milano

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ci sono ristoranti, sì.
Non tutti però.
L'altra sera dopo le prove a Milano volevo mangiare qualcosa, erano le 22, non ho trovato niente.
Tutte cucine chiuse. Non potevo girare la città per trovare qualcosa.
Ho bevuto due birre a secco con gli altri in un locale semivuoto, con il barista che prima di mezzanotte faceva capire che ormai si stava per chiudere.
Più che il personale mancano i clienti sufficienti fuori da certe zone.
Ma anche Corso Como, attorno è di una desolazione assoluta.
Io ho rinunciato a uscire venerdi e sabato a cena perché devi prenotare settimane prima.
Ristoranti tutti pieni su due turni (per altro cosa che odio)
La desolazione forse sulle strade ma locali sempre pieni
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Poi, girare Milano è disperarsi per il parcheggio, o pagare un salasso per quelli privati, in alternativa.
Quindi magari il locale lo trovi anche, ma non trovi il parcheggio.
Sabato, anzi domenica alle 4 davanti all'hollywood non ho trovato neanche da fermarmi. E ho dovuto fare il giro due volte dell'isolato.
Non perché ci fossero auto, ma non c'è proprio spazio per farlo. E attorno manco un parcheggio.
La gente era solo lì, davanti alla disco, attorno la morte civile.
maronna...mi stai deprimendo...
 

danny

Utente di lunga data
A Milano si usciva di sera negli anni ottanta e sappiamo bene com’era la Milano da bere, se la sono bevuta.
Ma a me sembra normale che le persone, che lavorano e al mattino si devono alzare presto, alla sera abbiano sonno e vadano a dormire. Poiché in caso eccezionale tutti possiamo fare tardi, ci sono locali che restano aperti fino a tardi. Ma anche chi abita vicino ai locali avrebbe diritto di dormire. Non vedo perché mai si vorrebbero locali aperti fino a tarda notte, con personale considerato insonne per definizione o forse alieni o androidi.
A Milano, come in ogni grande città, ci sono zone dove comunque ci sono locali. Prevalentemente sono frequentati da non milanesi che così si sentono parte di ciò che loro credono la “vita”.
Milano è piccola, il centro storico, quello denominato “cerchia dei Navigli”, quasi tutti coperti, o anche “entro le mura spagnole” di cui esistono parti residue e che corrispondono alle antiche Porte, è piccolissimo. È evidente che sia una zona ricercata e costosa. È anche in corso una gentrificazione per cui stanno salendo le richieste di zone fino a dieci anni fa popolari al punto da essere abitate ancora da molti immigrati. Ma se i prezzi non scendono, significa che è il mercato. Non si può apprezzare il mercato per quello che ci piace e non per quello che non ci va, non si può, come fa l’articolo, chiedere che ci sia vivacità e locali aperti e poi lamentarsi dei prezzi.

Il caso bufala della bidella è simile a quello di tantissime persone che accettano il lavoro al nord, perché lì è dove si trova, per poi mettersi in malattia e non farsi più vedere. Io comprendo il bisogno di un reddito e nel contempo il desiderio o la necessità di stare vicini alla famiglia, ma non mi pare un atteggiamento onestissimo.
Gli stipendi nei posti statali sono uguali su tutto il territorio nazionale e capisco bene che chi vive in zone dove si compra una villetta al prezzo che a Milano puoi trovare un box, possa trovare poco conveniente vivere al nord. Ma ci vivono migliaia di insegnanti e bidelle e sopravvivono, significa che è possibile. Certamente non pensano di poter vivere a due passi dal Duomo. Ma a Roma potrebbero vivere in piazza Navona o a Firenze in piazza della Signoria? Penso proprio di no.
Milano era ottima quando era la città del lavoro. All'epoca era comprensibile che la vita notturna fosse a livello del Belgio, che la pulizia fosse a livello di Atene e che la bellezza architettonica della città fosse mediamente inferiore a quella di tutte le altre città italiane.
Si sopportava l'inquinamento, superiore a quello attuale, il traffico cittadino, all'epoca molto convulso, ma arrivavi con l'auto anche in piazza del Duomo.
ma oggi?
Ha senso dichiarare negli intenti di auspicare una città "car free"?
Ha senso togliere i parcheggi da Corso Buenos Aires, area non solo commerciale ma residenziale?
Ha senso costruire e pedonalizzare parzialmente Piazzale Loreto, uno degli incroci fondamentali della città, necessario anche solo per raggiungere l'Ospedale Niguarda?
Ha senso mettere le strisce blu anche nelle vie più periferiche e povere?
E' un po' come vendere una Panda a 30.000 euro... La Panda è un'ottima utilitaria, ma deve avere il giusto prezzo per quello che dà.
I valori immobiliari sono speculativi, su di loro gravano le azioni dei fondi e di alcuni capitali, che hanno deciso per questa gentrificazione di Milano.
Ma anche così, non è altrettanto vivibile e bella come una Madrid.
 

