Salve a tutti, sono tornata per aggiornarvi dei progressi fatti e della bella situazione in cui mi trovo.
Ho deciso di chiudere la relazione, in questi ultimi mesi la situazione non è migliorata e l'esasperazione di lui ha peggiorato notevolmente le cose.
Ora però lui non se ne va di casa - dice di non avere le disponibilità economiche per farlo con il mutuo e il mantenimento del figlio. Stiamo organizzando il periodo estivo con molta difficoltà, al rientro di settembre ancora non ci pensiamo.
Dobbiamo quindi risolvere il problema della situazione abitativa.
Ho modificato il post iniziale togliendo alcuni dettagli perché lui continua a controllare tutto, a rimarcare ogni comportamento, e io devo far sparire ogni traccia anche di conversazioni con le amiche per evitare che mi rompa le palle senza ragione. E' convinto che abbia un altro e vorrebbe che glielo confessassi. Io non lo faccio perché non ho un altro, e dovrei inventarmelo, lui non mi crede e mi stressa ogni volta che nota qualche comportamento che prima non avevo - o che magari avevo ma che ora legge attraverso la lente del sospetto.
Il suo rapporto con il figlio è migliorato moltissimo, anche se la gestione quotidiana è per lo più ancora su di me perché i suoi orari lavorativi non lo consentono.
PERO', nonostante questa situazione ancora brutta, nonostante la coabitazione non facile, nonostante la rabbia e la tristezza che non mi abbandonano quando ripenso a tutto, mi sento sollevata. Libera. Lui mi giudica e la cosa non mi ferisce più - pretendo solamente che non lo faccia in presenza di nostro figlio.
Andiamo in terapia, ci serve per giungere a una separazione pacifica, se un'estranea pagata gli dice cosa NON si fa lui ascolta e più o meno esegue, se glielo dico io se ne frega anche con una certa arroganza.
Ecco qui, pronta a litigare per la casa, come nel film "harry ti presento sally" ci scorneremo per quel tavolino che fa schifo a tutti e due.
Più che altro vorremmo evitare una giudiziale.