Mia moglie mi ha mentito

Foglia

utente viva e vegeta
Concordo. Pero per ora per due anni la percezione è che sia spontanea e terrorizzata dal potermi perdere, soprattutto perche sente di avermici spinto.
Sentirla "terrorizzata" alla sola idea di "perderti" e' un fatto che ti rincuora? Rafforza in qualche modo la misura di quello che senti essere il tuo valore per lei?
Comunque io non penso che uno o una tradisca "per smarrimento". Penso piuttosto che una volta che si prende "il via" si dia semplicemente atto che tradire l'altro sia ben più di una possibilità "sulla carta". E peraltro... Non è una "penitenza". Credo che il terrore subentri non per paura di non avere più una certa disponibilità del coniuge, ma quando per svariati motivi non si vuole giungere alla separazione. Quindi non "ho ferito mio marito", ma più concretamente "ho messo a repentaglio la serenità mia e dei figli (quando ci sono)". Se si arriva (in qualunque modo si arriva) ad attuare un certo tipo di tradimento, si è già passata la fase in cui alla mancanza di onestà si collega un "eh NO, penso a mio marito". Non ci si pensa proprio in termini diversi dal rischio. E basta anche una sola volta, perché l'altro non ti veda più come uno da non tradire, ma come un ostacolo da non fare cadere. Alle volte non è neppure necessario passare per le corna, per realizzare che è profondamente cambiato questo meccanismo. A quel punto magari da fuori non cambia nulla o poco, ma da dentro diventa un po' come per il lavoratore (pure buon dipendente) che magari valuta che fermarsi due ore in più per tot in più in busta paga a fine mese semplicemente non gli conviene.
 

danny

Utente di lunga data
Copio da un sito (non ho il libro sottomano, ma il concetto è lo stesso)
"Quando ci innamoriamo si attiva tutta una serie di meccanismi psicologici e biochimici che rendono l’innamoramento molto simile alla dipendenza da sostanze. L’eccitazione fisiologica e sessuale, il bisogno costante e impellente dell’altro, l’accelerazione psicomotoria sono tutti meccanismi tipici che si attivano quando nel nostro corpo sono presenti dosi massicce di Dopamina, Noradrenalina e Feniletilamina (PEA). Questi stessi neurotrasmettitori si attivano in soggetti che soffrono di una dipendenza da sostanze e così come questi soggetti , anche gli innamorati sentono che la loro condizione è simile ad una vera e propria dipendenza. Uno studio condotto su coppie di soggetti che si dichiaravano felicemente accoppiati ed euforici ha rilevato la presenza di metaboliti urinari di PEA. La presenza di questi neurotrasmettitori, fortunatamente, non è duratura e lascia ben presto spazio a sostanze meno “eccitanti” che, però, garantiscono stabilità al rapporto. Le sostanze in questione sono ossitocina per la donna e vasopressina per l’uomo. Tali neurotrasmettitori rappresentano i correlati biochimici di stati d’animo quali l’affetto, la dedizione, la cura per l’altro e vengono attivati dall’abbraccio e dalle carezze. E’ interessante notare che nelle coppie di innamorati che vivono separati o hanno incontri intermittenti, i neurotrasmettitori tipici dell’innamoramento e dell’infatuazione (PEA) sembrano perdurare molto più a lungo e lasciare spazio solo molto più tardi ai neurotrasmettitori tipici del “legame stabile”."
 

danny

Utente di lunga data
"Un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa ha pubblicato sulla rivista “Psychoneuroendocrinology” i risultati di una ricerca che dimostra come, durante la fase dell’innamoramento, i livelli di testosterone aumentino nelle donne e diminuiscano negli uomini. Negli uomini, contrariamente a quanto si potrebbe supporre, si abbassano i livelli di testosterone, l’ormone maschile che comanda alcuni comportamenti aggressivi, tipicamente maschili, o gli impulsi sessuali. Si spiegherebbe così “l’addolcimento” che si verifica con l’innamoramento anche nei più agguerriti. Nelle donne, invece, avviene esattamente il contrario, il testosterone cioè aumenta. Ecco perché le donne innamorate avrebbero più temperamento. Si spiega così un altro luogo comune che vorrebbe gli uomini sempre in balia della volontà delle donne, in particolare all’inizio del rapporto, e per questo derisi dagli amici. Una strategia che la responsabile della ricerca, Donatella Marazziti – definisce di sopravvivenza, perché nella fase dell’innamoramento lo stare insieme, dunque il venirsi incontro viene considerato la maggiore priorità. Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno analizzato 12 uomini e altrettante donne innamorati, seguiti per i primi sei mesi della relazione e messi a confronto con altri 24 volontari, di entrambi i sessi, che erano single oppure avevano un rapporto di lunga durata o stabile. Un’altra osservazione riguarda l’ormone dello stress, i cui livelli per gli innamorati, a prescindere dal sesso, aumentano. Come a dire che l’inizio di una relazione è ugualmente stressante per uomini e donne."
 
