Pazzesco

Ulisse

Utente di lunga data
Per inciso...per me non è un argomento sensibile, non desidero figli nè li ho mai desiderati.
Ma trovo molto fastidioso il tentativo di convincermi del fatto che sia una perdita, etc etc.

Quando trovo persone serene riguardo l'argomento figli, ne parlo molto volentieri.
evito di parlarne proprio perchè so che vedono la mancanza come perdita, frustrazione.
Una sola di loro ostenta la cosa come scelta ma, da come e da quante volte lo dice per me cerca solo di autoconvincersi.
Sembra ai miei occhi la più frustrata di tutte.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
evito di parlarne proprio perchè so che vedono la mancanza come perdita, frustrazione.
Una sola di loro ostenta la cosa come scelta ma, da come e da quante volte lo dice per me cerca solo di autoconvincersi.
Sembra ai miei occhi la più frustrata di tutte.
La questione riproduttiva è complessa.
Non solo per la riproduzione in sè, ma anche per i ruoli che ne discendono.

Per le donne è un tasto parecchio sensibile.

Forse è frustrata anche dal fatto che come donna sei parecchio vessata socialmente quando dichiari di non desiderare figli.
E vessata anche intimamente.

La cosa più frustrante è la sensazione è di non esser "creduta". (semplificando, perchè lì dentro risuonano diverse immagini di donna ancora diffuse negli immaginari)
Nel senso che la maggior parte delle persone pensa esattamente il tuo grassetto 🙂 e ne esce un atteggiamento o evitante - che può anche andar bene se si riesce a non percepire l'evitamento, io per esempio lo percepisco nettamente - o addirittura condiscendente.

Io sto benedicendo il sopraggiunto superamento della soglia dei 40, in questo modo la taglio deviando sull'inadeguatezza a mio parere di aver figli superato un certo limite di età.

Mi ha sempre stupito, però, come l'ostentazione dei figli e dell'averne non venga letto come autoconvincimento. 🙂
 
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Foglia

utente viva e vegeta
Eviti di dirlo a prescindere, perché stai cedendo una informazione senza il consenso dell'interessata (tu nella fattispecie)

E stai cedendo una informazione relativa ALLA interessata.

Che teoricamente potrebbe considerare "cazzi miei" da non divulgare in giro, il fatto che sta a prendere un caffè col signor X in località Y

Detto ciò, tutti sappiamo che accade e non è morto nessuno, ci mancherebbe

Si tratta solo di fare valutazioni sull'altro, a prescindere da tutto il resto, e le valutazioni si fanno (anche) su queste piccole cose
Probabilmente tu la vedi parecchio nell'ottica "da traditore" :)
Non che non sia corretto quel che dici in linea di principio, ma è pur vera la parte in grassetto (accade e non è mai morto nessuno).

Io, più semplicemente, ho pensato che (essendo lui quello sposato, io non ho comunque nulla da nascondere, e alla fine chissenefrega, se il suo amico sa che era fuori con me....) oltre a bere un caffe e a fare quattro chiacchiere non volesse andare. Nemmeno subito l'ho pensato, ma dopo, mettendo insieme un pò di fatti.... Se ci pensi, anche l'invito a chiamarlo quando volevo in vacanza, ha più il suono di uno che deve passare il tempo, piuttosto che quello di chi ti vuole sentire in un momento per quanto "rubato". Succede quando non ce l'hai manco per le balle, di far qualcosa (in quel senso) con l'altra persona, e direi che è la spiegazione più plausibile tra tutte.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Quindi per te esser rifiutata è che non ti venga dato quel che vorresti in cambio?

Come se le tue emozioni non avessero il sufficiente valore per essere riconosciute e quindi valutate degne della risposta che ha motivato il tuo metterle sul piatto?


Hai mai sperimentato il piacere di esporti semplicemente per te stessa?
Per dialogare con te.
Per scoprirti nel mondo e attraverso gli occhi del mondo?

Nella mia prospettiva, uno sconosciuto non può semplicemente passare con una ruspa sulle mie emozioni.

Temo di più che lo faccia G.
E lo fa anche, come lo faccio anche io con lui.
La ruspa fa parte dello stare in relazione, a lungo, in modo stabile e profondo.

Non immaginare la mia "storia" col tenerone con i tuoi parametri.
A me sono storicamente piaciuti gli sconosciuti.
Mi è sempre piaciuto giocare con le mie emozioni mettendole in mezzo e farle sfiorare all'altro.
Mi ha sempre divertita moltissimo espormi e veder cosa sarebbe successa.

Il tenerone...manco sapevo chi fosse :D
Secondo i miei parametri di una conoscenza degna di esser chiamata tale.

E' stato veloce scoprire i diversi stili perchè mi sono esposta.

una volta visto che gli stili non coincidevano, mi sono accorta che sarebbe stato inutile e dannoso tirarla tanto più lunga.
Il tutto non è durato più di qualche settimana.

Dura invece da molto la nostra relazione riparametrata secondo il rispetto delle esigenze individuali.

