Sbagli.
Chi ti dice che i filtri mentali funzionano come tu dici?
Hai una montagna di premesse Kantiane poste in maniera errata.
I filtri mentali sono come delle calamite in un bidone della spazzatura.
Vi si attaccherà solo ciò che è ferro.
L'errore metodologico qui, sta nel ritenere che chi sta esplorando mondi lo faccia a discapito di altri. Questo è il vizio sistematico.
Ma vediamo due dinamiche.
Certe donne, affermano di tradire, secondo il mio modello del 3d perchè si tradisce. Lui non mi guarda più, e mica posso star qua a lasciarmi morire dentro. Mica tutti sono anaaffetivi e vivono bene senza calore umano eh?
Altre lo fanno, anche se non hanno nulla da rimproverare al loro marito...e pare che dicano...ok, tradiamo, per la semplicissima ragione che siamo come dire...troie. Dove dietro sta parola, sta la ricerca di un'emozione, di un brivido, di un capriccio ecc...ecc...ecc...
Altre ancora...dicono, non so che farci. Il mio problema è che mi sono innamorata persa di un altro che non è mio marito, appunto dicono...maddai è solo sesso eh?
Penso che il dolore da tradimento sia direttamente proporzionale a quanto tu hai idolatrato quella persona, facendone un bene assoluto, totale, totalizzante e soprattutto irrinunciabile.
Io invece ho seguito questa filosofia: tu sei prima inter pares.
Non ti va?
Quella è la porta ed esci dalla mia vita.
Ma dai, lascia perdere i giochetti retorici che non attaccano. Sarebbe come dire che il vizio sistematico delle persone sarebbe quello di pensare che uno faccia il ladro a discapito di altri.
Poi francamente non capisco quale sarebbe il tuo problema. Mi sembra che hai fatto tutto il possibile per recuperare un rapporto, dall'altra parte c'era un muro di cemento armato, e tu hai dovuto fare le tue scelte, se non altro per sopravvivere. Io non ho neanche capito dove sarebbe il tradimento in questo caso.
Qui si stava parlando di situazioni che possono essere portate avanti solo mentendo spudoratamente, cercando di arraffare il possibile, senza alcuna serenità, mettendo a rischio la propria famiglia, ma soprattutto senza cercare almeno di capire cosa succede.
E quasi sempre nel nome del "vai dove ti porta il cuore" come se questo potesse essere l'unica via percorribile.
Beh, questa filosofia l'ho seguita quando ero poco più che ventenne e siccome mi ha portato ad un tale stato di devastazione che ci è voluto l'aiuto di un professionista per uscirne fuori, ho potuto constatare che certi sentimenti particolarmente forti e che io chiamavo con strani epiteti come sesso, amore, emozioni, in realtà nascevano da una quantità di merda nascosta nel mio animo fatta di narcisismo, orgoglio, desiderio di prevaricazione, gusto per la trasgressione e per il proibito, etc. etc, che se non sputavo fuori non sarei mai più riuscito a trovare un po' di serenità e soprattutto non avrei saputo costruire un rapporto durevole nel tempo.
Poi io sono io e gli altri potrebbero essere tutt'altro, però certi "sentimenti" li riconosco a pelle.