Perché non so più come affrontare la cosa. Sento ancora molto dolore e mi rendo conto che devo prendere tutto per quello che è: lui mi ha tradito e basta. Non dovrebbe importarmi come e dove; è successo.
Mentre io ero a casa a preparare la cena, lui si stava divertendo alle mie spalle con lei dimenticando di avere una moglie.
Ed ora mi dice che non si rendeva conto di quello che faceva (mentre era fra le sue cosce) e che una volta finito tutto rinsaviva e si rendeva conto dell’errore. Ma se ti rendi conto di aver fatto una cazzata, perché sei recidivo nel cercartela ancora? Perché ti piace. Ma lui dice di no. Che la frequentava perché lei era molto insistente e lo ricattava. Al che gli dico sempre: bene, avresti potuto denunciarla per stalking.
Mi risponde che in realtà era confuso ed aveva paura di lei: quando cercava di farle capire che non gradiva la sua presenza lei lo minacciava dicendogli che avrebbe raccontato tutto a me. Lui per tenerla buona assecondava ogni sua volontà.
Io non la vedo una storia credibile. Gli dico sempre: ma se lei ti stava sulle palle e ti perseguitava, perché andavi sempre a casa sua? Perché l’hai fatto venire a casa mia? Risposta di lui?... per tenerla buona in maniera tale che non possa mettere in atto le sue minacce...
Se sai che se vai da lei ti provoca per fare sesso con te, perché ci torni se mi dici che in realtà non la volevi?
Perché le hai permesso di entrare in casa mia quando io non c’ero se a parole mi dici che cercavi in tutti i modi di evitarla? Il discorso non regge.. ed io stento a credergli...
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Secondo me non devi proprio niente.
E penso che il primo tuo nodo sia lì. Anche nel dolore.
Tu hai la possibilità di NON DOVERE niente.
E, credimi, è una grande possibilità.
Valuta questo uomo.
Alla luce di chi credevi fosse e chi si è dimostrato essere.
E l'altro nodo è qui.
Stai cercando di ricomporre una immagine di lui, vicina a quello che conoscevi.
Ma non ci stai riuscendo.
Anche perchè lui si sta comportando in modo davvero meschino nei tuoi confronti. Meschino e vigliacco.
Sta camminando su di te, per non affondare nella sua merda.
E tu glielo stai lasciando fare.
Perdonami se vado diretta. So che stai male.
Ma male stai comunque, tanto vale stare male dicendosi le cose come stanno.
LA cosa del bicchiere di vino è una stronzata.
Te lo firmo.
E non perchè sono io, basta che vai a leggerti del funzionamento dell'alcol sui freni inibitori e sulle quantità necessarie.
In quello che ti racconta sono possibili diverse balle.
LA prima è che ti usi la scusa del vino per aggiustare la cosa, sfangandosi dalle responsabilità.
L'altra è che tuo marito beve un botto e te lo tiene nascosto.
Io opto per la prima.
Perchè il giochetto che narri è quello di un uomo che si sta rifugiando dietro le scuse più becere per non dover affrontare che
- ha scopato perchè gli andava farlo
- le figone gli piacciono, e gli piacciono pure quelle che scopano come se non ci fosse domani, ma le giudica e ne ha paura ( e infatti non l'ha saputa gestire)
- il fatto che gli piacciono non significa che sia in grado di averi a che fare, e i fatti dimostrano che forse se andava al bar a giocare a monopoli era meglio
(uno come tuo marito ce lo si mangia a colazione, fidati)
- scarica su di te facendoti sentire in colpa alternativamente al farti sentire sua salvatrice e suo rifugio sicuro. Quindi giocando fra il toglierti e darti potere, e tenendoti in scacco.
Inizia a guardare tuo marito.
Io capisco che l'uomo che hai davanti non è quello che conoscevi.
Ma questo è.
Per poter decidere cosa fare devi guardare anche questo lui.
E poi decidere se TU sei in grado di tollerare che questa bestia sconosciuta, maldestra e meschina, la vuoi ancora al tuo fianco.
E per farlo dovrai pesare sulla TUA personale bilancia quello che stai vedendo con quello che conoscevi.
E deciderai TU da che parte pendono i piatti.
DA traditrice mi viene da dirti di alzare bene le antenne.
E fargli il pelo e il contropelo.
A partire dal fatto che non è nella posizione di dirti cosa tu puoi o non puoi capire.
Roba da matti.
Lo valuti tu.
Non lui.
NOn capisco perchè gli permetti di dirti cosa puoi o non puoi capire.
Chi è, dio?