Te l'ho messo lì proprio per introdurre parametri diversi di stile.
Io non sono tipo da esporre troppo le mie emozioni. Non per forza devono risultare "indegne" quanto meno di una risposta (anche qui, ho abbastanza un percorso travagliato alle spalle in tema di dignità delle emozioni, come hai ricordato tu in altro 3D), ci mancherebbe. Cos'è il rifiuto per me: embé, un pò sì, capirai che io ti posso anche dire di trovarmi in estasi con te, ma se tu in risposta mi dici che ti fa piacere, ma che il tuo corrispondente dell'estasi è tenera simpatia, ebbene tutto questo è.... un mezzo rifiuto. Come sarà stato per il tuo tenerone (suppongo eh, da quanto ne hai scritto). Il tenerone POI avrà valutato che, anche riparametrando la relazione, sempre gli conveniva e gli piaceva relazionarsi con te.

Per me non c'è nemmeno bisogno di riparametrare la relazione, figurati.
Ma quello che voglio dire è che non è che non si arrivi da soli solo a cacciarsi la lingua in bocca (come dicevi sempre tu qualche giorno fa).
Non si arriva nemmeno da soli nelle condizioni di cacciarsi la lingua in bocca, a meno di farsi prendere da un raptus e sbattere letteralmente uno al muro. Non si arriva a condividere emozioni se non si è in due che si è iniziata la strada della condivisione (altrimenti, ovvio, posso certamente decidere di mettermi nuda davanti a lui.... questo è ciò che mi viene in testa. Uno streep).

Ho capito il tuo messaggio atto a farmi concentrare su di me, e non su di lui. ma mi è inevitabile guardare alle telefonate all'amico, all'assenza di argomenti personali (all'evitamento proprio, ma anche di altro eh, in vario modo), al tenore, nel tempo, delle nostre messaggiate (bellissime eh, da un punto di vista tecnico, ma nulla più). E via dicendo. Ebbene, davanti a questo lo streep mi passa la voglia di farlo, non so se è chiaro. Non lo faccio solo per me stessa, per vedermi muovere mentre tolgo i vestiti. Lo faccio anche per vedere il piacere complice dell'altro mentre lo faccio. E lo coinvolgo. Rende l'idea? :)
 

Foglia

utente viva e vegeta
Nello scritto manca tutto il non verbale e il paraverbale che uso per compensare quando mi sembra di poter star dicendo cose che potrebbero andare a toccare aspetti sensibili.
Poi so che mi conosci e sai l'intento...serviva a me riconfermarlo :)
Grazie per l'accoglienza!

Telefonata...dipende chi c'è dall'altra parte.
Ci sono conoscenze che van bene proprio per parlare degli extra.
Conoscenza comune oppure no.

Il punto è che ha valutato l'adeguatezza dell'interlocutore da solo e senza prima di discuterlo con te.
Coinvolgendoti poichè parlava di te senza averti chiesto il permesso di farlo.

Detto questo, è uso parlare degli assenti con i presenti senza averne chiesto il consenso.

Io parto dall'apprezzamento del farlo apertamente invece.
E da lì ci si possono costruire infinite storie da raccontarsi, compreso il fastidio.

Quando gli hai fatto notare la cosa, cosa ti ha risposto?

E guarda che non sto facendo riferimenti ad alcuna apertura a relazioni altre che non siano un caffè.
E' semplicemente tener conto del tuo desiderio di condividere oppure no quel caffè con altri che non foste voi.

Rispetto ai bisogni...appurato che questo tizio non ne soddisfa neppure uno di quelli che hai individuato.
A quali bisogni risponde il tuo interessamento per lui?

Io penso che la domanda sia un po' questa.

Che ne pensi?
Non gli ho fatto notare la cosa. Sul fastidio, la cosa che lì per lì mi ha infastidita è stato che lo abbia salutato per me (dicendogli proprio "sono qui con Foglia, che ti saluta :D ), però, voglio dire, non ho dato particolari letture a questo episodio. Se non, a posteriori, che è un segno del fatto che non gli interesso al di fuori di un certo ambito.

:) : mi sto in effetti chiedendo perché mi sia risultato interessante uno così. Non so che dirti: per me è strafigo :D, difficile spiegarlo a parole. Su sta cosa ci rifletto un pò meglio :)
 

Skorpio

Utente di lunga data
Probabilmente tu la vedi parecchio nell'ottica "da traditore" :)
Non che non sia corretto quel che dici in linea di principio, ma è pur vera la parte in grassetto (accade e non è mai morto nessuno).

