si è vero, stando attento a non tirare i punti!Le tue disgrazie, scusa, ma fanno morire dal ridere.
Mi dà l'idea che ci abbia sorriso anche tu, dopo.
si è vero, stando attento a non tirare i punti!Le tue disgrazie, scusa, ma fanno morire dal ridere.
Mi dà l'idea che ci abbia sorriso anche tu, dopo.
E proprio qui sta il problema.
Non stiamo parlando di una persona appena conosciuta, per la quale l'illusione sovrasta la conoscenza.
Nella quale emergono i lati buoni, le qualità apprezzabili, l'entusiasmo e la positività.
E' una persona invece della quale ora conosciamo tutto, impietosamente, che ci ha fatto del male, e in cui i nostri sentimenti sono stati traditi.
E anche noi, a nostra volta, traditi abbiamo rivelato la nostra parte rancorosa, svelata la nostra gelosia, dato fiato all'ossessione, urlato odio, paura, rabbia...
Quel che resta sono le macerie di una casa, e devi ricostruire partendo da quelle.
Lo fai proprio consapevole della casa che fu. Se all'interno conservavi gli affreschi di Giotto ne vale la pena, se invece avevi la tappezzeria di qualche decennio prima e tutto sommato il resto non era granché probabilmente dovrai ammettere che è meglio costruire una casa nuova. Sempre che tu ne abbia le possibilità.
Ciao
fare del male, non è un difetto ...
sienne
Ti auguro con tutto il cuore che questo momento buio passi in fretta e Che tu ritrovi la serenità. [emoji295]mi scuso per il prolungato silenzio
la sintesi: sono andato ma non l'ho incontrato
il fantozziano resoconto analitico
protagonisti
Fantozzi = io
Pina = la moglie
Cecco = l'altro
Venerdi ho la giornata libera da impegni di lavoro perchè ho un piccolo intervento dal dentista che non posso rimandare oltre. Devo anche essere raggiungibile al telefono perchè la società di consulenza ha intenzione di partire con la "glasshouse per la due diligence" = raccolta info per valutazione azienda.
Dal dentista tutto ok, 4 punti in bocca, faccia gonfia, borsa del ghiaccio e raccomandazione del medico di stare a riposo...
Nel tragitto verso la banca di Cecco rispondo a continue chiamate di lavoro e della Pina. Sono sempre più nervoso e frastornato.
Parcheggio con le quattro frecce in prossimità della banca. Chiamo e mi assicuro che Cecco ci sia.
Rispondo alla Pina, devo dire, lei molto tranquilla, io quasi forsennato.
Scendo e chiudendo l'ennesima infelice chiamata assesto una manata al finestrino della mia auto che pensa bene di esplodere, provocandomi un notevole taglio alla mano destra.
Non sono uno che bestemmia facile, ma un Dio C..a tenorile mi esce potente. Sento un fiotto di sangue in bocca.
Arrivano due vigili ed uno mi apostrofa "tutto bene??", rispondo con un "veda lei..." ed uno sputo di sangue che non fa scattare l'empatia.
Ho un'ecchimosi sotto l'occhio sinistro, la faccia gonfia, grondo sangue dalla mano e dalla bocca, cosa decidono?
Facciamo un bel test alcolemico!!!
Nel frattempo spengo il telefono che stava impazzendo di chiamate in ingresso.
Negativo al test, mi calmo e spiego che ho appena litigato con la Pina. Il cameratismo prende il sopravvento e mi offrono il necessaire per un bendaggio e il consiglio di tornare quanto prima dal dentista
Respiro, mi guardo, Cecco dovrà aspettare, se mai.
Il dentista esterrefatto mi rimette due punti, il pronto soccorso altri 4.
Quando la Pina mi chiama e sa che sono al pronto soccorso scoppia a piangere come una matta. Poi le spiego, ma il pianto non si placa.
La glasshouse invece deve aspettare.
Mi sento stanchissimo e mentre attendo leggo tutti i vostri post e penso che la cosa migliore sia cercare di buttarsi tutto alle spalle, quanto più in fretta e quanto più lontano possibile.
