Ma infatti non c'era un giudizio di valore su quelle azioni ma la constatazione che vengono superficialmente accomunate nella motivazione come non accettazione della separazione mentre riguardano la chiara preoccupazione di perdere il diritto alla paternità ed alla condivisione dell'azione educativa nei confronti dei figli.
Questa è una giustificazione, perché attribuisci un gesto ignobile a motivi nobili, olttetutto completamente senza fondamento.
Puoi riportare gentilmente studi o indagini compiuti sugli autori di questi fatti violenti che possano supportare la tua tesi sulle cause di questi omicidi (questo, tra l'altro, vengono compiuti in buona parte su donne senza figli o in età elevata, con figli autonomi)?
Inoltre, non ha alcun fondamento il timore di perdere la paternità, che non è in alcun modo negato in caso di separazione dei coniugi. Quasi in tutti i casi, se non ci sono problemi particolari, i figli sono in affido a entrambi i coniugi in modo paritario, non c'è nessuna disposizione che impedisca di vivere con loro lo stesso numero di giorni tra madre e padre.
Quindi sono timori infondati, che ogni persona di buon senso dovrebbe evitare di alimentare, proprio per non portare discorsi come questi a esasperazioni sgradevoli e a lotte che alimentano sì un clima violento.