Io, più semplicemente, ho pensato che (essendo lui quello sposato, io non ho comunque nulla da nascondere, e alla fine chissenefrega, se il suo amico sa che era fuori con me....) oltre a bere un caffe e a fare quattro chiacchiere non volesse andare. Nemmeno subito l'ho pensato, ma dopo, mettendo insieme un pò di fatti.... Se ci pensi, anche l'invito a chiamarlo quando volevo in vacanza, ha più il suono di uno che deve passare il tempo, piuttosto che quello di chi ti vuole sentire in un momento per quanto "rubato". Succede quando non ce l'hai manco per le balle, di far qualcosa (in quel senso) con l'altra persona, e direi che è la spiegazione più plausibile tra tutte.
Non c'entra nulla il tradimento né l'essere sposato o vedovo, c'entra secondo me la coscienza che si gestisce ANCHE uno spazio dell'altro, che potrebbe avere sensibilità diverse dalle nostre

Peraltro.. l'esempio mi viene anche troppo comodo, se ricordo che anche noi si è preso a suo tempo un semplice caffè, senza tradimento e senza brutture di altro genere

Però il riguardo di chiedermi se potevi parlare del NOSTRO caffè in un certo contesto, tu a suo tempo lo hai avuto.

E io ho apprezzato , molto

Che non vuol dire che se tu ne avessi parlato senza dirmi nulla, mi sarei buttato in fiume.

Il fatto è che tu vuoi proteggere questo sciabigotto.

E qui si aprirebbe una voragine infinita da esplorare , ma ora ho fame e vado a mangiare la pastasciutta 😎
 

Brunetta

Utente di lunga data
Eh, in tasca non riesco, le lascio da un'altra parte :) e chissà mai che un giorno servano. E' stato comunque un piacere averle riscoperte.

Per il resto sì.... è evidente che dicendole sortirei l'effetto di vederlo allontanare, ma avrebbe un prezzo. Non sono sicura del fatto che possa averne cura. Che possa anche decidere di non accoglierle "veramente" (sarà sicuramente, anzi è, un limite mio, trovare che non ci sia accoglienza laddove una bussi alla tua porta e dall'altra parte trovi uno che gliela apre, magari anche cordialmente, ma lei gli aveva chiesto di poter entrare, mentre di fatto se ne sta sull'uscio....), ma possa almeno immedesimarcisi. Cos'è più probabile? E' più probabile quello che hai detto anche tu, che probabilmente è ciò che farei anch'io, vale a dire ascoltare e poi decidere di non iniziare alcuna frequentazione. E.... in realtà, manco sono convinta che farebbe quello, sai? Magari se la sghignazzerebbe un pò con gli amici (vedi telefonata quel giorno al bar).

Non le terrò in tasca, queste emozioni, ma non penso che sia una buona idea spenderle con lui.

E sì, quanto in tutto il mio discorso possa influire (che significa senz'altro che mi ci lascio influenzare, sono umana :D ) il fatto che non sprechi nemmeno un secondo della sua vita a chiedermi come sto, è un'altra questione a cui ho pensato. E' vero che in sé è una domanda che significa "poco" (uno al limite te lo può domandare, e poi fregarsene di come stai, discorso che abbiamo fatto). Ebbene, così si leva persino il dubbio però sul fatto che uno possa essere anche pur solo minimamente interessato a te, alla tua persona. Ne devo prendere atto, anzi, atto ne ho già preso.
Scusa eh, ma chiunque dica quella roba lì riceverebbe il due di picche, pure se ci fosse attrazione.
Perché tutta quella roba è da matta o da matto.
Se me lo dicesse un uomo che mi affascina, penserei che avere a che fare con un potenziale stalker!
Prima dicevi che era troppo dire “mi fa spuntare un sorriso vedere che mi hai scritto “ e adesso passi a quel carico li?
Ma tuo figlio dici “ti voglio bene” e “Sei bellissimo “ oppure “Sei il senso della mia vita. Tremo al pensiero che crescerai e ti farei una tua vita “?
A nessuno si butta addosso un macigno.
Hai ingigantito una serie di emozioni per poter dire che sono incomunicabili.
E poi si distinguono benissimo i momenti diversi e non si sta lì tutto il tempo a pensare anche a chi amiamo, figuriamoci uno che conosci non intimamente e con il quale hai una relazione sessuale.
Hai altre paure e te la racconti.
Pero io non sono te e lo vedo benissimo
 

Brunetta

Utente di lunga data
Poi una cosa carina tipo “sorrido quando vedo una tua notifica“ si dice per l’altro, per fargli piacere.
A me farebbe piacere pure se me lo dicesse Maurizio Costanzo (prototipo di uomo che mai considererei) perché è una comunicazione di apprezzamento. Mica significa “mi sono innamorata e se dici che a te non fa piacere (impossibile, visto che ti contatta lui) mi suicidio “ è solo una cosa carina.
 

Ulisse

Utente di lunga data
La cosa più frustrante è la sensazione è di non esser "creduta"
Nel senso che la maggior parte delle persone pensa esattamente il tuo grassetto
E non è un errore? Perche cercare l'accettazione da parte degli altri riguardo la propria motivazione?
Ma, tutto sommato, che ti frega degli altri?

Però, se un bimbo fa cadere una forchetta e sei subito pronta a dire che per fortuna tu non ne hai voluti.
Lo stesso disco parte se...
se devi andare via prima perchè il bimbo ha sonno,
se declini perchè il bimbo sta male,
se posticipi perchè hai la festa di compleannno del cuginetto...
se devi cambiarti perchè ti ha sporcato con il sugo..

