Foglia
utente viva e vegeta
Sui grassetti, per me vale un distinguo tra emozioni, e sentimenti. I sentimenti (che sono "nostri" comunque, sicché quando perdiamo l'amore.... io penso che in realtà perdiamo, o crediamo di avere perso, l'amore che alberga dentro noi) sono comunque tali quando ne percepiamo la corrispondenza (che poi ci sia o manchi anche questo sarebbe un altro bel discorso). Le emozioni, no. Io mi posso emozionare anche davanti al mare, a un bel paesaggio, a una bicicletta che vorrei comprare, alla musica, a un'opera d'arte, a un libro....Quando le cose si vivono nella testa hanno una forma, calate nella realtà cambiano. E tanto anche.
Non necessariamente in peggio, anzi, a volte ti sorprendono... ma tu adatti le tue emozioni e le proietti su degli ipotetici scenari futuri (che per quanto probabili possano essere... non sono realtà) e in virtù di quegli scenari stai dove sei.
Ma anche in relazione a quello che vuoi tu eh... nel reale potresti scoprire che, ora come ora, con qualche scopata in bolla ci stai da dio.
Sai quello che si dice, che la felicità è reale quando condivisa. Secondo me vale anche per i sentimenti e le emozioni. Soprattutto bisogna dargli la possibilità di fare il loro percorso, evolvere.. che sia crescere, trasformarsi o dissolversi.
Se li cristallizzi diventano fuorvianti.. si rischia di perdersi.
Se non lo vuoi fare, è una scelta. Ma allora prendi in mano la situazione in un altro senso.
Non ti puoi impedire di provare certe cose (magari fosse facile), ma alle emozioni puoi dare una direzione.. un pò come con l'acqua. Non la fermi, ma la devii.
E magari decidi di non alimentarle più.
Se fossi al tuo posto, per esempio, io taglierei tutti i contatti. Non avrebbe senso investire in emozioni a cui non voglio dare alcuno sbocco e che mi portano alla fine solo frustrazione.
Sul tagliare tutti i contatti, sto semplicemente provando a rispondergli via via sempre più "fredda". Adotto la sua stessa tecnica comunicativa, insomma