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danny

Utente di lunga data
Insomma, se non avete mal di stomaco, mal di pancia, generati dal stress, se voi donne non vi sentite più determinate e aggressive e voi uomini più dolci e scemi, non siete realmente e chimicamente innamorati.
Secondo definizione.
Lo stratagemma dell'innamoramento è necessario per far avvicinare i due generi stemperandone le caratteristiche.
E' un meccanismo di riproduzione.
Particolare la questione del testosterone, molto indicativa. Solo durante l'innamoramento si fanno cose che in altre situazioni non si farebbero mai.
Attenzione al genere, poi: uomini e donne si innamorano in maniera differente, comportandosi diversamente.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Insomma, se non avete mal di stomaco, mal di pancia, se voi donne non vi sentite più determinate e aggressive e voi uomini più dolci e scemi, non siete realmente e chimicamente innamorati.
Secondo definizione.
Vero tutto. Ed è quello che intendevo.
Però rimane che abbiamo anche la razionalità che ci deve far valutare cosa scatena quella produzione ormonale.
Altrimenti andremo a giustificare qualunque azione.
 

Irrisoluto

Utente di lunga data
L'innamoramento prevede il rincoglionimento, spesso.
Se viaggi con il freno a mano tirato... non sei innamorata.
Sei coinvolta, hai desiderio, voglia di una persona. Ma non sei innamorata.
Viaggi su un piano razionale che l'innamoramento esclude, proprio a livello biochimico.
Esatto.
Solo che il pensiero comune, oggi, vuole che abbiamo sempre pieno controllo di tutto, per questo è ormai imperante la demonizzazione di certe sensazioni.
Anche il discorso di @Brunetta è in linea con questo pensiero dominante.
Io invece direi che bisognerebbe rivalutare non solo la perdita di controllo dell'innamoramento, ma tutte le dipendenze in generale :D
 

danny

Utente di lunga data
Vero tutto. Ed è quello che intendevo.
Però rimane che abbiamo anche la razionalità che ci deve far valutare cosa scatena quella produzione ormonale.
Altrimenti andremo a giustificare qualunque azione.
Eh, la razionalità ce l'hai adesso, davanti a una tastiera.
Perché si tradisce e si fanno cose impensabili nell'occasione?
Perché l'innamoramento che talvolta c'è nel tradimento fa perdere di vista tutto il resto.
Diventa prioritario vedere la persona oggetto dell'innamoramento.
Poi passa e diventa amore, e allora tutto si ammorbidisce.
Si cambia anche, dopo.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Sentirla "terrorizzata" alla sola idea di "perderti" e' un fatto che ti rincuora? Rafforza in qualche modo la misura di quello che senti essere il tuo valore per lei?
Comunque io non penso che uno o una tradisca "per smarrimento". Penso piuttosto che una volta che si prende "il via" si dia semplicemente atto che tradire l'altro sia ben più di una possibilità "sulla carta". E peraltro... Non è una "penitenza". Credo che il terrore subentri non per paura di non avere più una certa disponibilità del coniuge, ma quando per svariati motivi non si vuole giungere alla separazione. Quindi non "ho ferito mio marito", ma più concretamente "ho messo a repentaglio la serenità mia e dei figli (quando ci sono)". Se si arriva (in qualunque modo si arriva) ad attuare un certo tipo di tradimento, si è già passata la fase in cui alla mancanza di onestà si collega un "eh NO, penso a mio marito". Non ci si pensa proprio in termini diversi dal rischio. E basta anche una sola volta, perché l'altro non ti veda più come uno da non tradire, ma come un ostacolo da non fare cadere. Alle volte non è neppure necessario passare per le corna, per realizzare che è profondamente cambiato questo meccanismo. A quel punto magari da fuori non cambia nulla o poco, ma da dentro diventa un po' come per il lavoratore (pure buon dipendente) che magari valuta che fermarsi due ore in più per tot in più in busta paga a fine mese semplicemente non gli conviene.
Be sentirla che ha paura di perdermi sì mi rincuora. A te no? Certo se dopo un tradimento non avverti manco che non vuole perderti..bo...di che parliamo? È proprio la base. Il senso di colpa di aver ferito ce l ha ora..eccome. nel mentre semplicemente pensava se non lo sa non soffre.
 