Poi è una banca del cazzo e se devo dar retta ai segni del destino stiamo freschi.
E' stato per il resto è stato un fine settimana dolente (per il corpo) ma tranquillo (per lo spirit). Ho aiutato zero a fare l'albero di Natale e sto forse riuscendo a convincere i figli che non è necessario fare un salto a Lourdes contro la sfiga.
Con la Pina ci siamo addormentati abbracciati.
Vero Sienne, ma il tradimento non si perpetra per fare del male deliberatamente; il male è una conseguenza alla quale chi agisce non pensa perchè troppo preso dal suo. Gravissimo ugualmente, certo, ma forse è diverso dal fare del male nella lucida e fredda consapevolezza di starlo facendo. Non vuole essere un'attenuante, lungi da me, ma solo una distaccata osservazione, per quanto possibile, da qualcuno che ha subito.
Ciao
capisco questo aspetto. Ma lo tengono nascosto, proprio perché sanno che stanno facendo del male.
Anche se non gli danno quel peso, perché pensano più ad altro ...
sienne
Si. Sono abbastanza incartata su questo punto perchè da parte mia non posso che considerare (anche) che se il rovello del male inflitto, seppure come conseguenza (ma anche su questo ci sarebbe da precisare perchè pare un cane che si morde la coda) esisteva eccome, comunque non ha avuto la potenza di fermarlo, comunque non era abbastanza forte dal toglierlo dalle quinte del cervello dalle quali emetteva un lamento costante e pressochè inascoltato per piazzarlo sul palco a dargli la voce e il fiato che meritava.
ti chiedo scusa per la risposta di prima...avevo appena finito di leggere e stavo per commentare quando mi hanno detto che l'auto era pronta, e ne è venuta fuori una sintesi goffa del mio pensiero globalemi scuso per il prolungato silenzio
la sintesi: sono andato ma non l'ho incontrato
il fantozziano resoconto analitico
protagonisti
Fantozzi = io
Pina = la moglie
Cecco = l'altro
Venerdi ho la giornata libera da impegni di lavoro perchè ho un piccolo intervento dal dentista che non posso rimandare oltre. Devo anche essere raggiungibile al telefono perchè la società di consulenza ha intenzione di partire con la "glasshouse per la due diligence" = raccolta info per valutazione azienda.
Dal dentista tutto ok, 4 punti in bocca, faccia gonfia, borsa del ghiaccio e raccomandazione del medico di stare a riposo...
Nel tragitto verso la banca di Cecco rispondo a continue chiamate di lavoro e della Pina. Sono sempre più nervoso e frastornato.
Parcheggio con le quattro frecce in prossimità della banca. Chiamo e mi assicuro che Cecco ci sia.
Rispondo alla Pina, devo dire, lei molto tranquilla, io quasi forsennato.
Scendo e chiudendo l'ennesima infelice chiamata assesto una manata al finestrino della mia auto che pensa bene di esplodere, provocandomi un notevole taglio alla mano destra.
Non sono uno che bestemmia facile, ma un Dio C..a tenorile mi esce potente. Sento un fiotto di sangue in bocca.
Arrivano due vigili ed uno mi apostrofa "tutto bene??", rispondo con un "veda lei..." ed uno sputo di sangue che non fa scattare l'empatia.
Ho un'ecchimosi sotto l'occhio sinistro, la faccia gonfia, grondo sangue dalla mano e dalla bocca, cosa decidono?
Facciamo un bel test alcolemico!!!
Nel frattempo spengo il telefono che stava impazzendo di chiamate in ingresso.
Negativo al test, mi calmo e spiego che ho appena litigato con la Pina. Il cameratismo prende il sopravvento e mi offrono il necessaire per un bendaggio e il consiglio di tornare quanto prima dal dentista
Respiro, mi guardo, Cecco dovrà aspettare, se mai.
Il dentista esterrefatto mi rimette due punti, il pronto soccorso altri 4.
Quando la Pina mi chiama e sa che sono al pronto soccorso scoppia a piangere come una matta. Poi le spiego, ma il pianto non si placa.
