Che sia stato un fake, si è capito dopo qualche battuta, l'incapacità di rapportarsi con le persone, mentre finge il sottile comunicatore in forma di poesia, intervallata da rozza ignoranza e finta confusione. L'ennesimo tentativo di innescare una discussione interessante sotto qualche aspetto non più dettagliatamente specificato e coinvolgere gli umori pro e contro a dibattersi, mentre come è consueto, si perdono le fila del discorso iniziale.
Ha lasciato un strano timbro che mi ha subito insospettito (ma fortunatamente non solo me) e guardando dietro le quinte mi sono fatto una mezza idea della sua reale identità. A suo vantaggio è passato troppo tempo, ma come già accennato in precedenza, è possibile ricavare, dalle differenze, l'elemento mancante, che poi è quello. Vecchie conoscenze, sempre pronte a "scherzare", senza un minimo di autostima, vermi striscianti sui bassifondi dell'anonimato. Perdonabile, ma vermi. Calpestati, non da me. Individuati. Poveri esseri dell'oscurità. Viscidi.
