Secondo te tua figlia, se volesse o potesse fare delle moine con qualcuno, con te che assisti le farebbe?Io ho assistito a call di mia figlia.
Al massimo poteva dire una frase di cortesia.
Secondo te tua figlia, se volesse o potesse fare delle moine con qualcuno, con te che assisti le farebbe?Io ho assistito a call di mia figlia.
Al massimo poteva dire una frase di cortesia.
Non è quello il punto, ma che se si LAVORA, si lavora. Doveva fare più chiamate.Secondo te tua figlia, se volesse o potesse fare delle moine con qualcuno, con te che assisti le farebbe?
Concordo con te, ma la nostra amica non risponde. Io dalla mia penso, come te, che non esistano lavori da remoto dove deve sempre e sempre parlare con una persona. Diciamo che è più probabile che SI CERCHINO i motivi per cercare sempre quella persona. Perché c'è un interesse. Darebbe anche senso al titolo della discussione... NON SAI COME SIA SUCCESSO.... ma non hai fatto nulla perché non succedesse. E' stato ignorato il fatto che se non c'è necessità lavorativa di chiamare una persona o confidarsi con lei, ma lo si fa....qualcosa c'è.Non è quello il punto, ma che se si LAVORA, si lavora. Doveva fare più chiamate.
Poi non riesco a immaginare a un lavoro in call costantemente con un collega.
Se tu sì, fammi esempi.
Ci sono attività progettuali che possono venire svolte da due professionalità ognuna con compiti specifici la cui collaborazione deve essere continua e bilaterale. Se i due professionisti si trovano in località diverse le call durano giornate lavorative intere.Non è quello il punto, ma che se si LAVORA, si lavora. Doveva fare più chiamate.
Poi non riesco a immaginare a un lavoro in call costantemente con un collega.
Se tu sì, fammi esempi.
penso che potrei licenziarmiCi sono attività progettuali che possono venire svolte da due professionalità ognuna con compiti specifici la cui collaborazione deve essere continua e bilaterale. Se i due professionisti si trovano in località diverse le call durano giornate lavorative intere.
Non posso farti esempi specifici per motivi di privacy.
Staresti 24h qui a commentare.....penso che potrei licenziarmi![]()
Pensaci bene, potresti rinunciare anche a ## k netti l'anno.penso che potrei licenziarmi![]()
Non credo siano call. Sarà una chat interna aziendale, o whatsapp o simile aziendale. E potrebbe fare riferimento a vocali.Non è quello il punto, ma che se si LAVORA, si lavora. Doveva fare più chiamate.
Poi non riesco a immaginare a un lavoro in call costantemente con un collega.
Se tu sì, fammi esempi.
Capirai che privacyCi sono attività progettuali che possono venire svolte da due professionalità ognuna con compiti specifici la cui collaborazione deve essere continua e bilaterale. Se i due professionisti si trovano in località diverse le call durano giornate lavorative intere.
Non posso farti esempi specifici per motivi di privacy.
Lei ha detto call e costantemente con lui.Non credo siano call. Sarà una chat interna aziendale, o whatsapp o simile aziendale. E potrebbe fare riferimento a vocali.
Pure a distanza impari un poco a conoscere i colleghi, e magari con qualche collega può crearsi un dialogo più informale.
Poi ci sono persone che condividono di tutto, stile social.
@Miss Lana probabilmente sta lavorando adesso. Aspettiamo.Lei ha detto call e costantemente con lui.
Io non riesco a immaginare un lavoro così interconnesso tra due lavoratori che richieda la comunicazione costante.
Neanche tra sceneggiatori.
Non riesco a immaginare e ho chiesto.
Gli esempi che potrei citare sarebbero attinenti alla mia attività che è molto specifica e non confondibile con altre.Capirai che privacy
Anch'io sto lavorando... dal vetro vedo i soliti giangianistani che litigano con gli indiani per questioni di tribù che va a capire...@Miss Lana probabilmente sta lavorando adesso. Aspettiamo.
Hanno già dissotterrato l' ascia?Anch'io sto lavorando... dal vetro vedo i soliti giangianistani che litigano con gli indiani per questioni di tribù che va a capire...
Che ne so, se gli dici di fare una cosa sembrano sempre non capire un cazzo, però per le loro questioni sono sempre sul pezzo come fini analisti geopolitici che Limes, Caracciolo, Fabbri scansatevi proprioHanno già dissotterrato l' ascia?
L'attrazione... Che bella cosa....Ciao a tutti,
ringrazio anticipatamente chi dedicherà qualche minuto alla mia storia.
Sono settimane che vi leggo ma non avevo ancora avuto il coraggio di scrivere.
Ho 37 anni e una relazione da 7 (conviviamo da 3 anni). Non sto qui a dirvi che amo il mio fidanzato e che voglio stare con lui perché queste storie iniziano tutte così e, pur essendo la verità, mi sembra quasi una premessa inutile che impedisce di vedere la storia nel suo complesso. Lavoro da 5 anni full remote per una società che si trova a Roma, il mio lavoro non lo svolgo "da sola" ma in team con altre persone e in particolare con un collega. Questo ci ha portato negli anni a parlare molto, per ore. Siamo inevitabilmente diventati amici ma non ho mai, assolutamente mai, pensato a questo rapporto con un doppio fine. Ci vediamo raramente, circa 3-4 volte l'anno quando andiamo in sede, e siamo sempre stati molto sereni. Tuttavia negli ultimi mesi, a volte, mi sono ritrovata a pensarci, non so perché ma credevo fosse uno di quei pensieri temporanei che svaniscono come arrivano. La penultima volta che ci siamo visti ( a novembre) ho percepito qualcosa ma non gli ho dato molto peso. Durante l'ultima trasferta, però, dopo 3 giorni insieme, alla fine, ci siamo baciati. L'ho respinto subito dicendo che era una pessima idea e che dovevamo assolutamente evitare questa cosa. Il giorno dopo ne abbiamo parlato e abbiamo preso atto, entrambi con sorpresa, che c'è qualcosa, qualcosa di non esplorato e reciproco ma che non c'è spazio nella realtà per questa cosa. Lui è anche padre di un bambino piccolo. Mi vergogno un po' per quello che provo e non capisco come sia potuto succedere senza rendermene conto. Mi sento di aver rotto la promessa fatta al mio fidanzato. Grazie a chi mi risponderà.