Insomma, sembra trasparire che la tua libera scelta tanto libera non era.
Non è che lasci agli altri chissà quali altre alternative di pensiero.

Quando mi capita, io sono il tipo evitante. Nel senso che cerco proprio di defilarmi.
Non per chissà quale preconcetto o retaggio culturale made in sud.
Evito perchè semplicemente non mi interessa. Mi annoiano.
Così come mi annoierebbe chi a tavola in pizzeria con gli amici si mettesse a spiegarmi come si fa un punto di ricamo sulla tovaglia della nonna.

Mi ha sempre stupito, però, come l'ostentazione dei figli e dell'averne non venga letto come autoconvincimento
ma certo che si.
Solo che passa più inosservato rispetto al caso opposto.
L'altro caso, fa solo più rumore...e da più succulenti motivi di pettegolezzo.
 

danny

Utente di lunga data
E' l'uomo che c'è soltanto ad apertura di una parentesi, su cui non posso certo far nessun conto al momento di un bisogno, che magari partecipa alle mie condivisioni se può. E' questo. Lo so eh, è sposato, ci mancherebbe. Sto solo dicendo che andare incontro a un sicuro due di picche, esponendo certe mie emozioni, a fronte di uno che al limite (proprio al limite) potrebbe valutare qualche scopata con me.... vabbé, no. Non mi è facile no.
Premetto che non riesco a leggere post troppo lunghi, per cui mi espongo a dire cose che potrebbero non c'entrare niente ma...
Nella vita bisogna accettare le sconfitte.
Di innamorarsi di chi ti usa.
Di buttarsi in un'impresa che può non riuscire.
Ma se questo accade è perché comunque ti sei mossa.
E muoversi è indispensabile se si vuole ottenere un risultato.
Io dico... Vada come vada.
Può anche piacerti stare single, crogiolarti nei sogni, può fare bene in un momento in cui non si reggono gli stress.
Lo si comprende e si rimanda, cercando di vivere ugualmente bene.
Ma se si vuole vivere l'amore, bisogna saper accettare le inevitabili sconfitte.
Perché è solo così che arriverà prima o poi qualcosa di importante.
Mettiti in gioco.
 

danny

Utente di lunga data
Non è paura (grassetto), è certezza. Data da fatti :)
Ti faccio un esempio (questa volta contiene "se" che non ci sono :) ).

Se con il milanese fossi arrivata a creare quel "crescendo" di conoscenza e piacere reciproco (non limitato a un argomento tecnico, che quello può essere uno spunto, ma - voglio dire - si va anche oltre :) ) certe emozioni sarebbero saltate fuori.
Quindi certamente ho la tendenza a "vergognarmi" un pò delle mie emozioni (a volte mi sento scema :) ), ma se i fatti mi dicono che su quelle stesse emozioni è probabile che ci passi sopra una ruspa (con tanto magari di risatina, o magari no, eh) eh vabbé, mi dico che "anche no".

Non è paragonabile la mia storia con la tua e del tenerone: eravate (se ho ben capito) a un altro livello di conoscenza comunque, correggimi se sbaglio. Vi eravate entrambi "aperti": ebbene, io non ho intenzione di travolgere nessuno da emozioni che l'altro manco si sogna. Non so come dire. Non c'è stata alcuna gradualità. L'intimità è rimasta tale e quale a dieci mesi fa. Io qualche tentativo per smuovere qualcosa l'ho fatto: ma non me la sento certamente di "costruire" da sola, non lo so se è chiaro... :)
Come tutti!
Non è vergogna, è paura.
Con le emozioni ti esponi, ed esponendoti temi di risultare debole agli altri.
Ti conosco: sei abbastanza attraente - sicuramente nella media per la tua età.
Non ho dubbi quindi che tu possa piacere, anzi, ma se ti ritrai sempre te ne starai nell'angolino a vita.
Perché il problema non sei tu, che hai tutte le carte per far capitolare i due tipi in questione, ma cosa comunichi.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Non c'entra nulla il tradimento né l'essere sposato o vedovo, c'entra secondo me la coscienza che si gestisce ANCHE uno spazio dell'altro, che potrebbe avere sensibilità diverse dalle nostre

Peraltro.. l'esempio mi viene anche troppo comodo, se ricordo che anche noi si è preso a suo tempo un semplice caffè, senza tradimento e senza brutture di altro genere

Però il riguardo di chiedermi se potevi parlare del NOSTRO caffè in un certo contesto, tu a suo tempo lo hai avuto.

E io ho apprezzato , molto

Che non vuol dire che se tu ne avessi parlato senza dirmi nulla, mi sarei buttato in fiume.

Il fatto è che tu vuoi proteggere questo sciabigotto.