danny

Utente di lunga data
Esatto.
Solo che il pensiero comune, oggi, vuole che abbiamo sempre pieno controllo di tutto, per questo è ormai imperante la demonizzazione di certe sensazioni.
Anche il discorso di @Brunetta è in linea con questo pensiero dominante.
Io invece direi che bisognerebbe rivalutare non solo la perdita di controllo dell'innamoramento, ma tutte le dipendenze in generale :D
Ci innamoriamo pochissime volte nella vita, più spesso da giovani, quando ci sono più occasioni, ma capita anche spesso intorno ai 40/50, nella seconda adolescenza.
Dopo ci si vergogna anche un po', magari, di quanto si fosse scemi, per cui si tende a cancellare quelle sensazioni e a non svelarle.
In fin dei conti quando vediamo due innamorati in giro ci viene da pensare che siano scemi. O pazzi.
Loro però sono felici.
Sono condizioni temporanee.
Piacevolissime, a cui ci si deve abbandonare, se si può. Nient'altro.
 
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danny

Utente di lunga data
Be sentirla che ha paura di perdermi sì mi rincuora. A te no? Certo se dopo un tradimento non avverti manco che non vuole perderti..bo...di che parliamo? È proprio la base
Se vogliamo guardare la tua situazione con occhio scientifico, tua moglie si è innamorata dell'altro, ha avuto tutte le trasformazioni biochimiche del caso, dopo due anni era nella fase discendente. E' quello il momento della scelta: se l'innamoramento si è trasformato in amore, si sceglie l'amante.
Se non è accaduto, si sceglie il marito.
Il rischio della perdita prevede alcune risposte chimiche diverse dall'innamoramento, ma ugualmente capaci di legare due persone.
Detto tra noi, il vero problema ora sei tu.
Hai un livello di stress molto alto. Confligge con i meccanismi dell'amore.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Vero tutto. Ed è quello che intendevo.
Però rimane che abbiamo anche la razionalità che ci deve far valutare cosa scatena quella produzione ormonale.
Altrimenti andremo a giustificare qualunque azione.
Non tutti sono razionali in egual modo...purtroppo. e guarda caso una caratteristica mia è la razionalità e di mia moglie è l'impulsivita. Devo dire ci siamo sempre compensati...era utile. Ora ci ha diviso.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Se vogliamo guardare la tua situazione con occhio scientifico, tua moglie si è innamorata dell'altro, ha avuto tutte le trasformazioni biochimiche del caso, dopo due anni era nella fase discendente. E' quello il momento della scelta: se l'innamoramento si è trasformato in amore, si sceglie l'amante.
Se non è accaduto, si sceglie il marito.
Il rischio della perdita prevede alcune risposte chimiche diverse dall'innamoramento, ma ugualmente capaci di legare due persone.
Detto tra noi, il vero problema ora sei tu.
Hai un livello di stress molto alto. Confligge con i meccanismi dell'amore.
Diagnosi perfetta..la cura? 😀😀😎
 

danny

Utente di lunga data
Diagnosi perfetta..la cura? 😀😀😎
Eh, quella non te la posso dare io.
Ti posso dire che anch'io ho vissuto quello stress e ha fatto malissimo al rapporto.
Diciamo che la vasopressina è anche l'ormone della fedeltà, che si abbassa molto in situazioni come quelle che io e te abbiamo vissuto. Per fortuna sia vasopressina che ossitocina nelle donne aumentano con il contatto fisico.
In pratica se questi due ormoni scendono cala il benessere dato dall'amore e si diventa predisposti a innamorarsi di qualcun'altra, ma se restano alti manterrete l'amore e la fedeltà.
Il consiglio pertanto è... abbracciatevi, baciatevi, siate teneri e scopate tanto e bene.
E' l'unico modo.
Nel mio caso la mazzata l'ha data infatti l'astinenza sessuale.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Eh, quella non te la posso dare io.
Ti posso dire che anch'io ho vissuto quello stress e ha fatto malissimo al rapporto.
Diciamo che la vasopressina è anche l'ormone della fedeltà, che si abbassa molto in situazioni come quelle che io e te abbiamo vissuto. Per fortuna sia vasopressina che ossitocina nelle donne aumentano con il contatto fisico.
In pratica se questi due ormoni scendono cala il benessere dato dall'amore e si diventa predisposti a innamorarsi di qualcun'altra, ma se restano alti manterrete l'amore e la fedeltà.
Il consiglio pertanto è... abbracciatevi, baciatevi, siate teneri e scopate tanto e bene.
E' l'unico modo.
Nel mio caso la mazzata l'ha data infatti l'astinenza sessuale.
Già stiamo adottando la prescrizione...e alla grande 😎...infatti il problema è quando si è lontani....nel quotidiano dove ti vedi giusto a cena. Finesettimana...o vacanze si sta da dio.
 

