Osti è morta una novax

danny

Utente di lunga data
La domanda che ripeto a tutti.
Ora che siamo al nord vicino al completamento della vaccinazione, cosa vi aspettate?
 

Ulisse

Utente di lunga data
Questo è invece un aspetto interessante su cui discutere.
In effetti perché il corpo dovrebbe essere considerato gestibile unicamente da chi lo possiede?
Mi sembra una roba d'altri tempi, tipo vecchi slogan femministi. È giusto che appartenga allo stato e che tocchi a lui l'ultima parola.
lo sai bhene che non è così. E' semplicemente una questione di priorità
La collettività ha la precedenza.
Non vaccinandoti sei un pericolo per te stesso e per gli altri.

Chiedo anche a te: ma il fatto che nessun paese stia utilizzando il Green pass come in Italia come te lo spieghi?
Io credo che le differenze di gestione siano da cercarsi in un approccio non assoluto come il tuo.
non ha senso voler uniformare le strategie di gestione delle varie nazioni perchè sono tutte diverse
Demograficamente, territorialmente e, non per ultimo, culturalmente.
Ognuno cala sulla sua popolazione le scelte che ritiene migliori.
E non mi sembra che tutti abbiamo fatto bene e siano da prendere ad esempio per le loro scelte
Ricordo il liberi tutti in UK, la scelta analoga in Svezia...e le conseguenze le ricordiamo.

Se nessuno ha adottato misure simili al GP (non ho controllato a fondo..ma prendo per buona l'informazione) non significa che hanno fatto bene o che altri cadrebbero in errore adottandolo.

mi si deve spiegare perché questo vaccino non è pericoloso PER ME
ehhhhh.....
chiedi un livello di certezze impossibile da avere.
Ma, senza ripeterci, hai lo stesso approccio su qualsiasi cosa ingerisci o fai?
non credo proprio
Il discriminante è sempre stato il rapporto costo/benefici proprio perchè la soluzione perfetta non esiste praticamente su niente.
Rapporto che cosciamente o meno valutiamo sempre prima di fare qualcosa.

Ma come possono dare una sicurezza sul lungo periodo (tipo 20 anni o più ) su una cosa nata 12 mesi fa?
quello che cerchi è al momento irragionevole da richiedere.

Io, nel mio caso, ho ritenuto sufficiente il vedere che dopo svariati milioni di somministrazioni, gli effetti benefici si sono visti ed i collaterali sono bassissimi.
Il mio rapporto costo/beneficio mi ha detto che è corretto farlo.
 

danny

Utente di lunga data
SUPSI
Per i trasporti non so: ha senso avere 1000 bus in più a Milano per restare imbottigliati nel traffico ?
Magari allargare le strade, questo sì.
Le hanno ridotte per le piste ciclabili nuove, ma a parte questo...
Sì.
Nornalmente nelle ore di punta si devono far passare due bus in media da noi perché non si entra pur spingendo le persone tipo scatola di sardine.
Da anni è così.

Veramente in Malesia non puoi praticamente uscire di casa, se non sei vaccinato.

Ogni paese fa le sue regole.
Lo troveresti un buon esempio da seguire?

PS sulla Farnesina non ho trovato indicazioni. Sembra siano piuttosto in lockdown generale da giugno per l'aumento enorme dei casi. Screenshot_20210928_104353.jpg
 

Ulisse

Utente di lunga data
La domanda che ripeto a tutti.
Ora che siamo al nord vicino al completamento della vaccinazione, cosa vi aspettate?
tu che ti aspetti?
un reset globale di tutte le restrizioni e tutto come prima?

lo sai bene che il vaccino non è la cura definitiva ma solo un'ottima arma he abbiamo per contrastarlo in diffusione e virulenza.
Se non ci saranno progressi dal lato scientifico lo scenario per me più probabile è di continuare con dosi periodiche e restrizioni al minimo come mascherine nei luoghi chiusi e certificazioni per svolgere diverse attività lavorative e non .

