MK
Utente di lunga data
ovvero? Scusa Chen sono raffreddata e non ci capisco nulla...... sbagliato... non di quantità trattasi... ma di qualità...
ovvero? Scusa Chen sono raffreddata e non ci capisco nulla...... sbagliato... non di quantità trattasi... ma di qualità...
ovvero? Scusa Chen sono raffreddata e non ci capisco nulla...
ahahahahah ... Di solito Bruja, di solito... Ma NON sempre... Vero Chen?Non ti serve "il naso" per capire.... esiste l'amore per qualità e per quantità, anche eccedesse in quantità, varrebe poco senza un minimo di qualità. E se l'amore è di qualità, di solito, non crea problemi!!!![]()
Bruja
ahahahahah ... Di solito Bruja, di solito... Ma NON sempre... Vero Chen?
Turn... non credo che Laura sia ancora in giro. è un intervento del 2006...
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e chi c'aveva fatto caso![]()
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... vedi, io penso che l'amore, anche quando di qualità, possa far del male alle persone ma non possa trasformarle in qualcosa di meno che persone... intendo dire che puoi anche soffrire atrocemente per amore ma sentirti e continuare a sentirti una persona... in molti casi, quando l'amore è di pessima qualità (dipendenza), si nutre della tua dignità, della tua autostima, di te come persona... è un dolore completamente diverso... non sei più TU che soffri... è la tua stessa VITA... non sei più TU a piegarti su te stesso per rigenerarti e ripartire... è la tua vita che si accartoccia su sé stessa... implodendo...ahahahahah ... Di solito Bruja, di solito... Ma NON sempre... Vero Chen?
Perfettamente d'accordo. E' quando manca l'energia vitale. Quando ci si ferma. Questo per me è amore senza qualità.. è la tua stessa VITA... non sei più TU a piegarti su te stesso per rigenerarti e ripartire... è la tua vita che si accartoccia su sé stessa... implodendo...
... vedi, io penso che l'amore, anche quando di qualità, possa far del male alle persone ma non possa trasformarle in qualcosa di meno che persone... intendo dire che puoi anche soffrire atrocemente per amore ma sentirti e continuare a sentirti una persona... in molti casi, quando l'amore è di pessima qualità (dipendenza), si nutre della tua dignità, della tua autostima, di te come persona... è un dolore completamente diverso... non sei più TU che soffri... è la tua stessa VITA... non sei più TU a piegarti su te stesso per rigenerarti e ripartire... è la tua vita che si accartoccia su sé stessa... implodendo...
... no, amica mia... una modalità relazionale basata sulla dipendenza genera la scarsa qualità e non viceversa... quindi, non ti rendi dipen-dente da una relazione d'infima qualità ma è la dipendenza che rende infima la qualità di una relazione... e tale modalità (dipendente), risale alla notte dei tempi... alla nostra infanzia... e a come ci hanno insegnato ad amare... per questo, cambiare le nostre modalità relazionali, significa sconfiggere l'avversario più forte: noi stessi....... sempre che di questa scarsa qualità ci si renda dipendenti.
Ecco perchè parlo di individualità Ci sono amori senza qualità che si accartocciano sulla propria pochezza senza colpo ferire, se dall'altra parte c'è sufficiente autostima.
Bruja
Eh gia'....... sempre che di questa scarsa qualità ci si renda dipendenti.
Ecco perchè parlo di individualità Ci sono amori senza qualità che si accartocciano sulla propria pochezza senza colpo ferire, se dall'altra parte c'è sufficiente autostima.
Bruja
e bravo Chen!... per questo, cambiare le nostre modalità relazionali, significa sconfiggere l'avversario più forte: noi stessi...
... non dire cazzate... la relazione, non è un ente esterno oggettivo rei-fica-to... la relazione E' le persone che vi partecipano... quindi, non puoi non renderti indipen-dente da te stesso... chiaro?... puoi cambiare... se ne hai la forza e le risorse...Eh gia'...
Chen vado a casa poi ti rispondo... non sono d'accordo con quello che dici... ma ora devo andare... e ti avverto, la prossima volta che ti rivolgi a me in quei termini giuro che ti rompo... ed e' una minaccia a tutti gli effetti... non dire cazzate... la relazione, non è un ente esterno oggettivo rei-fica-to... la relazione E' le persone che vi partecipano... quindi, non puoi non renderti indipen-dente da te stesso... chiaro?... puoi cambiare... se ne hai la forza e le risorse...
... ti sei arrabbiata, non per i termini... ma per la natura della rel-azione alla quale, dialettica-mente, ti ho inchio-data... insomma, ti ho, cognitiva-mente, messa sotto... e tu, odi essere battuta sul piano intellettivo... hi, hi, hi...Chen vado a casa poi ti rispondo... non sono d'accordo con quello che dici... ma ora devo andare... e ti avverto, la prossima volta che ti rivolgi a me in quei termini giuro che ti rompo... ed e' una minaccia a tutti gli effetti![]()
... ti sei arrabbiata, non per i termini... ma per la natura della rel-azione alla quale, dialettica-mente, ti ho inchio-data... insomma, ti ho, cognitiva-mente, messa sotto... e tu, odi essere battuta sul piano intellettivo... hi, hi, hi...
