Pazzesco

Brunetta

Utente di lunga data
Ma se l'insieme dello sguardo costruito col tempo dagli altri (parlo per me) non ha mai rimandato nulla di buono, magari non perchè non si valesse a prescindere ma che per x motivi sia andata così, e che quello del partner che ha tradito ha costituito una specie di "riscossa" di tutta una vita e che proprio quello, di botto, ha dato un senso e impresso una spinta fortissima alla costruzione della propria identità, è una faticaccia risorgere dopo che ci si accorge della sua "fallacità". Si deve ricominciare tutto da capo. Parecchio da capo :cool:
E sì.
Altroché.
:unhappy:

http://www.bing.com/videos/search?q...&mid=BB96AEE489675935477ABB96AEE489675935477A
 

Diletta

Utente di lunga data
Ebbè, ma se lo dicono gli esperti, sono parole e non lo sono? Cioè, esperti de che, che sono ANNI che ci vai da sto mentecatto di psicologo senza cavarci un ragno dal bulo? Oh, stordita.


Sono parole che lasciano, per noi, il tempo che trovano.
Abbiamo capito il fondamento della cosa, ma non basta mica capirlo per realizzarla.
Sono concetti che si trovano ovunque, sono l'abc del giusto vivere, non ci sarebbe bisogno di scomodare gli psicologi...
 

Diletta

Utente di lunga data
Ciao

ci credo, che il rapporto nell'insieme scorre bene.
Ma c'è questo retrogusto ... che a gocce, avvelena il rapporto.
Volendo o dolendo. Fa male, molto male non essere creduti.
È una crepa ... profonda ... se rifletti bene.
Su, datti una mossa :D


sienne

Cara Sienne,
fa molto più male scoprire di essere stati ingannati...
Il non essere creduti fa parte del pacchetto.
E, del resto, hanno fatto tutto loro...
 

Diletta

Utente di lunga data
Vi rispondo insieme perché davvero a volte mi pare di sovrapporvi.
Il problema non è essere il centro del mondo l'uno dell'altra e viceversa.
Ci siete ed ognuno con la propria individualità.
Temo che quello che vi viene detto non sia compreso e vi immaginata gli altri che considerano la coppia e il partner alla stregua di un accessorio, una borsa o una cravatta. Non è così.
Forse parlare di sguardo può essere una nuovo modo di considerare la cosa.
Ognuno di noi ha una identità che è costituita dall'insieme delle esperienze e dell'integrazione delle esperienze secondo un punto di vista. Questo punto di vista è costruito dall'insieme degli sguardi (che significa parole e gesti affettivi significativi) che abbiamo ricevuto, prima dai genitori, poi dalla società, amici, scuola, colleghi e poi il partner.
Quando si vive in coppia noi dipendiamo fortemente dallo sguardo del partner e poi, quando arrivano, da quello dei figli, ma gli sguardi precedenti restano dentro di noi.
Certamente una persona che ci sceglie e decide di passare la vita con noi e di fare figli con noi ci trasmette uno sguardo molto gratificante.
Ma questo sguardo non è e non può essere l'unico sguardo che ci definisce.
Il nostro sguardo, costruito nel tempo, è più importante.
Se io mi guardo e mi considero una persona che ha un valore, non potrà l'enorme delusione di un tradimento distruggere la mia immagine.
Perché lo specchio sarà appannato, crepato, offuscato dal diverso sguardo rimandato dal partner che ci ha tradito, ma non potrà distruggerlo.

In questo senso il nostro ruolo di compagno o compagna non definisce il nostro essere.

Concordo in pieno!
Però, non mi sembra che i due utenti abbiano problemi di autostima.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Concordo in pieno!
Però, non mi sembra che i due utenti abbiano problemi di autostima.
Non è questione solo di autostima, ma di ruolo, di riconoscimento nel ruolo su cui hai puntato molto o tutto.
Ma il ruolo dovresti definirlo dal tuo sguardo.
Ma ci si arriva dopo un bel po' di sofferenza e di destabilizzazione, dopo un tradimento.
 

