Leggo le tue parole Mistral sempre con molta aspettativa, perchè tu e Andrea sembrate davvero le uniche ad aver non solo superato quello che vi è successo ma anche averlo in qualche modo fatto superbamente...
Il fatto di essere ancora qui a parlarne non è una buona cosa

Voglio dire che se il tradimento fosse veramente realtà archiviata non se ne avrebbe neanche la voglia di sentirne l'odore. Personalmente, pur avendo un percorso simile a quello di mistral invece della quale non mi sento ovviamente di pronunciarmi, pur essendo relativamente tranquilla nel senso che il grosso della faccenda l'ho digerito, qualche asperità squisitamente relativa all'analisi della persona che amo e con la quale continuo a scegliere ogni giorno di stare, me la smazzo. Nel senso che il suo manifestarsi anche come persona capace di mentire et cetera mi costringe ad una revisione continua globale dela storia d'amore. E non è un male assolutamente: l'essermi invece adagiata su uno scontato che il mio cervello aveva definito di default il top, si che lo era. Per me, eh. Nonchè per la coppia aggiungerei anche, e ci mancherebbe.
Come hai fatto a capire che lui era veramente pentito?! (vedi secondo neretto!) Io l'unico momento in cui mi sono sentita di dargli una chance è stato vederlo come un ameba piangere come un bambino (devo riportarlo a quel limite, per sentirmi soddisfatta).
Quello di indurlo alla sofferenza estrema con lacrime da bambino è stato un meccanismo che ho messo in atto anch'io, in parte incosciamente, per testare il suo grado di pentimento, ma il motivo del suo piangere, quello vero, lo sa solo lui. E lo dico perchè è capitato che rimanesse impassibile, anzi s'incazzasse addirittura, di fronte a certe schifezze che gli facevo presente che avrebbero stroncato chiunque, e invece poi scoppiava in un pianto silenzioso nella corsia del supermercato mentre gli prendevo la bottiglia del suo whisky preferito quando ero in momenti di calma apparente
Oddio sul non farsi beccare mi prendi alla sprovvista. Il tradimento non diventa meno grave per il traditore se non ti fai beccare, no?! oppure è così? Il non vedere soffrire è come nn averlo fatto?
Credo sia esattamente così. Non toccare gli effetti del proprio agire rimuove il fatto stesso, o comunque lo allinea nel novero delle possibilità di una vita. Molto triste, lo so, ma è realtà.
E' questione di tempo. Continuate a dirmelo e continuo a ripetermelo.
Almeno so che forse una via di uscita da questo pantano c'è.
So che è noioso sentirsi ripetere la questione del tempo perchè è ora che stiamo parlando, è ora che si vorrebbero risposte, è ora che pesa ogni singolo minuto, ma il tempo, almeno per me, è servito anche a verificare il consolidamento del suo "pentimento", a constatare i suoi atteggiamenti, ad osservarlo con occhi nuovi. E' servito anche a guardare me stessa, ad ascoltarmi scevra da tutte le interferenze anche provenienti da lui, a riscoprirmi in un ruolo di unicità un po' perso dietro a quello di parte di una bellissima (ah ah) coppia.
Se sei un minimo razionale e analizzi i fatti non puoi fare a meno di ricadere nel dubbio.
Puoi capire l'errore solo dopo che lo hanno scoperto? Cosa ti dispiace veramente l'essere scoperto o l'aver fatto quello che hai fatto?
Credo che in fondo non dispiaccia affatto l'essere scoperti, soprattutto se la storia ha già dato nel tempo il meglio di sè e se il traditore si è reso conto da sè dell'entità dei rischi che ha corso. Si smazza un bel po' di merda variegata, è vero, ma vuoi mettere portare il fardello di una cosa tanto grave da solo? Con la messa in luce di tutto quanto il peso si diluisce in due, anzi, la maggior parte ricade sul tradito e lui deve solo difendersi al meglio piuttosto che mentire, omettere, imbrogliare vita natural durante. Gli dispiace tutto e il contrario di tutto, ma il fatto inamovibile è che lui si è preso del bello, un pezzo di sogno, e quasi tutti i residui tossici ricadono su chi neanche di quello ha goduto. A me questo faceva parecchio incazzare: ok, stiamo male entrambi, ma a fronte di qualcosa di soddisfacente che solo tu hai vissuto.
Infatti qui si tratta di assimilare ed incassare l'accaduto. Un lavoro durissimo, impietoso, che per giunta spetta solo a te. Con tutto che a mollarti questa rogna è stato qualcun altro, anche se tuo marito, e che idealmente non sei stata tu a cercartela. Cioè, una prospettiva del cavolo e che poco aiuta.
Tu adesso cerchi di capire i meccanismi di quello che ha portato lui a fare quello che ha fatto, un po' come a tentare di trovargli una cura che lo guarisca da una malattia mettendovi entrambi al sicuro.
In realtà hai bisogno di fiducia, e penso solo di questa. Perché, ora che il nuovo capitolo è aperto, quello che lui ha fatto resterà negli annali, quello che farà invece scriverà il futuro. Accettare l'accaduto, dato che si capisce che vuoi mantenere viva la famiglia che hai creato, significa in realtà aver bisogno di nuove certezze. Quindi molto dipende da lui e da quello che sarà in grado di dimostrarti, ma dipende, purtroppo, anche da te che devi sobbarcarti parte del problema. Devi tentare in tutti i modi di concentrarti sulle possibilità che il tuo matrimonio ha di salvarsi, lui invece deve garantirle quelle possibilità. Lo so che a parlare sono tutti buoni, ma se ti arrovelli sui meccanismi del tradimento non ne verrai mai fuori. Cercare di capire invece se lui può dimostrarsi ancora una persona affidabile è diverso ed è l'unica cosa cui puoi aggrapparti per iniziare a pensare di poter continuare a scanso di dubbi.
Qusto post è perfetto, assolutamente perfetto in ogni parola. Da incorniciare e rileggere ogni mattina mentre si prende il caffè
Riguardo il neretto: è quello che volevo dire anch'io rispetto al tempo.