Parigi sotto attacco

Stato
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Nobody

Utente di lunga data
Perché questa è "religione"?
Che differenza passa tra delle teste di cazzo occidentali che uccidono 85 persone in una stazione ferroviaria a Bologna o 17 in una banca a Milano e delle teste di cazzo non propriamente occidentali che uccidono 129 persone a Parigi?

Un ciellino non è occidentale?
Un testimone di Geova? Un mormone?
Il Papa non è occidentale?
Un patriarca?
Il Monte Athos non è occidentale?

Questo non è uno scontro culturale o religioso ma una guerra di potere, in cui determinati gruppi tentano di portare avanti un disegno ben preciso, utilizzando piuttosto che le ideologie come un tempo motivi pseudoreligiosi come collante, trucchetto che non ci è ignoto (lo abbiamo messo in pratica spesso anche noi. Addirittura i Romani adoravano i loro imperatori come dei. E il disegno di un Impero è sempre presente sui libri di storia, che sia quello Ottomano o quello Asburgico o il pangermanesimo di Hitler). Non avendo la possibilità di usare i nostri armamenti legali e fare guerre ufficiali, usano spesso l'arma del terrorismo per portare avanti i loro disegni.
L'Isis noi occidentali sappiamo chi è e cosa vuole.
C'è addirittura su Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Stato_Islamico
Poi c'è chi mescola tutto e mette insieme cose che non c'entrano niente tra loro.
In ultima analisi ogni conflitto è riconducibile alla conquista del potere, ciò non toglie che questa resti uno scontro religioso-culturale tra due visioni contrapposte del mondo.
 
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danny

Utente di lunga data
la differenza c'è
poi non è che i terroristi islamici siano più o meno cattivi di quelli neri o rossi o baschi o altoatesini
sono tutti cattivi uguali ma sono diversi
e l'adorazione dei romani per l'imperatore era tributo imposto alle popolazioni - alle minoranze soprattutto -
che faceva parte di una concezione politica ben precisa
che non aveva nulla di religioso e nulla di etnico
Credi quello che vuoi ma assimilati
se vuoi aggiungiamo il tuo dio al pantheon
ma sia ben chiaro che nel pantheon il tuo dio sarà un immigrato con tutti i diritti come tutti gli altri
e comunque, sopra di tutto c'è l'impero
quindi il gesto di turibolare la statua dell'imperatore lo devi fare
sennò significa che il tuo dio ti impedisce di assimilarti
e a noi non va bene
di qui le persecuzioni a cristiani ed ebrei
molto diverso dall'isis
dal pangermanesimo
pure Dostoevskij aveva un sogno di panslavismo ed era roba diversa ancora
dopo sui testimoni di Geova & Co. ti rispondo meglio :)
Certo che ci sono delle differenze, e anche tra l'Isis e i Saraceni ve ne sono, per dire.
Il concetto di base è che io ritengo un errore identificare Isis e fanatici di tal fatta con tutta la popolazione islamica.
Noi occidentali (concetto molto relativo e debole, ma spesso utilizzato in questi momenti) dovremmo coordinarci per isolare i gruppi estremisti e avvicinare la popolazione a noi.
Invece con i nostri avvoltoi della politica e del giornalismo (basta vedere il titolo di Libero o gli interventi di Salvini) diamo corpo ai moti di pancia e alle (anche legittime) paure oggi molto diffuse (molto più di solo 15 anni fa), creando un noi e un loro, che rende tutti più deboli. Non è una soluzione, ma almeno non si fa (in parte) il gioco del terrorismo.
 

danny

Utente di lunga data
In ultima analisi ogni conflitto è riconducibile alla conquista del potere, ciò non toglie che questa resti uno scontro religioso-culturale tra due visioni contrapposte del mondo.
E ci mancherebbe, altrimenti lo scontro non avrebbe motivazioni e giustificazioni.
Il nemico lo devi creare, prima di tutto.
 