Si arriverà, salvo i citati progressi sceintifici, ad un punto di equilibrio fra frequenza dei richiami, restrizioni e certificazioni che metteranno l'infezione in una condizione di sostanziale controllo con un numero basso (ma non nullo) di nuovi infetti ed ancora più basso di persone in fin di vita.

E questo scenario, per niente improbabile, potrebbe restare in piedi per molti anni....

Lo troveresti un buon esempio da seguire?
ma proprio per questo dicevo che ognuno adotta le proprie contromisure in funzione della situazione e popolazione che tiene.
Fare paragoni su chi adotta cosa è inutile.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
In Svizzera è necessario per entrare in certe Università ; per docenti, studenti e collaboratori.
Quindi obbligatorio per lavorare e studiare.
E i controlli li fanno.
Era un passo necessario, fatto direi in tranquillità e senza proteste inutili.
Certo che la misura delle restrizioni dipende dalle peculiarità dei vari paesi o città.
Se i trasporti pubblici sono pessimi e la gente ammassata sui bus, è ovvio che lo stato aumenterà le restrizioni invece di migliorare i trasporti pubblici. Dall’altra parte se Lo stato non ha migliorato la qualità dei trasporti pubblici è semplicemente perché non è in grado di farlo: ( in passato e neanche in presente). Si prende atto e si va avanti così. Purtroppo.
Ci saranno restrizioni su quanti clienti possono entrare in un negozio ma non su un bus.
Ma è chiaro il perché.
Università. Non tutti i posti di lavoro
Non cinema ristoranti palestre ecc ecc
C’è una certa differenza o sbaglio?
 

danny

Utente di lunga data
Ho letto la storia della Malesia.
In realtà viene da un anno e mezzo di lockdown duro.
Stanno cercando di riaprire con alcuni criteri che facilitano la vita ai vaccinati, ma per modo di dire. Screenshot_20210928_105254.jpg
 

danny

Utente di lunga data
tu che ti aspetti?
un reset globale di tutte le restrizioni e tutto come prima?

lo sai bene che il vaccino non è la cura definitiva ma solo un'ottima arma he abbiamo per contrastarlo in diffusione e virulenza.
Se non ci saranno progressi dal lato scientifico lo scenario per me più probabile è di continuare con dosi periodiche e restrizioni al minimo come mascherine nei luoghi chiusi e certificazioni per svolgere diverse attività lavorative e non .

Si arriverà, salvo i citati progressi sceintifici, ad un punto di equilibrio fra frequenza dei richiami, restrizioni e certificazioni che metteranno l'infezione in una condizione di sostanziale controllo con un numero basso (ma non nullo) di nuovi infetti ed ancora più basso di persone in fin di vita.

E questo scenario, per niente improbabile, potrebbe restare in piedi per molti anni....



ma proprio per questo dicevo che ognuno adotta le proprie contromisure in funzione della situazione e popolazione che tiene.
Fare paragoni su chi adotta cosa è inutile.
Quindi saresti favorevole a una vaccinazione periodica ogni sei mesi pur non essendoci studi randomizzati in proposito e pur sapendo che negli USA già sulla terza dose l'ente regolatore FDA ha negato l'autorizzazione sotto i 65 anni perché il rapporto rischio beneficio è sfavorevole, quindi con la consapevolezza di un aumento di decessi e effetti collaterali e la consapevolezza che qualsiasi variante importata potrebbe rimettere in discussione tutto ogni volta?
Perché a questo punto cambia tutto.
Non basta più vaccinarsi.
Bisogna allinearsi.
Per quanto non si sa.