spleen

utente ?
A Milano si usciva di sera negli anni ottanta e sappiamo bene com’era la Milano da bere, se la sono bevuta.
Ma a me sembra normale che le persone, che lavorano e al mattino si devono alzare presto, alla sera abbiano sonno e vadano a dormire. Poiché in caso eccezionale tutti possiamo fare tardi, ci sono locali che restano aperti fino a tardi. Ma anche chi abita vicino ai locali avrebbe diritto di dormire. Non vedo perché mai si vorrebbero locali aperti fino a tarda notte, con personale considerato insonne per definizione o forse alieni o androidi.
A Milano, come in ogni grande città, ci sono zone dove comunque ci sono locali. Prevalentemente sono frequentati da non milanesi che così si sentono parte di ciò che loro credono la “vita”.
Milano è piccola, il centro storico, quello denominato “cerchia dei Navigli”, quasi tutti coperti, o anche “entro le mura spagnole” di cui esistono parti residue e che corrispondono alle antiche Porte, è piccolissimo. È evidente che sia una zona ricercata e costosa. È anche in corso una gentrificazione per cui stanno salendo le richieste di zone fino a dieci anni fa popolari al punto da essere abitate ancora da molti immigrati. Ma se i prezzi non scendono, significa che è il mercato. Non si può apprezzare il mercato per quello che ci piace e non per quello che non ci va, non si può, come fa l’articolo, chiedere che ci sia vivacità e locali aperti e poi lamentarsi dei prezzi.

Il caso bufala della bidella è simile a quello di tantissime persone che accettano il lavoro al nord, perché lì è dove si trova, per poi mettersi in malattia e non farsi più vedere. Io comprendo il bisogno di un reddito e nel contempo il desiderio o la necessità di stare vicini alla famiglia, ma non mi pare un atteggiamento onestissimo.
Gli stipendi nei posti statali sono uguali su tutto il territorio nazionale e capisco bene che chi vive in zone dove si compra una villetta al prezzo che a Milano puoi trovare un box, possa trovare poco conveniente vivere al nord. Ma ci vivono migliaia di insegnanti e bidelle e sopravvivono, significa che è possibile. Certamente non pensano di poter vivere a due passi dal Duomo. Ma a Roma potrebbero vivere in piazza Navona o a Firenze in piazza della Signoria? Penso proprio di no.
Io ho descritto la situazione dalle mie parti, non conosco a sufficienza Milano, dalla quale manco da anni.
Ad esempio io continuo a lamentare la mancanza di un locale, come si faceva un tempo, nel quale ritrovarsi uomini e donne a chiaccherare, ascoltare musica, bersi qualcosa.
Non esiste proprio, niente di specifico per chi abbia già una certa età.
E' proprio in atto una privatizzazione della sfera delle frequentazioni.
 

danny

Utente di lunga data
Io ho descritto la situazione dalle mie parti, non conosco a sufficienza Milano, dalla quale manco da anni.
Ad esempio io continuo a lamentare la mancanza di un locale, come si faceva un tempo, nel quale ritrovarsi uomini e donne a chiaccherare, ascoltare musica, bersi qualcosa.
Non esiste proprio, niente di specifico per chi abbia già una certa età.
E' proprio in atto una privatizzazione della sfera delle frequentazioni.
Da me sta aprendo, lo apre uno che conosco.
Meno male.
Anche lui si è accorto della mancanza totale.
 

spleen

utente ?
Da me sta aprendo, lo apre uno che conosco.
Meno male.
Anche lui si è accorto della mancanza totale.
E meno male, cavolo, e tu pensa che parlando con moltissimi amici, persone, me lo dicono tutti di questa mancanza...
 

danny

Utente di lunga data
E meno male, cavolo, e tu pensa che parlando con moltissimi amici, persone, me lo dicono tutti di questa mancanza...
Sembra che dopo i 40/50 non si debba più uscire...
C'è stato un aumento dei ristoranti, ma ormai per fare una serata spendi almeno 40 euro...
Qualcosa intorno ai 10 max 15, giusto per uscire di più, bere qualcosa, ascoltare qualcuno che suona.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Milano era ottima quando era la città del lavoro. All'epoca era comprensibile che la vita notturna fosse a livello del Belgio, che la pulizia fosse a livello di Atene e che la bellezza architettonica della città fosse mediamente inferiore a quella di tutte le altre città italiane.
Si sopportava l'inquinamento, superiore a quello attuale, il traffico cittadino, all'epoca molto convulso, ma arrivavi con l'auto anche in piazza del Duomo.
ma oggi?
Ha senso dichiarare negli intenti di auspicare una città "car free"?
Ha senso togliere i parcheggi da Corso Buenos Aires, area non solo commerciale ma residenziale?
Ha senso costruire e pedonalizzare parzialmente Piazzale Loreto, uno degli incroci fondamentali della città, necessario anche solo per raggiungere l'Ospedale Niguarda?
Ha senso mettere le strisce blu anche nelle vie più periferiche e povere?
E' un po' come vendere una Panda a 30.000 euro... La Panda è un'ottima utilitaria, ma deve avere il giusto prezzo per quello che dà.
I valori immobiliari sono speculativi, su di loro gravano le azioni dei fondi e di alcuni capitali, che hanno deciso per questa gentrificazione di Milano.
Ma anche così, non è altrettanto vivibile e bella come una Madrid.
Però io ho risposto dicendo delle cose. Se rispondi parlando di altre... 🤷🏻‍♀️
Ha ragione Nocciola, tutti i giorni della settimana i ristoranti sono sempre pieni e nel weekend bisogna prenotare. Da ciò si può dedurre che la fame c’è solo di cibo di ristorante, ma non in senso figurato visto tantissimi possono permettersi i conti che devono pagare poi.
I cambiamenti della viabilità in programma li trovo insensati. Ma non troverei sensato neppure tornare al via libera ovunque alle auto. Non sono competente in merito. So che esistono studi in merito e che vogliono applicare a Milano provvedimenti già attuati in altre città europee. Saranno tutti scemi? Può darsi. Vedremo.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Sembra che dopo i 40/50 non si debba più uscire...
C'è stato un aumento dei ristoranti, ma ormai per fare una serata spendi almeno 40 euro...
Qualcosa intorno ai 10 max 15, giusto per uscire di più, bere qualcosa, ascoltare qualcuno che suona.
non c'è un pub?
 