Ecate

Utente di lunga data
Certo che ci sono delle differenze, e anche tra l'Isis e i Saraceni ve ne sono, per dire.
Il concetto di base è che io ritengo un errore identificare Isis e fanatici di tal fatta con tutta la popolazione islamica.
Noi occidentali (concetto molto relativo e debole, ma spesso utilizzato in questi momenti) dovremmo coordinarci per isolare i gruppi estremisti e avvicinare la popolazione a noi.
Invece con i nostri avvoltoi della politica e del giornalismo (basta vedere il titolo di Libero o gli interventi di Salvini) diamo corpo ai moti di pancia e alle (anche legittime) paure oggi molto diffuse (molto più di solo 15 anni fa), creando un noi e un loro, che rende tutti più deboli. Non è una soluzione, ma almeno non si fa (in parte) il gioco del terrorismo.
Differenze tra l'isis e i saraceni sì, purtroppo

D'accordo con te sugli avvoltoi

sull'avvicinare la popolazione, per farlo bisogna conoscerla e bisogna volerlo da entrambe le parti
perché è nella lontananza, nella stessa necessità di avvicinare che si avverte il problema
 

Nobody

Utente di lunga data
E ci mancherebbe, altrimenti lo scontro non avrebbe motivazioni e giustificazioni.
Il nemico lo devi creare, prima di tutto.
... e poi amare e perdonare, almeno secondo la nostra religione. Una delle cose che non fa di me un cristiano.
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
A breve termine credo anche io che non cambierà molto.

A medio/lungo termine, il califfato non è Al Qaeda, i cui capi stavano nelle grotte. L'ISIS si è trovato nel momento storico ideale per realizzare un progetto che Bin Laden nemmeno si sognava: 1) governa (in senso stretto, con burocrazia, scuole, simulacri di sistema sanitario, ecc.) una zona grande il doppio dell'Italia, con mezzi militari che ha trovato, kamikaze invasati, petrolio, enclave in Libia ed Egitto e si prefigge di "convertire l'Europa" 2) Attrae fanatici dormienti che vivono in Europa e che aspettavano la terra promessa del califfato 3) A differenza del 2001/2003, nessun Paese è più disposto ad affrontare una guerra con truppe di terra, sia in termini economici, che di consenso, che di costi umani. 4) contro i nostri cani da guardia Saddam, Gheddafi, Mubarak, Ben Alì e Assad abbiamo aizzato la democrazia da export e le primavere arabe. 5) il nostro welfare e i nostri diritti civili sono oggi (e sono stati negli ultimi anni) il cavallo di Troia per infiltrare chiunque a cura e spese del nemico 6) nel mercato dei valori morali e degli ideali l'offerta dell'ISIS è ambiziosa ed è alternativa al relativismo occidentale 7) nelle comunità islamiche europee non c'è opposizione: i fanatici non vengono isolati e non c'è delazione.

perfetto

edit: questo è analizzare in modo critico e concreto.
si dovrebbe ragionare, discutere ed esporre così, non con i proclami facebook raffazzonati unendo brani della fallaci, stralci della dichiarazione di indipendenza delle colonie americane e fioretti di san francesco.
 
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Ecate

Utente di lunga data
Perché questa è "religione"?
Che differenza passa tra delle teste di cazzo occidentali che uccidono 85 persone in una stazione ferroviaria a Bologna o 17 in una banca a Milano e delle teste di cazzo non propriamente occidentali che uccidono 129 persone a Parigi?

Un ciellino non è occidentale?
Un testimone di Geova? Un mormone?
Il Papa non è occidentale?
Un patriarca?
Il Monte Athos non è occidentale?