E qui si aprirebbe una voragine infinita da esplorare , ma ora ho fame e vado a mangiare la pastasciutta 😎
Ma l'ho capito, e appunto perché non è comunque una roba da considerarsi chissà quanto "grave" che non necessita di "difese", o che altro.
Solo (almeno, a me arriva così, e lasciando perdere se ha fatto o meno battute, più o meno indotte con l'amico, non ho ascoltato) da questo mi giunge un indizio sul fatto che a costui freghi niente di una eventuale relazione sentimentale (con la sottoscritta, per lo meno). Tutto qui (non è certo poco, ma non è una roba per cui vederlo come "uno sciabigotto" :rolleyes:). Probabilmente avrei dovuto cogliere PRIMA questo segnale ed evitare la partenza in testa di tante altre pippe mentali. Calcola anche questa cosa: il "posto" che frequenta(va) molto verosimilmente lo conosce anche la moglie (nel senso che saprà che lo frequentava. E il problema più che altro è suo: ebbene, non mi ha mai detto di tenere per me le nostre uscite. Eppure ripeto: basta che la moglie legga che può sapere, e lei certamente sapeva dove andare a leggere. Questo mi fa capire come non volesse altre "possibilità" da quelle uscite. Non è la prova lampante, ma comunque è un elemento che aggiunto agli altri fa la prova. Non può che dispiacermi, ma di lì a dirlo "colpevole" di mancanze nei miei confronti, ne passa. Sicuramente nel dirlo all'amico senza interpellarmi ha compiuto una leggerezza, ma appunto stava pensando (e questa leggerezza ne è un pò la conferma) a un caffé con un'amica, non certo a un appuntamento con altre finalità. E letto in questo modo, si spiega perché davanti alla telefonata dell'amico non abbia avuto la benché minima remora. Poi d'accordo con te: non poteva sapere i miei rapporti con altri conoscenti, comuni e non. Ragion per cui io avrei potuto avere (in teoria) una relazione con Tizio, comune conoscente, avere nascosto il caffé a Tizio, e trovarmi che tizio lo venisse a sapere (venisse a sapere più che altro che gli ho taciuto un appuntamento) perché glielo aveva spettegolato l'amico. Questo sì, ovviamente può capitare all'interno di community più o meno ristretta dove si finisce con il conoscersi più o meno tutti, almeno via eternit. Che ti devo dire? Fortunatamente non è stato il mio caso....
Ad ogni buon conto, il tipo decisamente non è interessato.
 

Lostris

Utente Ludica
Premetto che non riesco a leggere post troppo lunghi, per cui mi espongo a dire cose che potrebbero non c'entrare niente ma...
Nella vita bisogna accettare le sconfitte.
Di innamorarsi di chi ti usa.
Di buttarsi in un'impresa che può non riuscire.
Ma se questo accade è perché comunque ti sei mossa.
E muoversi è indispensabile se si vuole ottenere un risultato.
Io dico... Vada come vada.
Può anche piacerti stare single, crogiolarti nei sogni, può fare bene in un momento in cui non si reggono gli stress.
Lo si comprende e si rimanda, cercando di vivere ugualmente bene.
Ma se si vuole vivere l'amore, bisogna saper accettare le inevitabili sconfitte.
Perché è solo così che arriverà prima o poi qualcosa di importante.
Mettiti in gioco.
Specchio riflesso.... si può dire? 😉
 

Foglia

utente viva e vegeta
Scusa eh, ma chiunque dica quella roba lì riceverebbe il due di picche, pure se ci fosse attrazione.
Perché tutta quella roba è da matta o da matto.
Se me lo dicesse un uomo che mi affascina, penserei che avere a che fare con un potenziale stalker!
Prima dicevi che era troppo dire “mi fa spuntare un sorriso vedere che mi hai scritto “ e adesso passi a quel carico li?
Ma tuo figlio dici “ti voglio bene” e “Sei bellissimo “ oppure “Sei il senso della mia vita. Tremo al pensiero che crescerai e ti farei una tua vita “?
A nessuno si butta addosso un macigno.
Hai ingigantito una serie di emozioni per poter dire che sono incomunicabili.
E poi si distinguono benissimo i momenti diversi e non si sta lì tutto il tempo a pensare anche a chi amiamo, figuriamoci uno che conosci non intimamente e con il quale hai una relazione sessuale.
Hai altre paure e te la racconti.
Pero io non sono te e lo vedo benissimo
Infatti "quella roba lì" :rolleyes: la tengo per me. So benissimo che è "un carico da novanta". Ma che poi comunque, dire ad uno che lo vorresti il più possibile vicino (o che persino andresti anche a qualcosa di noioso pur di stragli vicino), quando c'è attrazione (per giunta non "applicata" :D) non credo che sia tanto fuori dalla norma. Mica per niente mi piace un casino, eh. Poi è chiaro che le emozioni sono ingigantite dal fatto che non hanno trovato una corrispondenza. C'è chi reagisce come me, c'è chi tende a "smontare" tutto (e beato che ci riesce eh, mica no), c'è chi evita di provarle.
Sicuramente sto cercando di pensarlo il meno possibile (anche se ora sono qui a parlarvene ancora).
E sicuramente la realizzazione di questa relazione (che non c'è stata) avrebbe portato a un ridimensionamento (una applicazione nel reale) di queste emozioni. Per esempio (tematica toccata da @ipazia ): io sono un pò claustrofobica, nel senso che ho proprio bisogno di un certo mio spazio e guai a chi me lo tocca (il mio matrimonio questi strascichi li ha lasciati). Per cui è evidente che nella pratica (verosimilmente, almeno :D ) non ci starei appiccicata ogni minuto (anche perché lo troverei appiccicato sempre a me) e che le cose "si aggiusterebbero" un pò. Purtroppo essendo invece stata una storia che ha viaggiato nell'iperspazio della mia mente, tutto si è ingigantito. Lo so. Però è così. Te pensa lo "smacco" che ne ho, proprio io, che la razionalità davanti a tutto :D
Mica per nulla comunque lo sto evitando.
Ragazzi: comunque non sono "un'orca" :D , nemmeno in termini espressivi. Nel senso, è vero che fatico ad esprimere le mie emozioni, però non è che (ovviamente se mi sento a mio agio in un contesto) non mi possa scappare un complimento a un uomo, piuttosto che un sono contenta quando mi scrivi, o roba simile :rolleyes:. E' che sinceramente se dall'altra parte ho uno che non appena gli scrivo qualcosa di minimamente personale (o cha lascia spazio a discorsi più personali) mi risponde con uno smiley (o un pollice su), eh vabbé.... anche vaffanbagno 🤷‍♀️
 

