Martes
Utente di lunga data
E chi può saperlo?Veramente sembrava tu ti scandalizzassi o volessi ridicolizzarlo. Meglio cosí comunque.
Tu hai tradito per prima?
(Ma con questa domanda mi confermi una visione secondo la quale il tradimento subìto diventa un lasciapassare per il "liberi tutti")
Non sono mai riuscita a stare serenamente in relazioni in cui è considerato tabù provare attrazione per qualcun altro (con tutte le azioni che ne possono conseguire). Dopo un lungo periodo in cui ho pensato fosse il mio rapporto ideale quello del tipo "a ognuno il suo e gioco largo" (ed in effetti ci sono stata bene) ho trovato una dimensione confacente al mio reale sentire in una relazione in cui c'è spazio per misurarsi e confrontarsi reciprocamente sulla questione.
Vivo come tradimento il sotterfugio e la menzogna, non l'atto in sé di andare a letto con qualcun altro.
Che non vuol dire "basta che me lo dici" e "ho la coscienza a posto perché te l'ho detto", né voler raccontare o sapere i dettagli, ma avere voglia di addentrarsi insieme su questi terreni ed essere in grado di camminarci, sapendo che si potrà pure scivolare e ci si potrà fare male: posizione personale, che per molti immagino non essere affatto allettante.
Ma le ripicche non comprendo come siano associabili a ciò che si definisce "amore".
Mentre capisco chi si separa o chi rimane nella relazione trovando un equilibrio che tuttavia fatico a immaginare possibile includendo vendette e vittimismi