non scrivo mai ma stavolta mi sento di farlo
Buongiorno a tutti, leggendo alcune risposte a questo post c’è pericolo di “ustione per acidità”.
Non riesco, sinceramente, a comprendere alcune risposte date ad una nuova utente che si iscrive per chiedere consigli e opinioni, con una situazione, almeno per una volta, diversa da quelle esposte solitamente dai nuovi utenti che scrivono qui (il 90% dei quali è stato tradito ed è incavolato nero con marito/moglie e soprattutto amante del coniuge), soprattutto quelle che continuano a ripetere “sei l’amante, cosa ti aspettavi?”, “cosa dovrebbe dire la moglie allora”?, “cosa ti aspettavi da uno che ha mentito alla moglie ed è andato con la prima che capitava”? ,per non parlare di metafore quantomeno fuoriluogo riguardanti paragoni con “ladri” o quant’altro, relegando il tutto a categorie di persone pre-definite e senza sfumature “umane”.
Perché, a mio modesto parere, per alcuni utenti del forum , qui le persone si distinguono in categorie ben definite , dove è CHIARO e cristallino ai loro occhi il senso di giusto e sbagliato, di persona meritevole e non meritevole. Un esempio? La nostra Strega non è persona meritevole di una legittima spiegazione per la fine di una storia durata 2 anni, solamente perché etichettata come “amante” , in un ruolo ben definito, sgradevole, disgustoso, peccaminoso.
Allo stesso modo l’uomo con cui è stata per 2 anni è considerato uno stronzo , bugiardo, che gliel’ha raccontata e ha preso in giro lei e la moglie, quindi assolutamente privo di sentimenti sinceri.
Davvero non riuscite a comprendere come una persona voglia una spiegazione, il più possibile logica, da un uomo con il quale ha avuto una relazione intima per due anni? Davvero non riuscite a mettervi nei panni di una donna, seppur in una situazione opposta alla vostra e considerarla come una donna e non come una “amante”? Perché fare sempre confronti con il proprio vissuto, e relegarle le persone in categorie riduttive? Come se tutto potesse essere già definito a priori, il giusto e lo sbagliato, la bugia e l’onestà, e non esistesse nessun dubbio, nessuna incertezza, nessuna zona d’ombra.
Mi viene da aggiungere, beate voi che siete così sicure di tutto, così integerrime, certe che non “cadrete” mai dalla parte opposta della carreggiata, che sarete irreprensibili e pronte a giudicare chi si è trovato in una situazione diversa dalla vostra.
Sarà perché io metto sempre in dubbio ogni cosa, mi pongo domande, e non riesco più a fare categorizzazioni così assolute.
Con questo voglio comunicare la mia solidarietà a Strega, la quale non deve essere etichettata, a mio avviso, come amante, ma solamente come donna che soffre, e che ha bisogno di consigli sinceri e non avvelanti da situazioni e vissuti che , forse, e dico forse, non sono stati ancora ben metabolizzati e elaborati. Ma questa è solo la mia umile e modesta opinione, senza nessuna offesa o riferimento personale.