La glasshouse invece deve aspettare.
Mi sento stanchissimo e mentre attendo leggo tutti i vostri post e penso che la cosa migliore sia cercare di buttarsi tutto alle spalle, quanto più in fretta e quanto più lontano possibile.
Poi è una banca del cazzo e se devo dar retta ai segni del destino stiamo freschi.
E' stato per il resto è stato un fine settimana dolente (per il corpo) ma tranquillo (per lo spirit). Ho aiutato zero a fare l'albero di Natale e sto forse riuscendo a convincere i figli che non è necessario fare un salto a Lourdes contro la sfiga.
Con la Pina ci siamo addormentati abbracciati.
Ciao
fare del male, non è un difetto ...
sienne
Sienne,
ti ha già risposto mary, e aggiungo che il difetto è l'egoismo che prende il sopravvento e, diciamolo pure, un codice morale che, essendo appunto "difettoso", spinge a fare cose spregevoli.
Insomma...in fondo in fondo è "ordinaria amministrazione" quando si ha a che fare con gli umani...
Per evitare questo tipo di "problematiche" bisognerebbe stare da soli, o meglio, in compagnia solo di noi stessi, gli unici di cui ci possiamo fidare.
A pensarci bene: un marito o una moglie resteranno sempre un po' estranei per quanto li si conosca bene...sono pur sempre "altre" persone, non siamo nemmeno parenti!
Ciao
e perché la voce non era abbastanza forte, per distoglierlo?
E quali sono le componenti che riguardano più chi viene tradito?
sienne
Appunto perchè non stiamo parlando di una persona appena conosciuta, ma di qualcuno di cui ormai si ha notizia anche dei lati oscuri e meno piacevoli (vale sia per il tradito che per il traditore), per me è come se si fosse davanti ad una persona "nuova" scevra dalle illusioni che l'innamoramento iniziale può ingenerare.
Le macerie per me possono marcire infestate dai rovi e dai topi, non voglio salvare nulla. Tutto il bello che c'è stato, è appunto stato, andato, passato, ridotto in minuscoli frammenti insieme allo schifo. Non è su quelle fondamenta che voglio ricostruire (almeno io, lui non credo sia d'accordo), ma è altrove, dove mi sono spostata adesso.
Non so se riesco a spiegarmi, forse no e me ne dispiaccio, ma ti faccio un esempio: durante i primi anni, quando ancora si viveva molto lontani e c'erano solo gli sms, ce ne siamo spediti a migliaia, come tutti gli innamorati. Lui è uno scrittore sublime e io ho trascritto tutto quanto (poesie, brevi racconti, semplici esternazioni estemporanee, su una decina di quaderni, con date, orari e tutto. L'ho sempre considerato una specie di tesoro preziosissimo e mi sono sempre detta che prima o avrei rimesso tutto in ordine, l'avrei fatto stampare per conservarlo o addirittura per farlo pubblicare (era un'idea vaga perchè ne ero gelosissima). Bene, appena saputo del tradimento, una delle prime azioni che ho compiuto, insieme allo sfrangiamento degli abiti, è stata quella di prendere quei quaderni zeppi di ricordi, foglietti, disegni etc e buttarli. Li ha salvati lui, ma per me possono sbiadire in un cassetto o bruciare nel camino, esattamente come è finita tutta la mia altra roba degli amori del passato, non ha più alcun valore. Mi sono rivenduta la fede del primo matrimonio e tutti gli altri regali d'oro, gli abiti e accessori firmati li ho sbolognati su ebay, non conservo praticamente nulla che mi ricordi qualcuno del passato. Le cose belle, così come quelle brutte, me le porto dentro, non ho bisogno di oggetti a ricordarmele. E pure gli affreschi di Giotto che avevano un senso nella casa di prima, in questa potrebbero stonare, perchè è un'altra cosa, un'altra casa che abbisogna ORA di altro ancora.
