comunque non interpreto quello che scrive Gianni come "mi sono sacrificato e così mi ripaga", ma come
"Io sono stato leale e mi aspettavo lealtà " che è una cosa un po' diversa.
Se è così sicuramente. È lui che ha usato quelle parole. Siamo qui a parlarne, si cerca di interpretare.
 
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