danny

Utente di lunga data
Sul versante dei costi... affitto in periferia piccolo appartamento 800 euro.
Senza pretese, si intende.
Spese utenze e condominio almeno 3/400, ormai.
Spese rata auto moderna, perché quelle vecchie te le hanno cassate, 300 almeno.
Già 1400 di spese fisse se ne sono andate, se vivi da solo.
Esci quattro volte in un mese, magari offri a una ragazza e hai già sforato il tetto di uno stipendio medio.
Col quale dovresti mangiare e vestirti, oltre a pagare le spese mediche.
Molti hanno rinunciato all'auto, alcuni fanno i furbi e non pagano affitto o spese, ma sono sempre meno le persone che rientrano nei parametri di vivibilità in città.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io ho descritto la situazione dalle mie parti, non conosco a sufficienza Milano, dalla quale manco da anni.
Ad esempio io continuo a lamentare la mancanza di un locale, come si faceva un tempo, nel quale ritrovarsi uomini e donne a chiaccherare, ascoltare musica, bersi qualcosa.
Non esiste proprio, niente di specifico per chi abbia già una certa età.
E' proprio in atto una privatizzazione della sfera delle frequentazioni.
I miei genitori non sono mai usciti di sera in nessun locale.
Ma io, è ormai noto qui, ho un carattere abbastanza asociale ereditato dai miei e non vedo la necessità di posti del genere per persone che hanno una casa e lì possono vedere chi vogliono.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Sul versante dei costi... affitto in periferia piccolo appartamento 800 euro.
Senza pretese, si intende.
Spese utenze e condominio almeno 3/400, ormai.
Spese rata auto moderna, perché quelle vecchie te le hanno cassate, 300 almeno.
Già 1400 di spese fisse se ne sono andate, se vivi da solo.
Esci quattro volte in un mese, magari offri a una ragazza e hai già sforato il tetto di uno stipendio medio.
Col quale dovresti mangiare e vestirti, oltre a pagare le spese mediche.
Molti hanno rinunciato all'auto, alcuni fanno i furbi e non pagano affitto o spese, ma sono sempre meno le persone che rientrano nei parametri di vivibilità in città.
Mia figlia paga mutuo e risparmia.
 

danny

Utente di lunga data
Però io ho risposto dicendo delle cose. Se rispondi parlando di altre... 🤷🏻‍♀️
Ha ragione Nocciola, tutti i giorni della settimana i ristoranti sono sempre pieni e nel weekend bisogna prenotare. Da ciò si può dedurre che la fame c’è solo di cibo di ristorante, ma non in senso figurato visto tantissimi possono permettersi i conti che devono pagare poi.
I cambiamenti della viabilità in programma li trovo insensati. Ma non troverei sensato neppure tornare al via libera ovunque alle auto. Non sono competente in merito. So che esistono studi in merito e che vogliono applicare a Milano provvedimenti già attuati in altre città europee. Saranno tutti scemi? Può darsi. Vedremo.
Non sono scemi: vogliono una città più cara e per chi può permettersela, relegando all'hinterland il ruolo di accogliere chi ha stipendi bassi.
Un po' come se Dacia facesse solo auto oltre i 30.000 euro.
Magari il gruppo Renault potrebbe guadagnare di più, a me dispiacerebbe perché perderei la possibilità di comprare qualcosa a buon mercato.
Nei ristoranti ho visto tanti giovani, non mi stupisce che siano pieni.
Noi a 25 anni andavamo al massimo in pizzeria una volta ogni tanto, la disponibilità economica di chi li frequenta è aumentata.
Non ho idea se sia dovuto al fatto che vivono in casa o appartengono a famiglie benestanti (studenti fuori sede?) con buone capacità di spesa.
Inoltre Milano attrae gente da fuori: riempi anche per questo. Hai circa 5 milioni di persone come bacino di utenza.
Diciamo che per vivere bene a MIlano oggi devi avere un reddito sui 2500 euro minimo.
 
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