A regà il problema non è di nazioni, chi si fa' i suoi interessi o chi contro chi, è un problema di visione di una società del futuro che qualcuno immagina in modo irrazionale ancorata a principi medievali. Non serve che arrivino, ce li abbiamo già in casa, debbono solo decidere eventualmente se e come muoversi, e come qualsiasi altro conflito ideologico (perchè di questo si tratta) finirà solo con la completa sconfitta di uno o l'altro modo di intendere la libertà.
Qualsiasi società si basa su due cose, identità e principi condivisi. Vorrei sottolineare che con questa gente non condividiamo niente, non condividiamo la nostra complessissima identità culturale nè i valori che queste persone, catapultate da noi da sistemi poco più che tribali, portano.
Cominceranno a cambiare le cose forse quando saremo noi, un po' più convinti e consapevoli di quello che siamo, un po più consapevolmente e laicamente convinti che le nostre libertà contano perchè sono la nostra vera identità.
Certo mi risulta difficile sperarlo, quando maestre di scuola annullano persino visite ad una mostra aristica, ( mostra artistica, storica, non funzione religiosa) in nome di un politicamente corretto che risulta scorretto e irrispetttoso solo verso la nostra identità.
A meno che non si consideri, come adesso succede, valore comune il sistema economico ma ci vuole ben poco per capire che non basta di certo.