... ti sei arrabbiata, non per i termini... ma per la natura della rel-azione alla quale, dialettica-mente, ti ho inchio-data... insomma, ti ho, cognitiva-mente, messa sotto... e tu, odi essere battuta sul piano intellettivo... hi, hi, hi...
e certo che si tratta di scarsa stima per noi stessi.....o di bisogno di vivere l'amore sempre e soltanto come una sofferenza, invece di liberarci di un sentimento malato che nulla ha più da darci e cercare, perchè ce lo meritiamo, chi-nella sua vita- ci metterà al primo posto......ma che dire di chi invece perdona e riprende la compagna, il compagno, nel letto, in casa, nella propria vita....ma continua a tormentarlo? adirgli che ha perdonato, ma di fatto non perdona e non dimentica?????purtroppo la mia vita professionale è costellata di questi episodi....bisognerebbe avere il coraggio di scavare nella parte più profonda della propria anima e dire....questa persona non fa per me.....mi ha delusa, mi ha mortificato, ferito nell'amor proprio.....non ce la voglio vicino a me....ma non è da tutti.........e dovrei fare questi scavi io per prima...ahimèMi pare sempre più evidente che in situazioni in cui il tradimento è perpetrato nella maniera più subdola, più insulsa e più menzognera, giusto per salvare la facciata, a questa facciata inconsistente si attacca chi,alla fine, aa più la situazione precaria di convivenza col tradimento,che unalitudine rispettosa di sé! O forse dovrei dire che non si ha il coraggio di amarsi più dell'amare chi ci offende e ci prende in giro.
Forse anche resistere in situazioni del genere può apparire eroico, come è eroico non arrendersi in caso di assedio e preferire morire per fame e sete.
Esiste anche la fame e la sete di sentimenti, ma non ci rendiamo conto di quanto sia devastante restare in quello stato perchè contrariamente alla vera fame e sete, le nostre illusioni mascherano lo stato emaciato dei nostri sentimenti. La fisiologia cede alla rinuncia, la psicologia di automacera fino ad annullarsi ccontentandosi di un rapporto ectoplasmico.
Ditemi voi se alla fine non si tratta di scarsa stima/affetto per noi stessi e di malintensa convinzione che se li lascia un/a partner non si possa trovare di meglio. Anche in questo gioca la scarsa autostima poi non ci induce a pensare che valiamo più della persona che ci sta vicina e delle sue malefatte.
Bruja
... non è la persona, in sé, astratta-mente, ad essere di "scarsa qualità"... le persone, sono quel che sono in quel preciso momento e non possono, evidente-mente, essere diverse da quel che pos-sono essere... sono le rel-azioni, eventual-mente, ad essere di scarsa qualità... le rel-azioni, sono, per l'ap-punto, azioni... agiti... guardando alla natura della rel-azione, vedi le persone, i loro bisogni e le loro anticip-azioni... dire che le persone abbiano in sé qualcosa, astratta-mente, è un errore madornale... si narra nel malato immaginario di Moliere che la spieg-azione del fatto che l'oppio faccia dormire è riconducibile ad una certa quantità di "principio dormitivo" ch'esso contiene... hi, hi, hi... una bella tautologia!... quindi, si diventa dipen-denti NON da una persona MA da una certa modalità rel-azionale... da un certo modo di AGIRE... L'uomo è RELAZIONE e senza RELAZIONE, semplice-mente, non E'... bambini nati e cresciuti nella jungla o in perfetto isolamento, non sono uomini... non possiedono nemmeno la capacità del pensiero astr-atto... non si instaura una rel-azione di "dipendenza" perché non si è valutato a sufficienza la situ-azione (i bisogni profondi non hanno nulla a che vedere con il ragiona-mento valutativo-cognitivo, trattandosi, invece, di emozioni e bisogni, spesso nemmeno verbalizzabili)... o perché non si ha una sufficiente auto-stima... lo si fa perché, in quel momento, QUELLO è il nostro modo d'essere... QUELLO è il nostro specchio... QUELLA relazione siamo NOI... allora, vedi, se ne esce, non ragionando... (prova a convincere, con il ragiona-mento, un'anoressica a mangiare... o una "dipendente" a lasciare il suo uomo... hi, hi, hi...)... ma bensì, attra-verso il cambia-mento... cambiando, cambiano le rel-azioni, perché cambia la costruzione che abbiamo di noi stessi e dei nostri bisogni... cambiano le nostre fragilità... cambia il nostro modo di essere e QUINDI la nostre REL-AZIONI... le nostre AZIONI... che, in verità, SIAMO NOI e nostri MODI...E tu ami rimarcarlo.................
