Spot
utente in roaming.
Idem, ma se utilizzi la fallacità personale come metro di paragone, allora si cade nel relativismo assoluto.Ok...è vero che non è obbligatorio fare tutto ciò che vogliamo, ma a volte capita.
Quando la cosa non riguarda noi personalmente è normale che non ci tocchi più di tanto, quindi perché giudicare?
A volte bisognerebbe chiedersi se nella stessa situazione noi ci saremmo comportati diversamente o meno...e per me questa è empatia in alcuni casi.
Ciò non significa che dobbiamo giustificare tutto, ma nemmeno massacrare chi ha fatto scelte diverse da quelle che pensiamo avremmo fatto noi.
E parlo da pesantemente giudicata da persone che reputavo amiche.
Una cosa è riconoscere la fallacità di ciascuno, e quindi non demonizzare ciò che è sbagliato. Un'altra rifiutarsi di distinguere tra ciò che è sbagliato e ciò che non lo è.
Per buttarla sul banale, io preferisco avere accanto persone che mi giudicano e mi criticano senza sconti. E lo si può fare anche senza cadere in atteggiamenti di superiorità morale. Esprimersi, non dimenticando l'empatia (che equivale un po' a quel: ma io nella stessa posizione sarei stata capace di agire perfettamente?).