Diletta
Utente di lunga data
Dile' nel tuo caso lo ritengo meno faticoso dello sfankulio, visto che tu stessa hai ammesso di essere dipendente da tuo marito...
ecco perche' tu sei "costretta" a rimodellarti il problema di tuo marito con una manica di cazzate che meta' basterebbero e che in tanti ti abbiamo detto che manco le nostre nonne addirittura le avessero mai pensate o tollerate...
che tu sia un'arpìa o no anche quello non c'entra un altro cazzo secondo me, perche' e' solo tuo marito che ha sbagliato... tu non c'entri, pero' adesso coprendolo fantasticando, sei te che commetti uno sbaglio grosso come na' casa e col perdono io non ci ho visto mai un kaiser...
io comunque non e' che non contemplo il perdono ma siccome non dipendo emotivamente o altro da mia moglie, se reputassi il suo pentimento veramente sincero ci potrei pensare a continuare oseno' se ne rimane dove se trova, perche' a riflettere lo farebbe fuori dai coglioni...
Precisazioni d'obbligo:
si, sono dipendente da mio marito AFFETTIVAMENTE, SENTIMENTALMENTE, intendi? E ne sono contenta.
Hai detto proprio ciò che avevo supposto: tu non sei infatti dipendente emotivamente da tua moglie, ergo: non la ami.
Ti ricordo che mio marito, fino a prova contraria (e non ne ho bisogno, perchè gli credo) mi è sempre stato fedele nel matrimonio, e questa è una bella prova d'amore, tanto più che conoscendolo...gli deve essere costato un bel po' di impegno.