Non ho (ancora) tutte le risposte, ci si sta lavorando
Forse non era la voce ad non essere forte, ma il suo bisogno di "altro" (non solo riferito ad altra donna) ad esserlo di più, in quel momento particolare. Elemento, eventualmente, con cui fare i conti entrambi.
Chi viene tradito deve anche darsi una resettata, perchè mentre tutto accadeva era un contemporaneo e presente, mica era emigrato in Nuova Zelanda.. Era lì e non si accorgeva che l'altro era invaghito di un altro/a ancora, che era distratto, che mentiva, che ignorava ogni segnale che comunque riesce a penetrare dalla cortina dell'inganno, che non aveva il coraggio nè la consapevolezza per affrontare l'inaffrontabile, per mettere spalle al muro una relazione che comunque claudicava, visto che lo spazio per il tradimento si era creato. Cose così.
Mary, capisco il discorso che fai a proposito degli oggetti materiali come ricordo e lo condivido.
Capisco meno la frase evidenziata sul bello che c'è stato.
Se c'è stato perché hai bisogno di ridurlo in frammenti insieme allo schifo?
Perché non riesci a scorporarlo?
io comprendoPerchè è stato sporcato. Non so spiegarlo diversamente.
Idem. Ma se nelle quinte del suo cervello c'era la consapevolezza di starmi facendo del male, in quelle del mio, inascoltata ugualmente, c'era quella che qualcosa stava succedendo alla nostra relazione, nonostante le sue rassicurazioni e manifestazioni d'amore etc etc. Io lo sapevo, ma non volevo saperlo, non volevo affrontarlo davvero. Sbraitavo e mi lamentavo e chiedevo incessantemente, ma non prendevo in mano seriamente nulla. Certo che mi fidavo, e non è una colpa, ma ho preferito fidarmi di lui piuttosto che di me. E non è qualcosa su cui riflettere profondamente questa (per il tradito)?Ciao
chiedevo ... e chiedevo ... perché avevo ben notato che qualcosa non quadrava.
Avevo avuto fiducia in ciò che mi raccontava ... e così mi ha ben raggirata ...
sienne
Idem. Ma se nelle quinte del suo cervello c'era la consapevolezza di starmi facendo del male, in quelle del mio, inascoltata ugualmente, c'era quella che qualcosa stava succedendo alla nostra relazione, nonostante le sue rassicurazioni e manifestazioni d'amore etc etc. Io lo sapevo, ma non volevo saperlo, non volevo affrontarlo davvero. Sbraitavo e mi lamentavo e chiedevo incessantemente, ma non prendevo in mano seriamente nulla. Certo che mi fidavo, e non è una colpa, ma ho preferito fidarmi di lui piuttosto che di me. E non è qualcosa su cui riflettere profondamente questa (per il tradito)?
perfetto.Ciao
mi sono interrogata, tanto.
Vedi, all'epoca avevo intrapreso mari e monti per accontentarlo ... per capire che era il lavoro, la depressione, l'insoddisfazione, l'avere poco tempo per se ecc. ecc. mi sono talmente sentita in colpa, per giunta, perché non riuscivo a trovare la chiave per migliorare la situazione. E come avrei mai potuto, se mi ha fatto combattere contro dei fantasmi? Questo è stato per me il vero tradimento ... beh, di difetto non si può proprio parlare. Contro le menzogne, non c'è arma. La diffidenza, forse ... ma per me si morde con il sentimento d'amore che provo per una persona che reputo buona.
sienne
:up::up::up:Ciao
mi sono interrogata, tanto.
Vedi, all'epoca avevo intrapreso mari e monti per accontentarlo ... per capire che era il lavoro, la depressione, l'insoddisfazione, l'avere poco tempo per se ecc. ecc. mi sono talmente sentita in colpa, per giunta, perché non riuscivo a trovare la chiave per migliorare la situazione. E come avrei mai potuto, se mi ha fatto combattere contro dei fantasmi? Questo è stato per me il vero tradimento ... beh, di difetto non si può proprio parlare. Contro le menzogne, non c'è arma. La diffidenza, forse ... ma per me si morde con il sentimento d'amore che provo per una persona che reputo buona.
sienne