Per copioni si intende schemi cdi comportamento, procedure, apprese, volte ad un funzionamento più "snello".
Il riferimento è all'analisi transazionale.
un esempio molto concreto è "vado al supermercato, parcheggio, prendo il carrello, entro, faccio il giro, prendo, pago ed esco".
Non è che ci pensi ogni volta. Svolgi tutta una serie di azioni senza stare troppo a costruirci sopra. Puoi anche pensare ad altro nel frattempo, rispondere a messaggi, scrivere mail etc etc.
E' come se ci fosse una sorta di "pilota automatico" inserito" che permette di esser presente senza esserlo fino in fondo.
E permette semplificazioni e risparmio, economia interna in buona sostanza.
Quando però si parla di copioni che riguardano la sfera dell'affettività, della relazione, della comunicazione (della "transazione" relazionale) la questione si fa ben più complessa, poichè a quel livello la "sceneggiatura" è antica e scritta di solito entro i primi sei anni, poi ritoccata durante il tempo ma i fondamenti sono nell'infanzia. E direi che nella tua infanzia due o tre cosette interessanti riguardo la dignità delle tue emozioni è stata scritta
Una buona sintesi è "quello che vedi lo puoi modificare, quello che non vedi lo subisci".
Non mi ci metto neppure qui sul forum ad aprire questo discorso.
Ma guardandoti da qui il pensiero che ogni volta mi viene in mente è che ti potrebbe esser utile ridiscutere i tuoi schemi di comportamento in uno spazio dedicato.
Non per principio, ma perchè i risultati a cui fino ad ora ti hanno portata sono frustranti, a quanto racconti ti confermano nel farti sentire rifiutata e, soprattutto, DA rifiutare. Come una storia già scritta che oltre che la speranza non porta.
Come ti dicevo, lui è molto relativo.
E' uno spunto per te.
Esporti non serve a lui, serve a te per fare qualcosa di diverso da quello che normalmente fai e provare a "vedere l'effetto che fa"

Anche solo sperimentare che uno che ti dice "guarda, ti trovo una donna interessante ma non ho intenzione di approfondire oltre" probabilmente non solo fa meno male di quel che immagini tu (questa invece si chiama anticipazione...ed è una brutta bestia, visto che sbatte per direttissima nell'in-azione) ma può anche esser liberatorio, anche solo nel farti girare i coglioni e smetterla di aggrapparti ai pensieri che riguardano questo tipo e ti tengono, però, in una caldissima zona comfort di conferma di te.
Quanto al desiderio....se non desideri te stessa, come potrai mai offrire all'altro (ed è questo che ci si offre reciprocamente ed in scambio) il tuo desiderio?
Si può scambiare solo ciò che si padroneggia.
Non a caso gli adolescenti tendenzialmente fanno dei gran casini in questo ambito e scambiano l'eccitazione per desiderabilità e desiderio, l'intimità per un bacio una esternazione per una dichiarazione.
Non che gli adulti si distinguano...in effetti.
Anche il giudizio sulla scopata è una questione adolescenziale. La riduzione della scopata a nulla o a tanto (spesso tutto), lo scambiar un pompino per amore.
Esporsi non è necessariamente andar da qualcuno e chiedergli mi vuoi scopare.
Il contenuto dell'esposizione è solo una quesitone di stile personale.
Per me la scopata non ha significato oltre il contesto in cui avviene, per dire.
Non è che la scopata con lo sconosciuto è emozionalmente meno densa di valore della scopata con G.
Semplicemente le emozioni in gioco variano calate nel contesto relazionale in cui colloco la scopata.
In entrambi i casi non toglie di valore nè a me nè all'altro.
E men che meno toglie di valore ad un atto che per me è comunicativo. Ha un inizio e una fine e varia al variare del contesto in cui è collocato.
Ma questo è il mio stile. Di una che non ha mai rivestito un fare sessuale di altro che non fosse legato al contesto. Ed è il motivo per cui anche da amante non ho mai sentimentalizzato la relazione.
Ognuno ha il suo stile. E si tratta di condividerlo con qualcuno che ce l'ha simile.
Ricordo questo tipo che rivestiva la scopata di sentimentalismo, il tenerone lo chiamava un mio amico.
Non è che il suo stile fosse giusto o sbagliato.
Semplicemente non si accordava e non si sintonizzava col mio. Di conseguenza il risultato era frustrazione, per entrambi.
Quale è il tuo stile, nell'esposizione di te stessa in una conoscenza?