Questo non è uno scontro culturale o religioso ma una guerra di potere, in cui determinati gruppi tentano di portare avanti un disegno ben preciso, utilizzando piuttosto che le ideologie come un tempo motivi pseudoreligiosi come collante, trucchetto che non ci è ignoto (lo abbiamo messo in pratica spesso anche noi. Addirittura i Romani adoravano i loro imperatori come dei. E il disegno di un Impero è sempre presente sui libri di storia, che sia quello Ottomano o quello Asburgico o il pangermanesimo di Hitler). Non avendo la possibilità di usare i nostri armamenti legali e fare guerre ufficiali, usano spesso l'arma del terrorismo per portare avanti i loro disegni.
L'Isis noi occidentali sappiamo chi è e cosa vuole.
C'è addirittura su Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Stato_Islamico
Poi c'è chi mescola tutto e mette insieme cose che non c'entrano niente tra loro.
il ciellino, il testimone di Geova, il mormone, lo scientologo e il fruttariano sono profondamente occidentali
sono tanto occidentali che talvolta, lo stesso pluralismo che permette l'esistenza di alcuni di loro gli è venuto a noia
c'è tanto di occidentale nel fatto che la società e il pensiero giudicato politicamente corretto difenda la mia libertà di aderire o meno a scientology o a CL o all'Islam
la società mi impone di rispettare alcune regole ispirate al principio per cui la mia libertà finisce nel punto in cui faccio male agli altri
dal turibolare la statua dell'imperatore sono stati fatti passi avanti
 

Eratò

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La verità scomoda di Putin

"Al Isis soldi dai paesi del G20“

La Stampa

MAURIZIO MOLINARI
INVIATO AD ANTALYA
«Isis è finanziato da individui di 40 Paesi, inclusi alcuni membri del G20»: Vladimir Putin sceglie la chiusura del summit di Antalya per far sapere ai leader attorno al tavolo che la forza dello Stato Islamico è anche in una zona grigia di complicità finanziarie che include cittadini di molti Stati. Con un colpo di teatro, sono gli sherpa russi a consegnare alle altre delegazioni i «dati a nostra disposizione sul finanziamento dei terroristi». Si tratta di informazioni che il Dipartimento del Tesoro di Washington raccoglie dal 2013 ed hanno portato, nella primavera 2014, a pubblicare un rapporto che chiama in causa «donazioni private» da parte di cittadini del Qatar e dell’Arabia Saudita trasferite a Isis «attraverso il sistema bancario del Kuwait».

IL RAPPORTO
Un rapporto della «Brookings Institution» di Washington indica nei carenti controlli delle istituzioni finanziarie del Kuwait il vulnus che consente a tali fondi «privati» di arrivare a destinazione «nonostante i provvedimenti dei governi kuwaitiano, saudita e qatarino per bloccarli». Fuad Hussein, capo di gabinetto di Massoud Barzani leader del Kurdistan iracheno, ritiene che «molti Stati arabi del Golfo in passato hanno finanziato gruppi sunniti in Siria ed Iraq che sono confluiti in Isis o in Al Nusra consentendogli di acquistare armi e pagare stipendi». «Una delle ragioni per cui i Paesi del Golfo consentono tali donazioni private - aggiunge Mahmud Othman, ex deputato curdo a Baghdad - è per tenere questi terroristi lontani il più possibile da loro». David Phillips, ex alto funzionario del Dipartimento di Stato Usa ora alla Columbia University di New York, assicura: «Sono molti i ricchi arabi che giocano sporco, i loro governi affermano di combattere Isis mentre loro lo finanziano». L’ammiraglio James Stavridis, ex comandante supremo della Nato, li chiama «angeli investitori» i cui fondi «sono semi da cui germogliano i gruppi jihadisti» ed arrivano da «Arabia Saudita, Qatar ed Emirati».

ARABIA SAUDITA
L’Arabia Saudita appartiene al G20 ed è dunque probabile che la mossa di Putin abbia voluto mettere in imbarazzo il re Salman protagonista di una dichiarazione pubblica dai toni accesi contro i «terroristi diabolici da sconfiggere». Ma non è tutto perché fra i «singoli finanziatori di Isis» nelle liste del Cremlino c’è anche un cospicuo numero di turchi: sono nomi che in parte coincidono con quelli che le forze speciali Usa hanno trovato nella casa-bunker di Abu Sayyaf, il capo delle finanze di Isis ucciso in un raid avvenuto lo scorso maggio. Abu Sayyaf gestiva la vendita illegale di greggio e gas estratti nei territori dello Stato Islamico - con entrate stimate in 10 milioni al mese - e i trafficanti che la rendono possibile operano quasi sempre dal lato turco del confine siriano.