Pazzesco

Utente di lunga data
Concordo in pieno!
Però, non mi sembra che i due utenti abbiano problemi di autostima.
parlo per me

I problemi di autostima ci sono eccome, con la crisi esistenziale ed il senso di mancanza di significato della vita

pensa che sto preparando anche ora un incontro professionale fondamentale di domani e continuo a pensare ai guai miei
 

Pazzesco

Utente di lunga data
Non è questione solo di autostima, ma di ruolo, di riconoscimento nel ruolo su cui hai puntato molto o tutto.
Ma il ruolo dovresti definirlo dal tuo sguardo.
Ma ci si arriva dopo un bel po' di sofferenza e di destabilizzazione, dopo un tradimento.
Puntato tutto!
se ci si arriva...a volte ho l'impressione che parte dello sbiellameno sia ormai endemico
 

Pazzesco

Utente di lunga data
Vi rispondo insieme perché davvero a volte mi pare di sovrapporvi.
Il problema non è essere il centro del mondo l'uno dell'altra e viceversa.
Ci siete ed ognuno con la propria individualità.
Temo che quello che vi viene detto non sia compreso e vi immaginata gli altri che considerano la coppia e il partner alla stregua di un accessorio, una borsa o una cravatta. Non è così.
Forse parlare di sguardo può essere una nuovo modo di considerare la cosa.
Ognuno di noi ha una identità che è costituita dall'insieme delle esperienze e dell'integrazione delle esperienze secondo un punto di vista. Questo punto di vista è costruito dall'insieme degli sguardi (che significa parole e gesti affettivi significativi) che abbiamo ricevuto, prima dai genitori, poi dalla società, amici, scuola, colleghi e poi il partner.
Quando si vive in coppia noi dipendiamo fortemente dallo sguardo del partner e poi, quando arrivano, da quello dei figli, ma gli sguardi precedenti restano dentro di noi.
Certamente una persona che ci sceglie e decide di passare la vita con noi e di fare figli con noi ci trasmette uno sguardo molto gratificante.
Ma questo sguardo non è e non può essere l'unico sguardo che ci definisce.
Il nostro sguardo, costruito nel tempo, è più importante.
Se io mi guardo e mi considero una persona che ha un valore, non potrà l'enorme delusione di un tradimento distruggere la mia immagine.
Perché lo specchio sarà appannato, crepato, offuscato dal diverso sguardo rimandato dal partner che ci ha tradito, ma non potrà distruggerlo.
In questo senso il nostro ruolo di compagno o compagna non definisce il nostro essere.
Sento che hai ragione, ma in questo momento il mio sguardo 'vale' ben poco
 

disincantata

Utente di lunga data
parlo per me

I problemi di autostima ci sono eccome, con la crisi esistenziale ed il senso di mancanza di significato della vita

pensa che sto preparando anche ora un incontro professionale fondamentale di domani e continuo a pensare ai guai miei

E' passato troppo poco tempo.

Comunque andra' arrivera' il giorno in cui ti pentirai di averci speso tante energie e lacrime.

Quindi se puoi dedicati al lavoro ai figli ad altro, meno tempo perdi dietro al dolore meno ti pentirai, dopo, di averne perso tanto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
pazzesco

E' passato troppo poco tempo.

Comunque andra' arrivera' il giorno in cui ti pentirai di averci speso tante energie e lacrime.

Quindi se puoi dedicati al lavoro ai figli ad altro, meno tempo perdi dietro al dolore meno ti pentirai, dopo, di averne perso tanto.

Ascolta noi che ci siamo passate!
 

Brunetta

Utente di lunga data
davvero non avete idea di quanto siano preziosi il conforto delle parole e della continuità di ascolto che trovo qui
grazie

un abbraccio
Ne abbiamo idea.

