Homer
Utente con ittero
Ovvio che siTu hai risposto sempre si, vero?
Ovvio che siTu hai risposto sempre si, vero?
Esistono comunque i contratti nel lavoro subordinato. Solo che tutti un pochino alla volta, tipo rana bollita, vanno oltre.Brunetta non è un discorso di contratto. Il lavoro è cambiato a tutti i livelli e in qualsiasi campo, nel privato.
Alphonse, è una conseguenza, se al datore il lavoro cambia e mi si chiede di dare flessibilità all'orario di conseguenza anche il lavoro dipendente cambia. Cambia per tutti, è il mondo del lavoro che evolve e questo non è necessariamente legato allo Smart Working. Quello che a me fà girare le palle è che spesso non è niente di urgente che non si possa fare nel normale orario o giorno lavorativo. E' semplicemente approfittarsi dellel persone che ingenuamente e bonariamente danno disponibilità.Anche se ci sembra strano, si sta verificando una specie di progressiva fusione del lavoro dipendente con quello autonomo.
È un fenomeno in corso da tempo. In alcuni paesi non esiste alcuna differenziazione, ad es. in campo pensionistico.
Gli orari di lavoro stanno diventando molto più flessibili, grazie alle tecnologie.
Uno degli aspetti di base del welfare è la protezione della maternità, ben definita nel l. dipendente. Adesso esiste anche nel lavoro autonomo e diviene molto più strutturata.
È quello che dicevo. Si finisce bolliti come la rana.Alphonse, è una conseguenza, se al datore il lavoro cambia e mi si chiede di dare flessibilità all'orario di conseguenza anche il lavoro dipendente cambia. Cambia per tutti, è il mondo del lavoro che evolve e questo non è necessariamente legato allo Smart Working. Quello che a me fà girare le palle è che spesso non è niente di urgente che non si possa fare nel normale orario o giorno lavorativo. E' semplicemente approfittarsi dellel persone che ingenuamente e bonariamente danno disponibilità.
Brunetta, questo vale anche per il datore di lavoro. Io per rispetto ai miei dipendenti, mi rompo i coglions io, però a volte devo chiedere loro di venirmi incontro, e loro lo capiscono. Ovvio che poi ne tengo conto. Ma il discorso è che purtroppo questo mondo del lavoro ci porta a non avere più un orario o giorno libero.È quello che dicevo. Si finisce bolliti come la rana.
A volte l’inizio parte da un atteggiamento da “collaboratori“ quasi amici. Anche con la diffusione del tu alla anglosassone.
Ma il piacere di comandare contagia tutti.
So che anche nel lavoro entrano altre questioni oltre la necessità produttiva-commerciale. Perché siamo tutti esseri umani e nel lavoro mettiamo gran parte del nostro riconoscimento di valore.Brunetta, questo vale anche per il datore di lavoro. Io per rispetto ai miei dipendenti, mi rompo i coglions io, però a volte devo chiedere loro di venirmi incontro, e loro lo capiscono. Ovvio che poi ne tengo conto. Ma il discorso è che purtroppo questo mondo del lavoro ci porta a non avere più un orario o giorno libero.
Incide anche la responsabilità che si ha verso il proprio lavoro o l’importanza che si daLa mia amica questa settimana oltre al giorno ha lavorato anche nel weekend e la sera, fino alle 2...
Se c'è bisogno...
Non c'è contratto che tenga.
La mia amica questa settimana oltre al giorno ha lavorato anche nel weekend e la sera, fino alle 2...
Se c'è bisogno...
Non c'è contratto che tenga.
È per questo che esistono i contratti. Altrimenti ci si spende più del dovuto. Poi qualche aspettativa di riconoscimento comprensibilmente la si ha e magari non arriva. Anche i soldi sono anche un riconoscimento simbolico.Incide anche la responsabilità che si ha verso il proprio lavoro o l’importanza che si da
Io se è qualcosa che mi compete non guardo orari e giorni, non mi pesa
Boh io il più del dovuto fatico a capirloÈ per questo che esistono i contratti. Altrimenti ci si spende più del dovuto. Poi qualche aspettativa di riconoscimento comprensibilmente la si ha e magari non arriva. Anche i soldi sono anche un riconoscimento simbolico.
Ma i limiti dovuti al rispetto della vita privata ci dovrebbero essere.Boh io il più del dovuto fatico a capirlo
È il mio lavoro, lo faccio. Non lavoro in miniera
Se vabbè. I contratti ci sono solo sulla carta e li usano per assumerti, punto.È per questo che esistono i contratti. Altrimenti ci si spende più del dovuto. Poi qualche aspettativa di riconoscimento comprensibilmente la si ha e magari non arriva. Anche i soldi sono anche un riconoscimento simbolico.
Appunto!Se vabbè. I contratti ci sono solo sulla carta e li usano per assumerti, punto.
Nella realtà, come molti hanno scritto qui dentro, va diversamente e l'extra esiste da sempre. Devi solo avere la fortuna che quell'extra ti venga riconosciuto non solo economicamente, ma anche per riconoscimento, carriera, stima colleghi, etc.
Il problema è che se non metti dei limiti, la normalità diventa l'eccezione.Ci sono lavori in cui non c'è un orario.
Ma se c'è un orario e si deve lavorare fuori dall'orario previsto, vuol dire che c'è un problema. Purtroppo abbiamo finito per ritenere normali cose che in realtà sono storture.
A volte basterebbe assumere una persona in più.Ci sono lavori in cui non c'è un orario.
Ma se c'è un orario e si deve lavorare fuori dall'orario previsto, vuol dire che c'è un problema. Purtroppo abbiamo finito per ritenere normali cose che in realtà sono storture.
Nel privato è così, prendere o lasciare. Non è corretto lo so, ma tant'è.Appunto!
Si fa leva sul “fai tu che sei bravo, preciso, affidabile“ come se si fosse tra amici.
Entrano i campo anche gli equilibri imprenditoriali, non sempre sono così semplici da capireA volte basterebbe assumere una persona in più.
Non hai torto.Guarda, nella mia rubrica ho qualche contatto 'importante' (non perché lo sia io, anzi).
Ebbene, NESSUNO di questi ha eliminato la spunta quindi mi chiedo chi stracazzo si credono di essere quelli che l'hanno eliminata.