LA TURCHIA
Ankara assicura di aver rafforzato i controlli lungo la frontiera ma un alto ufficiale d’intelligence occidentale spiega che «la Turchia del Sud resta la maggior fonte di rifornimenti per Isis». «Ci sono oramai troppe persone coinvolte nel business nel sostegno agli estremisti in Turchia - conclude Jonathan Shanzer, ex analista di anti-terrorismo del Dipartimento del Tesoro Usa - e tornare completamente indietro è diventato assai difficile, esporrebbe Ankara a gravi rischi interni». Lo sgambetto di Putin è stato dunque anche a Recep Tayyp Erdogan, anfitrione del sum-mit.
 

perplesso

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Perché questa è "religione"?
Che differenza passa tra delle teste di cazzo occidentali che uccidono 85 persone in una stazione ferroviaria a Bologna o 17 in una banca a Milano e delle teste di cazzo non propriamente occidentali che uccidono 129 persone a Parigi?

Un ciellino non è occidentale?
Un testimone di Geova? Un mormone?
Il Papa non è occidentale?
Un patriarca?
Il Monte Athos non è occidentale?

Questo non è uno scontro culturale o religioso ma una guerra di potere, in cui determinati gruppi tentano di portare avanti un disegno ben preciso, utilizzando piuttosto che le ideologie come un tempo motivi pseudoreligiosi come collante, trucchetto che non ci è ignoto (lo abbiamo messo in pratica spesso anche noi. Addirittura i Romani adoravano i loro imperatori come dei. E il disegno di un Impero è sempre presente sui libri di storia, che sia quello Ottomano o quello Asburgico o il pangermanesimo di Hitler). Non avendo la possibilità di usare i nostri armamenti legali e fare guerre ufficiali, usano spesso l'arma del terrorismo per portare avanti i loro disegni.
L'Isis noi occidentali sappiamo chi è e cosa vuole.
C'è addirittura su Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Stato_Islamico
Poi c'è chi mescola tutto e mette insieme cose che non c'entrano niente tra loro.
non esiste una guerra monocausale. questa non è solo una guerra con motivazioni economiche, ma anche culturali e religiose.

c'entra il controllo delle aree petrolifere quanto la condizione femminile, c'entra il rifiuto della società occidentale intesa come separazione tra religione e quella roba brutta chiamata stato come c'entra il rispetto del sacro.

Wikipedia va sempre preso con beneficio d'inventario su queste voci.
 

brenin

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il ciellino, il testimone di Geova, il mormone, lo scientologo e il fruttariano sono profondamente occidentali
sono tanto occidentali che talvolta, lo stesso pluralismo che permette l'esistenza di alcuni di loro gli è venuto a noia
c'è tanto di occidentale nel fatto che la società e il pensiero giudicato politicamente corretto difenda la mia libertà di aderire o meno a scientology o a CL o all'Islam
la società mi impone di rispettare alcune regole ispirate al principio per cui la mia libertà finisce nel punto in cui faccio male agli altri
dal turibolare la statua dell'imperatore sono stati fatti passi avanti
Quoto. In tema di occidentali - e mi riferisco ad alcuni governi in particolar modo - è da tempo che assistiamo a comportamenti diciamo "discutibili" sotto alcuni punti di vista, comportamenti caratterizzati da arroganza,onnipotenza,invulnerabilità,giustizia per il "trionfo del bene" che in alcune occasioni rasentano il parossismo e l'irrazionalità più totale. E mi ricollego al post di President,ove cita la cacciata dei vari dittatori locali ( francesi inglesi ed americani in primis avallarono la caduta di Gheddafi,di Saddam e così via ) , senza conoscere nulla di quei paesi,delle etnie ( o tribù in caso della Libia ) che vi abitavano,delle religioni (pur essendo musulmani sunniti e sciiti hanno "fratture" relazionali difficilmente ricomponibili in Irak ); hanno imposto il loro "ordine" ( aggiungo io molto temporaneo) e poi se ne sono andati lasciando la strada aperta a quello che poi è successo. Loro sono i primi responsabili,lo sono stati con le guerre ( Saddam aveva l'atomica..... ) e lo sono ancor più adesso quando - come giustamente sottolinea l'articolo di stampa pubblicato da Erato - nascondono la testa sotto la sabbia. Hanno mandato soldati in guerra per il petrolio irakeno o kuwaitiano,bene: forse non sarebbe il caso di mandarli anche adesso per riparare alle bestialità commesse negli anni passati ? O quanti inermi ancora dovranno morire o vivere condizionati per la paura di ulteriori attentati ?
 