Da parte mia considero inevitabile convivere col virus. Abbiamo la SARS da 20 anni, mia moglie la fece anni fa e temo io pure. Questa è una SARS.
Convivere vuol dire accettare che periodicamente vi siano picchi di contagi, per i quali si può eventualmente considerare la vaccinazione per i soggetti più a rischio, lasciando liberi gli altri. Si vive in paesi in cui la dengue è endemica, non vedo perché non fare altrimenti per questo.
Basta assistere e curare e si riduce la letalità.
Altre opzioni vantaggiose al momento non ci sono.
Ed è impensabile definire ancora a lungo un mondo di restrizioni.
 

patroclo

Utente di lunga data
La domanda che ripeto a tutti.
Ora che siamo al nord vicino al completamento della vaccinazione, cosa vi aspettate?
Le pandemie passano, col vaccino anche in maniera più veloce e indolore
Io mi aspetto che man mano le restrizioni si allentino sempre di più fino a scomparire quando i rischi, maggiori, saranno rientrati.

E' inutile che continui ad insistere sul tasto "terza dose", anche da noi è riservata al categorie più deboli e a rischio. Se ne parla, è vero, ma direi di non darla per scontata
 

Lostris

Utente Ludica
Lo troveresti un buon esempio da seguire?
Non si parlava di esempi.

Ma dire che solo l’Italia ha una politica d’un certo tipo è una palla.
Si adducono spesso gli altri ad esempio (negativo o positivo) sempre in base ai propri “comodi”.

Se mi affido all’obiettivo del raggiungimento di una certa % di vaccinati per uscire dalla pandemia (o rendere la convivenza possibile senza troppe ripercussioni) allora è coerente incentivare il vaccino (meglio sarebbe l’obbligatorieta) e non trovo nemmeno sbagliato chiedere a chi non puó vaccinarsi che momentaneamente limiti i propri spostamenti - per la sua sicurezza e quella degli altri.

La premessa ovviamente è credere ad una certa tesi scientifica.
Altrimenti nemmeno si pone la questione.
 

Ulisse

Utente di lunga data
Quindi saresti favorevole a una vaccinazione periodica ogni sei mesi pur non essendoci studi randomizzati in proposito e pur sapendo che negli USA già sulla terza dose l'ente regolatore FDA ha negato l'autorizzazione sotto i 65 anni perché il rapporto rischio beneficio è sfavorevole, quindi con la consapevolezza di un aumento di decessi e effetti collaterali e la consapevolezza che qualsiasi variante importata potrebbe rimettere in discussione tutto ogni volta?
Perché a questo punto cambia tutto.
Non basta più vaccinarsi.
Bisogna allinearsi.
Per quanto non si sa.

Da parte mia considero inevitabile convivere col virus. Abbiamo la SARS da 20 anni, mia moglie la fece anni fa e temo io pure. Questa è una SARS.
Convivere vuol dire accettare che periodicamente vi siano picchi di contagi, per i quali si può eventualmente considerare la vaccinazione per i soggetti più a rischio, lasciando liberi gli altri. Si vive in paesi in cui la dengue è endemica, non vedo perché non fare altrimenti per questo.
Basta assistere e curare e si riduce la letalità.
Altre opzioni vantaggiose al momento non ci sono.
Ed è impensabile definire ancora a lungo un mondo di restrizioni.
io sono favorevole a quello che persone più competenti di me dicono sia giusto fare.
Quello che ritengo sbagliato è il voler sindacare e mettersi alla pari con loro.
A prescindere dalle fonti che consultiamo, dei ragionamenti che facciamo, siamo sempre due rampe di scale al di sotto delle competenze minime necessarie per poter anche minimamente mettere in dubbio l'operato di queste persone.

