Ho conosciuto un tizio che mi ha affittato un appartamento per vacanze, che io avevo definito “l’uomo più brutto del mondo”, che mi ha raccontato, non vedeva l’ora di fare il figo, di una relazione, al tempo virtuale, con una compagna di liceo.
Lui disse che non aveva nessuna intenzione di trasformarla in una relazione reale, non voleva nemmeno farsi vedere. Si riteneva invecchiato. Ma aveva paura anche di essere deluso. Conobbi la moglie, molto gradevole e straordinariamente rispetto a lui.
Io cercai di capire il senso di quella relazione. Lui ne parlò come di un viaggio nel tempo per sentirsi di nuovo giovane e leggero.