:abbraccio:
 

Diletta

Utente di lunga data
Non è questione solo di autostima, ma di ruolo, di riconoscimento nel ruolo su cui hai puntato molto o tutto.
Ma il ruolo dovresti definirlo dal tuo sguardo.
Ma ci si arriva dopo un bel po' di sofferenza e di destabilizzazione, dopo un tradimento.

Ma se quel ruolo su cui abbiamo puntato molto o tutto ha perso di significato per ovvi motivi, non credo che riuscire a definirlo dal nostro sguardo ci possa alleviare dall'avvilimento che proviamo.
Possiamo puntare su altri ruoli, ma quello, ormai, ce lo siamo giocato...
Non lo so, è solo una riflessione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma se quel ruolo su cui abbiamo puntato molto o tutto ha perso di significato per ovvi motivi, non credo che riuscire a definirlo dal nostro sguardo ci possa alleviare dall'avvilimento che proviamo.
Possiamo puntare su altri ruoli, ma quello, ormai, ce lo siamo giocato...
Non lo so, è solo una riflessione.
Ma quel ruolo non viene valutato solo in base all'apprezzamento del partner.
Il partner è nelle condizioni per dare un giudizio su quel ruolo?
Sarebbe come se un negoziante si considerasse incapace per aver fatto credito a un cliente insolvente.
 

Diletta

Utente di lunga data
Ma quel ruolo non viene valutato solo in base all'apprezzamento del partner.
Il partner è nelle condizioni per dare un giudizio su quel ruolo?
Sarebbe come se un negoziante si considerasse incapace per aver fatto credito a un cliente insolvente.

Non intendevo che la valutazione del mio ruolo dipenda dal partner.
E' il ruolo in sé, che essendo strettamente legato a quello dell'altro, sto parlando di quello nella coppia ovviamente, è inscindibile come valutazione soggettiva, è un tutt'uno.
Di conseguenza: se la coppia ha fallito anche il ruolo è visto in quell'ottica.
Non so se riesco a spiegarmi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non intendevo che la valutazione del mio ruolo dipenda dal partner.
E' il ruolo in sé, che essendo strettamente legato a quello dell'altro, sto parlando di quello nella coppia ovviamente, è inscindibile come valutazione soggettiva, è un tutt'uno.
Di conseguenza: se la coppia ha fallito anche il ruolo è visto in quell'ottica.
Non so se riesco a spiegarmi.
Ho capito. Per me pecchi in tutti i tuoi ragionamenti di presunzione. Cerca di capirmi. Se tu attribuivi a te gran parte del merito di aver un buon matrimonio è naturale attribuirtene anche la responsabilità del fallimento o viverlo come un fallimento tuo.
Ma questo varrebbe se tu avessi mancato nel tuo ruolo, cosa che non è, infatti tuo marito non ti fa carico di nulla e mica se ne vuole andare.
 

Anonimo1523

Utente di lunga data
Ho capito. Per me pecchi in tutti i tuoi ragionamenti di presunzione. Cerca di capirmi. Se tu attribuivi a te gran parte del merito di aver un buon matrimonio è naturale attribuirtene anche la responsabilità del fallimento o viverlo come un fallimento tuo.
Ma questo varrebbe se tu avessi mancato nel tuo ruolo, cosa che non è, infatti tuo marito non ti fa carico di nulla e mica se ne vuole andare.
Io la penso in maniera un pochino diversa. A mio avviso non pecca di alcuna presunzione ma anzi il suo è un pensiero che tenderei ad avere anch'io nella stessa sua situazione. Il matrimonio si "gioca in due e si vince o si perde in due. Se poi l'evidenza della causa della situazione contingente è in capo all'altro si tende maggiormente ad avvertirne il fallimento e ciò non significa viverlo necessariamente come un fallimento proprio ma è indubbio che sia il fallimento della coppia della quale lei ne è una componente importante.
 
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