comunque io più ci penso più non trovo ragioni - dentro di me - per la mia sbandata, oltre all'interesse per la novità, per il flirt, l'attrazione fisica, queste cose qui. niente di "profondo" o di così "emozionalmente coinvolgente" come leggo in altre storie.
ancora meno ho recriminazioni o vedo mancanze nella nostra coppia.
quello che abbiamo fatto poi, e che facciamo tuttora, è stato di passare più tempo noi due insieme, soprattutto da soli. forse eravamo un po' "affollati" da amici, parenti, conoscenti, amici... che per noi sono tutte grandi ricchezze, ma forse stavamo perdendoci un poco nella folla. non so. è l'unica cosa che ci è venuta in mente di fare.
se permetti ti do l'interpretazione che me ne son data io, evidentemente non riferibile ad un traditore seriale
ti parrà semplicistica (altrimenti diventerebbe un trattato), ma non è basata solo sulla mia esperienza e si riferisce a coppie mediamente "felici"
quel che ho evidenziato in rosso è il punto di partenza
aggiungici l'ammirazione manifesta da parte dell'oggetto dell'attrazione
questo mix, se coltivato, magari all'inizio con motivazioni superficialmente "innocenti", innesca un intimità pre-sessuale, infittisce le aspettative
trascorri più tempo con quella persona e, sempre più, con uno stato d'animo che ti porta ad esaltarne i pregi (in ciò aiutato dalla stessa persona che ricambia l'attenzione)
lo stesso meccanismo ti impedisce di vederne i difetti, anche quelli più evidenti
se arrivi a questo punto (e tu mi pare ci fossi), fermarti è molto difficile
chi ci riesce, credo, riesca a pesare, pur tardivamente, cosa è realmente importante nel suo rapporto "ufficiale"
chi invece non "recupera", se è persona non propensa alla scappatella, magari abituata al controllo, comincia a trovarsi delle giustificazioni:
esalta i difetti del partner
trasforma in difetti quelli che prima valutava come pregi (varie volte sono state riportate ampie anche se non esaustive casistiche al riguardo)
e tende a interpretare i sintomi dell'infatuazione come nuovo innamoramento
d'altronde vive un dualismo che gli sembra facile da interpretare
- fuori casa si sente esaltato, uno strafigo ammirato da una persona nuova, bella e interessante che si presenta sempre al meglio
- dentro casa si sente in gabbia, oppresso dai sensi di colpa verso un partner di cui crede di aver ben poco da scoprire, che non lo guarda con occhi adoranti (sarà la quotidianità? sarà che lui ha smesso di cercare quello sguardo?) che circola per casa in ciabatte (magari perchè lui torna sempre più tardi? magari perchè anche il partner ha un lavoro massacrante) e che se gli telefona non gli dice "avevo bisogno di sentirti" ma gli ricorda che un tubo rotto ha allagato la cucina e l'idraulico verrà più tardi
in qualche modo può provocare l' "aiuto" involontario del partner: ad esempio, il nervosismo che esprime può causare contrasti che egli è portato ad amplificare
la banalità all'origine di un grande dolore che spesso non è solo del tradito