Comunque modifichiamo per chiarezza quello che intendo, non si diventa dipendenti da una persona di scarsa qualità se non si è appeso al chiodo la propria autostima in suddittanza di sentimenti che poco hanno a che fare con il buon senso, specie se all'inizio la conoscenza della persona non è sufficiente per una critica valutativa.
Quindi solo in caso di scarsa capacità valutativa personale si può subire una dipendenza sentimentale, specie se continua. Quasi sempre, anche se spesso tardivamente, se non sono le modalità relazionali a risolvere il problema, lo è la presa di coscienza che il miglior giudice ed interprete di una relazione può fornire..... il tempo!
La verità è chge ci sono persone destinate speso alla suddittanza e persone che non lo sono mai, nonostante tutto. Ed entrambe amano e possono amare intensamente, ma amare non è consegnarsi all'altro, quello è il verbo del tradimento, sia di chi lo commette che di chi lo subisce, e non devo certo spiegarti il perchè.
Bruja
... ma ti si è fuso il cervello?... certo che ci sono fattori esterni, ambientali ma CHI vi attribuisce un significato? Il fantasma di Canterville?... sono sempre le persone che costruiscono i significati... nulla ha un senso se le persone non ve ne attribuiscono uno... quindi, ciò che accade in una rel-azione è SEMPRE il frutto di una signi-fic-azione, di una attribuzione di significato agli eventi e quindi, sempre di noi tratta-si... niente fantasmi... NOI!... per nessuno esiste qualcosa di oggettivo... figurarsi una rel-azione... sono stati compiuti famosi esperimenti nei quali si faceva vedere un filmato "oggettivo" a delle persone e poi si chiedeva loro di raccontare quello che avevano visto: tutti raccontavano, ovvia-mente, STORIE diverse... famosi sono gli studi sulla psicologia della testimonianza... ognuno costruisce la sua "realtà"... e poi ci sguazza più o meno bene... condividendola più o meno con gli altri... anticipandola più o meno efficace-mente ma, attenzione, quella realtà, infine, siamo NOI... è il costruttivismo... personale o sociale... che dir si voglia...Non dire cazzate... per altro non sei proprio stupido e se anche mi battessi... cosa probabile... lo ammetterei tranquillamente...quello che non mi quadra in cio' che affermi cioe'... che la relazione E' le persone che vi partecipano... questo in teoria perche' in pratica ci sono diversi fattori esterni che influenzano l'andazzo della stessa... questo senza tirare in ballo educazione sentimentale ricevuta... oppure tu intendi una relazione non a due... allora si hai ragione perche' nella relazione si include anche mammeta, soreta e il tabaccaio...
la relazione non e' un ente esterno oggettivo... questo per chi? per me e il mio compagno chiaramente... ma per il resto delle persone che vi partecipano meno attivamente o con meno coinvolgimento lo e', e agiscono di conseguenza...
quindi per me dire che la relazione E' le persone che vi partecipano (inteso come coppia), e' molto riduttivo... per me se prendessi individuo A e B e li buttassi su un'isola deserta, A e B affronterebbero la battaglia con se stessi, troverebbero forza e risorse per cambiare... se prendi gli stessi A e B e li butti in una citta' probabilmente si separerebbero magari a causa di C, D ed E... quindi per me la relazione non puo' essere rappresentata da un circolo chiuso al quale solo A e B partecipano...
Tutto qui, ora mi puoi anche rovinare...hi hi hi
... a modo tuo... però hai centrato la questione... lascia perdere la scarsa stima e guarda alla seconda che hai detto: i bisogni... senza etichette... un bisogno E'... solo dopo, se si vuole, può essere etichettato come sano o malato... "continua a tormentarlo": è una modalità relazionale... e finché entrambi ci stanno immersi... signi-fica che entrambi ne hanno bi-sogno... quella "roba" lì... sono LORO e i LORO bisogni... capisci?e certo che si tratta di scarsa stima per noi stessi.....o di bisogno di vivere l'amore sempre e soltanto come una sofferenza, invece di liberarci di un sentimento malato che nulla ha più da darci e cercare, perchè ce lo meritiamo, chi-nella sua vita- ci metterà al primo posto......ma che dire di chi invece perdona e riprende la compagna, il compagno, nel letto, in casa, nella propria vita....ma continua a tormentarlo? adirgli che ha perdonato, ma di fatto non perdona e non dimentica?????purtroppo la mia vita professionale è costellata di questi episodi....bisognerebbe avere il coraggio di scavare nella parte più profonda della propria anima e dire....questa persona non fa per me.....mi ha delusa, mi ha mortificato, ferito nell'amor proprio.....non ce la voglio vicino a me....ma non è da tutti.........e dovrei fare questi scavi io per prima...ahimè![]()