LTD

Utente di lunga data
non so se anche voi vi siete domandati che fine abbia fatto quella donna che era appesa a una finestra del teatro, con un uomo che la teneva
è incinta e si è salvata grazie a uno sconosciuto:)
sì, l'ho vista, quell'uomo è tornato indietro per aiutarla e l'ha salvata
sono fatti che riconciliano un po' con il genere umano... un momento luminoso in tanto buio
 
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Nobody

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"Al Isis soldi dai paesi del G20“

La Stampa

MAURIZIO MOLINARI
INVIATO AD ANTALYA
«Isis è finanziato da individui di 40 Paesi, inclusi alcuni membri del G20»: Vladimir Putin sceglie la chiusura del summit di Antalya per far sapere ai leader attorno al tavolo che la forza dello Stato Islamico è anche in una zona grigia di complicità finanziarie che include cittadini di molti Stati. Con un colpo di teatro, sono gli sherpa russi a consegnare alle altre delegazioni i «dati a nostra disposizione sul finanziamento dei terroristi». Si tratta di informazioni che il Dipartimento del Tesoro di Washington raccoglie dal 2013 ed hanno portato, nella primavera 2014, a pubblicare un rapporto che chiama in causa «donazioni private» da parte di cittadini del Qatar e dell’Arabia Saudita trasferite a Isis «attraverso il sistema bancario del Kuwait».

IL RAPPORTO
Un rapporto della «Brookings Institution» di Washington indica nei carenti controlli delle istituzioni finanziarie del Kuwait il vulnus che consente a tali fondi «privati» di arrivare a destinazione «nonostante i provvedimenti dei governi kuwaitiano, saudita e qatarino per bloccarli». Fuad Hussein, capo di gabinetto di Massoud Barzani leader del Kurdistan iracheno, ritiene che «molti Stati arabi del Golfo in passato hanno finanziato gruppi sunniti in Siria ed Iraq che sono confluiti in Isis o in Al Nusra consentendogli di acquistare armi e pagare stipendi». «Una delle ragioni per cui i Paesi del Golfo consentono tali donazioni private - aggiunge Mahmud Othman, ex deputato curdo a Baghdad - è per tenere questi terroristi lontani il più possibile da loro». David Phillips, ex alto funzionario del Dipartimento di Stato Usa ora alla Columbia University di New York, assicura: «Sono molti i ricchi arabi che giocano sporco, i loro governi affermano di combattere Isis mentre loro lo finanziano». L’ammiraglio James Stavridis, ex comandante supremo della Nato, li chiama «angeli investitori» i cui fondi «sono semi da cui germogliano i gruppi jihadisti» ed arrivano da «Arabia Saudita, Qatar ed Emirati».