danny

Utente di lunga data
Già stiamo adottando la prescrizione...e alla grande 😎...infatti il problema è quando si è lontani....nel quotidiano dove ti vedi giusto a cena. Wd...o vacanze si sta da dio.
Perfetto.
Se questo tuo stress si fa troppo sentire... ricordati che esiste anche la chimica farmaceutica.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Be sentirla che ha paura di perdermi sì mi rincuora. A te no? Certo se dopo un tradimento non avverti manco che non vuole perderti..bo...di che parliamo? È proprio la base
Non lo so, non ho mai vissuto con uno terrorizzato dal perdermi. Più che altro non si sarebbe mai aspettato che alle parole ad un certo punto seguissero i fatti, ma è tutt'altra cosa. Dubito che troverei rincuorante il "terrore" di perdermi, o meglio magari lo avrei trovato rincuorante come reazione "a caldo". Ma non a freddo. A freddo più che alla stregua di un lenitivo per il cuore forse lo vedrei come una domanda atta a capire da dove viene tutto quel potere. Mi sentirei insomma in una sorta di "gioco di forza", in cui peraltro se al mio fare "buuuh...!" corrispondesse una sincope dell'altro non mi sentirei particolarmente a mio agio. Ovviamente non parlo del giorno dopo la scoperta, ma di un tempo successivo all'essersi già detti cosa "si fa", di quelle corna.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Eh, la razionalità ce l'hai adesso, davanti a una tastiera.
Perché si tradisce e si fanno cose impensabili nell'occasione?
Perché l'innamoramento che talvolta c'è nel tradimento fa perdere di vista tutto il resto.
Diventa prioritario vedere la persona oggetto dell'innamoramento.
Poi passa e diventa amore, e allora tutto si ammorbidisce.
Si cambia anche, dopo.
È per la capacità di valutazione delle emozioni, non controllo o annullamento, che non si dà una testata a chi ci contraddice o non si urlano improperi ai bambini.
Certo c’è chi è in costante balìa delle emozioni, ma non credo che sia un modello.
Infatti chi segue gli impulsi senza controllo poi cerca di giustificarsi dicendo che ha perso il controllo.
Teorizzare che sia opportuno farlo è solo un alibi quando riguarda noi, naturalmente poi non ci piace quando siamo noi le vittime degli impulsi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Be sentirla che ha paura di perdermi sì mi rincuora. A te no? Certo se dopo un tradimento non avverti manco che non vuole perderti..bo...di che parliamo? È proprio la base. Il senso di colpa di aver ferito ce l ha ora..eccome. nel mentre semplicemente pensava se non lo sa non soffre.
A me sembra una cosa molto importante.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non tutti sono razionali in egual modo...purtroppo. e guarda caso una caratteristica mia è la razionalità e di mia moglie è l'impulsivita. Devo dire ci siamo sempre compensati...era utile. Ora ci ha diviso.
Io sono molto impulsiva.
Ma non sono in balìa degli impulsi. E se agisco sul l’impulso dopo ci ragiono su e chiedo anche scusa.
Scuse ne ho ricevute poche.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ci innamoriamo pochissime volte nella vita, più spesso da giovani, quando ci sono più occasioni, ma capita anche spesso intorno ai 40/50, nella seconda adolescenza.
Dopo ci si vergogna anche un po', magari, di quanto si fosse scemi, per cui si tende a cancellare quelle sensazioni e a non svelarle.
In fin dei conti quando vediamo due innamorati in giro ci viene da pensare che siano scemi. O pazzi.
Loro però sono felici.
Sono condizioni temporanee.
Piacevolissime, a cui ci si deve abbandonare, se si può. Nient'altro.
Certo!
Ci mancherebbe!
Ma non giustifica il far del male.
 
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