E lo dico perchè è uno scenario che conosco bene
Saccenti (e non mi riferisco a nessuno sul forum eh...) che pretendono di saperla più lunga di chi è giustamente investito di certe competenze ne ho gia piene le tasche sul lavoro.
 

feather

Utente tardo
Eh no, che qualcosa la cambia. Un risarcimento non mi riporterà in vita, o non mi restituirà la salute, ma sicuramente aiuterebbe chi lascio, o aiuterebbe anche me nella malattia. Si parla tanto di collettività, e di bene individuale e collettivo.
Quindi vorresti che lo stato aumentasse le tasse per istituire un fondo risarcimenti, capito
 

danny

Utente di lunga data
io sono favorevole a quello che persone più competenti di me dicono sia giusto fare.
Quello che ritengo sbagliato è il voler sindacare e mettersi alla pari con loro.
A prescindere dalle fonti che consultiamo, dei ragionamenti che facciamo, siamo sempre due rampe di scale al di sotto delle competenze minime necessarie per poter anche minimamente mettere in dubbio l'operato di queste persone.

E lo dico perchè è uno scenario che conosco bene
Saccenti che pretendono di saperla più lunga di chi è giustamente investito di certe competenze ne ho gia piene le tasche sul lavoro.
Vero. Fidiamoci.
Ma di chi?
Per conoscenza diretta, ti direi di non fidarti di nessuno.
I lottizzati sono ovunque.
Davvero nel tuo campo sono tutti esperti e tutti in buona fede? O vivi in un paradiso o girano pochi soldi.
 

Foglia

utente viva e vegeta
ehhhhh.....
chiedi un livello di certezze impossibile da avere.
Ma, senza ripeterci, hai lo stesso approccio su qualsiasi cosa ingerisci o fai?
non credo proprio
Il discriminante è sempre stato il rapporto costo/benefici proprio perchè la soluzione perfetta non esiste praticamente su niente.
Rapporto che cosciamente o meno valutiamo sempre prima di fare qualcosa.

Ma come possono dare una sicurezza sul lungo periodo (tipo 20 anni o più ) su una cosa nata 12 mesi fa?
quello che cerchi è al momento irragionevole da richiedere.

Io, nel mio caso, ho ritenuto sufficiente il vedere che dopo svariati milioni di somministrazioni, gli effetti benefici si sono visti ed i collaterali sono bassissimi.
Il mio rapporto costo/beneficio mi ha detto che è corretto farlo.
Guarda. Io fumo. Per me è rilassante. Nuoce alla salute (per lo più nel medio e nel lungo termine). Non di meno, me le vendono :)
.... Se la vogliamo mettere su questo piano.... :)
 

Foglia

utente viva e vegeta
Quindi vorresti che lo stato aumentasse le tasse per istituire un fondo risarcimenti, capito
No. Mica son tanto sicuri da consigliare il vaccino?
Vorrei che si assumessero la responsabilità di risarcire (tanto, se sei sicuro....). E' una responsabilità che parte dalla case farmaceutiche, e sicuramente investe anche lo stato che le rende obbligatorie. Diciamo che hanno agevolato lo svincolo da ogni responsabilità, da parte di chi ci lucra.
Lo trovi così rassicurante? Al di fuori di teorie del complotto, eh. Spero bene che i medici abbiano fatto tutto il loro possibile. Poi, come si sa, le sorti di un prodotto non sperimentato, hanno seguito la somministrazione in stato di emergenza, e le vie della costrizione senza obblighi. Senza "obblighi", per nessuno (guardiamo la cosa dall'altro lato).

Io avrei comunque voluto una cosa ben più possibile, o meglio la avrei voluta. Che lasciassero appunto la libertà di dire "questo vaccino, non lo voglio".
Mi prendo il covid? Ok. Perché qui forse perdiamo di vista un punto importante, in questo dibattito. Che pare quasi che vi siano "buoni" vs "cattivi". Illuminati dalla scienza della ragione (per non parlare del senso civico, eh) vs poveri ignoranti. Gente da ringraziare vs untori.
Se pensassi che i benefici superassero i rischi, se mi fossi sentita così fortunata, credi che avrei comunque scelto di andare incontro agli effetti di una malattia comunque pericolosa? Anche con rischi ridotti.
 
Top