ARABIA SAUDITA
L’Arabia Saudita appartiene al G20 ed è dunque probabile che la mossa di Putin abbia voluto mettere in imbarazzo il re Salman protagonista di una dichiarazione pubblica dai toni accesi contro i «terroristi diabolici da sconfiggere». Ma non è tutto perché fra i «singoli finanziatori di Isis» nelle liste del Cremlino c’è anche un cospicuo numero di turchi: sono nomi che in parte coincidono con quelli che le forze speciali Usa hanno trovato nella casa-bunker di Abu Sayyaf, il capo delle finanze di Isis ucciso in un raid avvenuto lo scorso maggio. Abu Sayyaf gestiva la vendita illegale di greggio e gas estratti nei territori dello Stato Islamico - con entrate stimate in 10 milioni al mese - e i trafficanti che la rendono possibile operano quasi sempre dal lato turco del confine siriano.

LA TURCHIA
Ankara assicura di aver rafforzato i controlli lungo la frontiera ma un alto ufficiale d’intelligence occidentale spiega che «la Turchia del Sud resta la maggior fonte di rifornimenti per Isis». «Ci sono oramai troppe persone coinvolte nel business nel sostegno agli estremisti in Turchia - conclude Jonathan Shanzer, ex analista di anti-terrorismo del Dipartimento del Tesoro Usa - e tornare completamente indietro è diventato assai difficile, esporrebbe Ankara a gravi rischi interni». Lo sgambetto di Putin è stato dunque anche a Recep Tayyp Erdogan, anfitrione del sum-mit.
Si, Putin è l'unico capo di stato che ha il coraggio di dire pubblicamente quello che tutti gli altri sanno benissimo. Ma sono troppo ipocriti per ammetterlo.
Passi che i sauditi a casa loro abbiano costruito un regime medievale, ma che vogliano esportarlo a suon di petrodollari finanziando questi criminali, questo no non deve passare.
 

brenin

Utente
Staff Forum
Si, Putin è l'unico capo di stato che ha il coraggio di dire pubblicamente quello che tutti gli altri sanno benissimo. Ma sono troppo ipocriti per ammetterlo.
Passi che i sauditi a casa loro abbiano costruito un regime medievale, ma che vogliano esportarlo a suon di petrodollari finanziando questi criminali, questo no non deve passare.
Aggiungo che lo stesso Putin il "problema" ceceno ( bombe nella metropolitana moscovita ed assalto terroristico al teatro Dubrovka di Mosca da parte di terroristi islamici ceceni ) l'ha risolto. Senza meeting,convegni,coinvolgimento di tutti ( vedi Hollande e le sue recenti fichiarazioni ) i paesi cosiddetti "industrializzati".
 

danny

Utente di lunga data
il ciellino, il testimone di Geova, il mormone, lo scientologo e il fruttariano sono profondamente occidentali
sono tanto occidentali che talvolta, lo stesso pluralismo che permette l'esistenza di alcuni di loro gli è venuto a noia
c'è tanto di occidentale nel fatto che la società e il pensiero giudicato politicamente corretto difenda la mia libertà di aderire o meno a scientology o a CL o all'Islam
la società mi impone di rispettare alcune regole ispirate al principio per cui la mia libertà finisce nel punto in cui faccio male agli altri
dal turibolare la statua dell'imperatore sono stati fatti passi avanti
Ci sono voluti secoli di storia guerre e tanti morti.
La seconda guerra mondiale è un fatto storico recentissimo, ma la guerra dei Balcani ancor di più.
Che cosa ci rende diversi?
Noi ora abbiamo semplicemente esportato le guerre, ma fino a solo 70 anni dovevamo spostare le macerie dalle nostre città.
Quello che contesto è l'affermare la nostra superiorità rispetto ad altri: non c'è.
La nostra pace sul nostro suolo così duratura è un evento unico e forse abbiamo perso la memoria delle guerre che lo hanno martoriato.
Per altri nel mondo non c'è bisogno della memoria per conoscere la guerra.
 
