Sono sul treno per montecarlo.
Rifletto nel frattempo.
Le ho scritto qualche giorno fa che non so come faccia a non avere bisogno di me. Come fa a non voler condividere con me la sua vita.
Un delirio incredibile che non ha ovviamente avuto seguito.
Mi ha detto che mi chiama questa sera, ma spero non lo faccia onestamente.
Al momento non so nemmeno cosa pensare. Voglio dire, non so nemmeno quantificare le mie emozioni.
Non so cosa sto provando. Se è la paura di stare da solo e gestire qualcosa che non volevo fare da solo.
Magari invece mi manca un senso a quello che faccio.
La mia carriera sta avendo un buon salto in alto, e non ho nessuno con cui condividere il mio presente.
Ne parlavo ieri con un amico di vecchia data che invidia il mio recente percorso, e io invece invidio il suo.
Lui ha un lavoro normale, sua moglie al momento si occupa del bambino.
È stressato, stanco, preoccupato, però quando torna a casa guarda quello che ha creato e si trova una donna che lo ama infinitamente con un figlio e tutto diventa più dolce.
Io quando torno a casa l'unica ragione di soddisfazione è togliere dalle tasche i soldi delle mance e guardare il conto in banca.
Onestamente avevo abbandonato la mia carriera in campo finanziario illo tempore perché i soldi non mi stavano dando quello di cui avevo bisogno.
Oggi sono punto a capo, lavoro per i soldi. Sono da solo, ho trent'anni e voglio una famiglia.
Ho due sorelle incita che si sposano nel 2016. Un fratello più piccolo con 2 figli.
Quasi tutti i miei più cari amici sono sposati con figli.
Mi sento un fallimento incredibile. Cosa me ne faccio del conto in banca se non ho nessuno di cui prendermi cura, nessuno con cui addormentarmi la sera e con cui ridere e scherzare.
Veramente non riesco a dare un senso a quello che faccio.
Vado avanti. Faccio bene il mio lavoro. Mi piace e mi gratifica.
Ho paura di trovarmi fra qualche anno sempre più solo.
Forse è solo un momento....non so più cosa pensare però.