Foglia

utente viva e vegeta
Come tutti!
Non è vergogna, è paura.
Con le emozioni ti esponi, ed esponendoti temi di risultare debole agli altri.
Ti conosco: sei abbastanza attraente - sicuramente nella media per la tua età.
Non ho dubbi quindi che tu possa piacere, anzi, ma se ti ritrai sempre te ne starai nell'angolino a vita.
Perché il problema non sei tu, che hai tutte le carte per far capitolare i due tipi in questione, ma cosa comunichi.
Il punto non è "beccarne uno" (poi sul discorso dell'estetica come "movente" non so che dirti 🤷‍♀️, se ne era già parlato, e forse è un discorso che fate più voi maschi di noi :rolleyes:). Per dire, il milanese (che per me è un gran figo) in realtà risponde ben pochino ai miei parametri estetici. Mi sono proprio accorta che (magari da ragazza un pò di più senz'altro) ora non li guardo proprio più (ovvio, ci deve essere "quel minimo" di piacere anche estetico, ma è davvero minimo). Per dire, non è quello "che fa" :)

Non è che "mi ritraggo", è che (aggiungo PURTROPPO) è difficile che provi quel tipo di interesse con molti. E non è questione di nascondere le emozioni: le emozioni le tiro fuori se mi trovo davanti qualcuno che a sua volta si espone con me. Non riesco a farlo se vedo che uno rimane "a zero", non so come dire. In alcuni (come dici tu) ci conosciamo, qui dentro. Non mi sembra che io abbia problemi a raccontarmi, e nemmeno a raccontare certe emozioni. Ti garantisco che anche in contatti a due (che sia un amico o che sia un uomo da conoscere, o un'amica, anche) non è che sia un robot, non mi esponga, resti in un angolo, o che altro. Perché mi sia piaciuto uno che.... "io sono qui" (disponibilissimo ad incontrarti, ma tanto non se ne fa niente) è un'altra bella domanda. Ovviamente quando l'ho conosciuto credevo fosse diverso, il senso di un certo suo "farsi avanti".
Poi guarda, oramai sto proprio "scoglionata", per cui mi passa anche un pò la voglia di indagare. Che ti devo dire? Prima o poi ce ne sarà uno che mi piace e che ci sta.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Ma l'ho capito, e appunto perché non è comunque una roba da considerarsi chissà quanto "grave" che non necessita di "difese", o che altro.
Solo (almeno, a me arriva così, e lasciando perdere se ha fatto o meno battute, più o meno indotte con l'amico, non ho ascoltato) da questo mi giunge un indizio sul fatto che a costui freghi niente di una eventuale relazione sentimentale (con la sottoscritta, per lo meno). Tutto qui (non è certo poco, ma non è una roba per cui vederlo come "uno sciabigotto" :rolleyes:). Probabilmente avrei dovuto cogliere PRIMA questo segnale ed evitare la partenza in testa di tante altre pippe mentali. Calcola anche questa cosa: il "posto" che frequenta(va) molto verosimilmente lo conosce anche la moglie (nel senso che saprà che lo frequentava. E il problema più che altro è suo: ebbene, non mi ha mai detto di tenere per me le nostre uscite. Eppure ripeto: basta che la moglie legga che può sapere, e lei certamente sapeva dove andare a leggere. Questo mi fa capire come non volesse altre "possibilità" da quelle uscite. Non è la prova lampante, ma comunque è un elemento che aggiunto agli altri fa la prova. Non può che dispiacermi, ma di lì a dirlo "colpevole" di mancanze nei miei confronti, ne passa. Sicuramente nel dirlo all'amico senza interpellarmi ha compiuto una leggerezza, ma appunto stava pensando (e questa leggerezza ne è un pò la conferma) a un caffé con un'amica, non certo a un appuntamento con altre finalità. E letto in questo modo, si spiega perché davanti alla telefonata dell'amico non abbia avuto la benché minima remora. Poi d'accordo con te: non poteva sapere i miei rapporti con altri conoscenti, comuni e non. Ragion per cui io avrei potuto avere (in teoria) una relazione con Tizio, comune conoscente, avere nascosto il caffé a Tizio, e trovarmi che tizio lo venisse a sapere (venisse a sapere più che altro che gli ho taciuto un appuntamento) perché glielo aveva spettegolato l'amico. Questo sì, ovviamente può capitare all'interno di community più o meno ristretta dove si finisce con il conoscersi più o meno tutti, almeno via eternit. Che ti devo dire? Fortunatamente non è stato il mio caso....
Ad ogni buon conto, il tipo decisamente non è interessato.
Ma non dico che il suo atteggiamento di quel tempo ha prodotto conseguenze gravi.

