A 22 anni mi sono sposata con mio marito, un giovaane 29enne intelligen te e gran lavoratore, ma che, dopo alcuni anni dopo la nascita della bam bina, iniziò ad essere sempre più distratto; s' interessava della bambina e dei problemi materiali della famiglia, ma le attenzioni verso di me diminui vano giorno dopo giorno. A causa del muto casa e di difficoltà economi che cambiò lavoro e trascorse lunghi periodi in trasferta accrescendo il mio senso di solitudine; il mio amore verso di lui era intatto, almeno crede vo, ma il malessere e l' inquietudine mi giocarono un brutto scherzo, ebbi una reazione inaspettata favore del mio essere una trentenne e femmi na insoddisfatta. Iniziai, allora, a considerare le attenzione degli altri uomini fino a tradire mio marito, prima con uno, poi con un altro, entrambi giovani ma sposati; furono relazioni di pochi mesi, senza coinvolgimenti sentimentali ma di sesso quasi sfrenato; non mi sembrò neppure di tradi re il mio uomo ma solo di surrogare quanto lui per distanza non era in grado di darmi. Mi fermai solo, per paura, quando la bambina, acciden talmente, mi vide baciare l' ultimo amante; mi fece alcune ingenue doman de, poi sembrò essersi dimenticata il fatto; solo dopo circa un mese, era vamo a cena con mio marito, gli raccontò quello che aveva visto; lui fu capace di controllarsi, ma il giorno dopo, sottoponendomi ad un terzo grado, mi affrontò ingiuriandomi. Non aveva prove, ma io spinta dal senso di colpa e dalla voglia di liberarmi di quel peso, confessai tutto; dopo sei mesi ero separata, vivevo nella casa coniugale con mia figlia che, però, trascorreva col padre i fine settimana ed alcune feste; lui viveva in un bilocale in affitto. Vissi come una reclusa, casa e lavoro, senza pensare a me stessa; dopo 4 anni fu mio marito a dare i primi segni di riavvicinamento che si conclusero con il ricongiungimento della famiglia; oggi mia figlia ha 20 anni, è fidanzata, ma io e mio marito non viviamo certo in una situazione idilliava. I rapporti sessuali sono sporadici e, nonostante io senta di amarlo ancora, a volte, penso che, dopo la separazione, avrei dovuto ricostruirmi una nuova vita, forse oggi mia figlia avrebbe capito la mia scelta; anche se non abbiamo più parlato del mio tradimento, io ho il timore che lui possa farlo, ma forse sono io che non riesco a dimenticare.
Anche se penso che mio marito si sia convinto del mio pentimento, io non riesco a superare lo stato di angoscia che mi sono inflitta; quando mi sentirò riabilitata?
Anche se penso che mio marito si sia convinto del mio pentimento, io non riesco a superare lo stato di angoscia che mi sono inflitta; quando mi sentirò riabilitata?