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danny

Utente di lunga data
non esiste una guerra monocausale. questa non è solo una guerra con motivazioni economiche, ma anche culturali e religiose.

c'entra il controllo delle aree petrolifere quanto la condizione femminile, c'entra il rifiuto della società occidentale intesa come separazione tra religione e quella roba brutta chiamata stato come c'entra il rispetto del sacro.

Wikipedia va sempre preso con beneficio d'inventario su queste voci.

Trovami una guerra che non abbia avuto alla base inizialmente giustificazioni religiose, ideologiche, razziali.
 

Ecate

Utente di lunga data
Ci sono voluti secoli di storia guerre e tanti morti.
La seconda guerra mondiale è un fatto storico recentissimo, ma la guerra dei Balcani ancor di più.
Che cosa ci rende diversi?
Noi ora abbiamo semplicemente esportato le guerre, ma fino a solo 70 anni dovevamo spostare le macerie dalle nostre città.
Quello che contesto è l'affermare la nostra superiorità rispetto ad altri: non c'è.
La nostra pace sul nostro suolo così duratura è un evento unico e forse abbiamo perso la memoria delle guerre che lo hanno martoriato.
Per altri nel mondo non c'è bisogno della memoria per conoscere la guerra.
Intendevo dire che ciò che viene chiesto in occidente non è più un riconoscimento di sottomissione della propria cultura all'impero; il prezzo da pagare per essere cittadini è il riconoscimento del pluralismo e l'unico limite alle proprie convinzioni etico religiose è quello di non fare male agli altri
non è né superiore né inferiore ad altri sistemi ma è quello che siamo e che costituisce l'identità occidentale
 

Ecate

Utente di lunga data
Aggiungo che lo stesso Putin il "problema" ceceno ( bombe nella metropolitana moscovita ed assalto terroristico al teatro Dubrovka di Mosca da parte di terroristi islamici ceceni ) l'ha risolto. Senza meeting,convegni,coinvolgimento di tutti ( vedi Hollande e le sue recenti fichiarazioni ) i paesi cosiddetti "industrializzati".
Putin ha un diverso rapporto con il consenso, in politica interna e in politica estera :rolleyes:
 

brenin

Utente
Staff Forum
Putin ha un diverso rapporto con il consenso, in politica interna e in politica estera :rolleyes:
Verissimo, ma almeno bisogna riconoscergli che nelle sue decisioni ( giuste o sbagliate che siano ovviamente ) e relative conseguenze è COERENTE. Non si può dire altrettanto del suo omologo francese.
 

Ecate

Utente di lunga data
Verissimo, ma almeno bisogna riconoscergli che nelle sue decisioni ( giuste o sbagliate che siano ovviamente ) e relative conseguenze è COERENTE. Non si può dire altrettanto del suo omologo francese.
D'accordissimo.
aggiungo che solo uno stato come la Russia di Putin se lo può permettere, ora come ora. Il resto è in corto circuito. Lungi da me il suggerire soluzioni o tentazioni. Ma come diceva President nessuna democrazia occidentale sembra essere in grado di fare alcunché.
 

brenin

Utente
Staff Forum
D'accordissimo.
aggiungo che solo uno stato come la Russia di Putin se lo può permettere, ora come ora. Il resto è in corto circuito. Lungi da me il suggerire soluzioni o tentazioni. Ma come diceva President nessuna democrazia occidentale sembra essere in grado di fare alcunché.
President ha scritto un post condivisibilissimo; però per i francesi occorre sottolineare ( dopo la tragedia " annunciata " di Charlie Hebdo ) che perseverare è diabolico.... Hollande ha molto da render conto sulle "disfunzioni" dei vari apparati ( servizi,magistratura,polizia ) ai suoi concittadini..... in loro rivedo ancora talvolta la famosa " grandeur " che contraddistingueva " l'esprit " francese,al limite dello sciovinismo, purtroppo per loro non supportato da validi riscontri concreti. Ed i risultati non hanno purtroppo tardato a manifestarsi ( teniamo conto che ci sono ca. 6 milioni di musulmani in Francia,poco più del 10 % della popolazione ).
 
Stato
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