Dico che il suo atteggiamento ha connotazioni che definiscono un po' di cose.

Per chi le vuole obiettivamente considerare, uscendo dalla valutazione di apprezzamento a tutti i costi, che quella si, discende direttamente dalle proprie intenzioni (d'altronde mi piace un sacco, per cui trovo il modo e la maniera di vederlo bravo a prescindere)

E questo, indipendentemente dalle intenzioni o approcci rispetto a quell'incontro.
 
Ultima modifica:

Foglia

utente viva e vegeta
Ma non dico che il suo atteggiamento di quel tempo ha prodotto conseguenze gravi.

Dico che il suo atteggiamento ha connotazioni che definiscono un po' di cose.

Per chi le vuole obiettivamente considerare, uscendo dalla valutazione di apprezzamento a tutti i costi, che quella si, discende direttamente dalle proprie intenzioni (d'altronde mi piace un sacco, per cui trovo il modo e la maniera di vederlo bravo a prescindere)

E questo, indipendentemente dalle intenzioni o approcci rispetto a quell'incontro.
Ho capito ciò che dici. Per me, fondamentalmente il suo atteggiamento definisce un disinteresse verso un certo tipo di relazione. Poi ok, avrei preferito che avesse evitato di chiamarmi in causa, ma non è una roba che ha urtato più di tanto la mia sensibilità. Un pò di più la battuta che quasi certamente è partita all'amico, però ripeto, non l'ho sentita quindi non so dire cosa gli abbia detto.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Quanto al "come stai"...io lo percepisco come un muro denso di aspettative non dichiarate. Mi fa sentire oppressa.

Sono in grado di raccontarmi. E sono in grado di farlo con chi desidero farlo.

Non ho la necessità di alcuna spintarella.

Fra l'altro...non capisco neanche bene cosa possa significare come stai.
Significa "hai il raffreddore?" "il tuo conto in banca è in rosso?" "hai scopato ieri sera?" "hai mangiato stasera?" :)

Capisco che sia una convenzione sociale e che in uno schema di conversazione abbia la funzione di apri porta.

Mi diverto spesso nel rispondere "parecchio male in questo periodo" :D
Mi piace deludere le aspettative. ;)

E rispetto alla telefonata...mah...mi sembra che tu ci abbia costruito sopra parecchio.
E che buona parte del costrutto riguardi la paura del giudizio (non suo di te, ma di te a te alla luce del suo).
Non so bene che tipo di contenuto ci sia stato. Ma il fatto di parlarne apertamente con te presente non mi sembra una cosa brutta.

Certo, non risponde al bisogno di centralità e protagonismo di quel momento.
Sei stata presa e spostata dal centro. Per un momento.

Ma mi sembra più una questione di insicurezza. Ego.
Tua intendo.

A me piace ascoltare che parlano di me.
So che parlano di me anche in mia assenza.
Bene o male. O entrambe.

Ritengo interessante chi parla in presenza e non usa scorciatoie, tipo dire a nuora perchè suocera intenda (era così?)

quindi quella telefonata l'avrei considerata uno sputo interessante di conversazione e anche un altrettanto interessante punto di osservazione che mi veniva offerto.

Vedi...non esiste un modo universale di intendere le cose. :)

Il punto è che tu però continui a ragionare sui suoi modi, invece che suoi tuoi bisogni.
E continui ad evitare di partire dai tuoi bisogni per decidere per te.

Valutare lui per prendere decisioni che riguardano te, è una scorciatoia.

Se lui risponde ai tuoi bisogni va bene.
Se non risponde non va bene.

Il resto è immaginario. Aspettativa.
Desiderio di compensazione.


Ci vado cruda eh, spero sia chiaro che l'intento non è polemico e men che meno giudicante.
Riprendo il discorso dei bisogni, perché mi rendo conto di essere "sbaricentrata" (anche solo a dire che avrei avuto bisogno che lui fosse più, come dire, "intraprendente", mi rendo conto che sposto come al solito il focus su di lui, e non su di me).
Allora, la mia confusione nasce credo dal fatto che i miei bisogni son tanti. Sono anni che oramai non ho più una persona dell'altro sesso con cui rapportarmi quale "esponente" di una connotazione appunto di genere. Da femmina. Questa - diciamo mancanza - ha portato con sé il desiderio di soddisfazione, di un pò di bisogni. E comporta che - una volta trovato uno che mi piace come maschio - abbia (sfiorando appunto il tema del desiderio) il forte desiderio, l'aspettativa, che ciò che sento venga convogliato in un pari sentire rivolto a me. D'accordo che le emozioni, filtrate dalla propria esperienza, fanno sortire sentimenti a volte diversi. Ecco, il mio desiderio è ovviamente quello che ne sortisca di simili, e non nego che il fatto che se non sia così ingeneri in me frustrazione. Il bisogno con lui: dato che lo apprezzo per la sua intelligenza (secondo me straordinaria) immagino che ciò compensi (sto scherzando ora, ma nemmeno troppo 😅 ) la mia NON intelligenza. Scherzi a parte (che mi ritengo una persona normodotata) è una persona che non trovo mai banale, mai scontata, intelligentissima. E penso di avere voglia di quello. Come avevo detto, conoscerlo è stata per me un pò una sorta di "sfida": non mi stava nemmeno un pò simpatico, e anzi posso dire che mi stava un bel pò sulle balle. Cambiare idea, su una persona, è stata un'esperienza al contempo irritante (all'inizio: ma come osa anche solo avvicinarsi questo qui 😂????) e poi invitante. Credo che il bisogno della scoperta dell'altro (scoprendolo una persona molto intelligente) la abbia fatta da padrone ;)

Poi da cosa nasce cosa, e da bisogno spesso bisogno. Da scoprire, dentro di sé. Mi sarebbe piaciuto "scoprirlo" ;)
Purtroppo non è stata cosa, comunque va bene anche così, per ciò che ha comunque smosso.
E' un discorso "in fieri", comunque, questo ;)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Infatti "quella roba lì" :rolleyes: la tengo per me. So benissimo che è "un carico da novanta". Ma che poi comunque, dire ad uno che lo vorresti il più possibile vicino (o che persino andresti anche a qualcosa di noioso pur di stragli vicino), quando c'è attrazione (per giunta non "applicata" :D) non credo che sia tanto fuori dalla norma. Mica per niente mi piace un casino, eh. Poi è chiaro che le emozioni sono ingigantite dal fatto che non hanno trovato una corrispondenza. C'è chi reagisce come me, c'è chi tende a "smontare" tutto (e beato che ci riesce eh, mica no), c'è chi evita di provarle.
Sicuramente sto cercando di pensarlo il meno possibile (anche se ora sono qui a parlarvene ancora).
E sicuramente la realizzazione di questa relazione (che non c'è stata) avrebbe portato a un ridimensionamento (una applicazione nel reale) di queste emozioni. Per esempio (tematica toccata da @ipazia ): io sono un pò claustrofobica, nel senso che ho proprio bisogno di un certo mio spazio e guai a chi me lo tocca (il mio matrimonio questi strascichi li ha lasciati). Per cui è evidente che nella pratica (verosimilmente, almeno :D ) non ci starei appiccicata ogni minuto (anche perché lo troverei appiccicato sempre a me) e che le cose "si aggiusterebbero" un pò. Purtroppo essendo invece stata una storia che ha viaggiato nell'iperspazio della mia mente, tutto si è ingigantito. Lo so. Però è così. Te pensa lo "smacco" che ne ho, proprio io, che la razionalità davanti a tutto :D
Mica per nulla comunque lo sto evitando.
Ragazzi: comunque non sono "un'orca" :D , nemmeno in termini espressivi. Nel senso, è vero che fatico ad esprimere le mie emozioni, però non è che (ovviamente se mi sento a mio agio in un contesto) non mi possa scappare un complimento a un uomo, piuttosto che un sono contenta quando mi scrivi, o roba simile :rolleyes:. E' che sinceramente se dall'altra parte ho uno che non appena gli scrivo qualcosa di minimamente personale (o cha lascia spazio a discorsi più personali) mi risponde con uno smiley (o un pollice su), eh vabbé.... anche vaffanbagno 🤷‍♀️
Scrivi in un post successivo che parli di lui.
Col cavolo, parli sempre di te e di ciò che lui dovrebbe fare per far sentire te a tuo agio.
Ma (mi ripeto, ma perché non mi hai capita) le cose si dicono anche per l’altro. Era questo il senso di dire “una cosa carina”. Se tu sei talmente concentrata su di te dal non dire la benché minima cosa carina (non una dichiarazione d’amore o di attrazione che comunque scarica un peso) perché pensi cosa possa poi ricevere tu e cosa guadagnarci o perderci, è ovvio che non farai mai niente.
Per me è proprio il contrario di non avere il baricentro. Tu ce l’hai tutto su di te. Egocentrata al punto da non dare nulla di nulla.
Hai mai pensato a cosa darebbe a lui piacere?
 
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