Pensiero per Daniele

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Diletta

Utente di lunga data
Stamani mi sono svegliata con in mente un pensiero che riguarda te e ho deciso di scriverlo, quindi ascoltami bene.

Tu hai una potenzialità enorme, sei molto fortunato.
Perché ti dico questo?
Perché non hai più nessun legame con la stronza, sei completamente svincolato da lei.
Hai davvero la vita nelle tue mani! Usala!
E' perfino un'offesa alla tua intelligenza averla ancora in un angolo della tua mente.
Rimuovila!
Noi non abbiamo tutte queste potenzialità.
Noi siamo quelli che viviamo ancora insieme con i nostri cari fedifraghi, che ci hanno fatto questo bel regalo.
Noi cerchiamo di ricostruire qualcosa che sia ancora degno di essere vissuto e che non si discosti troppo da quello che fu.
Ovviamente è una scelta la nostra, nessuno ci obbliga in fondo, ma è una scelta responsabile e ragionata dettata da tutto ciò che c'è d'importante intorno:
la famiglia, i figli che non hanno chiesto loro di venire al mondo e che hanno tutto il diritto di aspettarsi una famiglia serena e dei genitori uniti;
un sentimento, magari offuscato e intermittente, ma ancora vivo.
Noi siamo come dei guerrieri: lottiamo per tutto quello che abbiamo costruito insieme a loro e che è tanto, lottiamo per salvaguardare le nostre famiglie, per proteggerle dalle insidie del mondo e dalle brutture della vita.
Noi siamo dei combattenti, ma spesso siamo stanchi....
 

@lex

Escluso
Io penso che Daniele se la stronza ex morisse e in un primo tempo ne fosse soddisfato, purtroppo e mi dispiace per lui, troverebbe un altro capro espiatorio per essere perennemente infelice. Spero si capisca che l'esempio è estremo.
 

Diletta

Utente di lunga data
Io penso che Daniele se la stronza ex morisse e in un primo tempo ne fosse soddisfato, purtroppo e mi dispiace per lui, troverebbe un altro capro espiatorio per essere perennemente infelice. Spero si capisca che l'esempio è estremo.

Sì, infatti lui ci si crogiola nell'infelicità cronica...però mi andava di dirglielo e l'ho fatto.
Non so niente di te...da quale parte della barricata stai, se posso chiedertelo.
 

Flavia

utente che medita
Sì, infatti lui ci si crogiola nell'infelicità cronica...però mi andava di dirglielo e l'ho fatto.
Non so niente di te...da quale parte della barricata stai, se posso chiedertelo.
Diletta hai avuto delle belle parole per Daniele spero che in esse vi possa cogliere degli spunti di riflessione.
non so se sia esatto dire che si crogiola nell'infelicità, a volte si entra in alcuni meccanismi senza nemmeno sapere come.
è evidente che la ex è diventata il parafulmini per tutti i suoi guai
 

Ultimo

Escluso
Diletta hai avuto delle belle parole per Daniele spero che in esse vi possa cogliere degli spunti di riflessione.
non so se sia esatto dire che si crogiola nell'infelicità, a volte si entra in alcuni meccanismi senza nemmeno sapere come.
è evidente che la ex è diventata il parafulmini per tutti i suoi guai
O forse Daniele vuole punire soltanto se stesso?
 

Flavia

utente che medita
O forse Daniele vuole punire soltanto se stesso?
sicuramente
il problema è che così rischia di precipitare in un brutto vortice, da cui sarebbe difficile uscirne
è un peccato che non riesca a vedere tutte le cose belle che ha a portata di mano e non riesce (o non vuole) cogliere
 

Diletta

Utente di lunga data
O forse Daniele vuole punire soltanto se stesso?

...forse si vuole punire per essere stato una persona di sani principi dopo aver realizzato che nella vita il mondo è in mano ai furbi e ai cinici.
Io, te lo giuro, mi sento anch'io un po' vittima del sistema e non mi trovo a mio agio in questo mondo...
 

Ultimo

Escluso
...forse si vuole punire per essere stato una persona di sani principi dopo aver realizzato che nella vita il mondo è in mano ai furbi e ai cinici.
Io, te lo giuro, mi sento anch'io un po' vittima del sistema e non mi trovo a mio agio in questo mondo...
Chi si sentirebbe a proprio agio se ha appena aperto gli occhi? diciamo tempo no cara Diletta :)

Si comunque facendo quella domanda ho pensato proprio quello che tu hai scritto sopra.
 

Ultimo

Escluso
sicuramente
il problema è che così rischia di precipitare in un brutto vortice, da cui sarebbe difficile uscirne
è un peccato che non riesca a vedere tutte le cose belle che ha a portata di mano e non riesce (o non vuole) cogliere
Ma Daniele sono sicuro che sa tutto, ha bisogno soltanto di toccare il fondo, e poi piano piano risalirà e sarà forte più di prima, ognuno ha le sue modalità ed i suoi tempi, Daniele deve solo fare in modo tale da toccare il fondo ma non di restarci.
 

tesla

Utente di lunga data
non c'è peggior modo di vivere che cercare giustizia in un mondo dove non ce n'è da nessuna parte.
fino a poche settimane fa vivevo anch'io questo senso di distorsione fra reale immaginato e reale "reale". poi ho capito che pochissimo, nel mondo, ha un fluire parallelo alla giustizia. soprattutto questo fluire non è adatto all'andamento tortuoso delle persone, che cambiano stato d'animo 17.000 mila volte al giorno, pressati dai bisogni, dalle emozioni, dalle paure e dai sentimenti.
a un certo punto mi sento di poter dire vaffanculo al mio ideale di giustizia, che forse funzionerebbe se attorno a me ci fossero tanti s.francesco, coi passeri sull'avambraccio. ma siccome non ce ne sono, mi adatterò e cercherò in ogni modo di non farmi affondare da questa sensazione di ingiustizia costante.
non c'è peggior stato d'animo dello stato "daniele", quello in cui "lei deve pagarla", "lei deve soffrire quanto ho sofferto io", "mi ha fatto male sapendo che io sono buono".... basta, ho dato! ora che è passato, posso dire che peggio di qualsiasi cosa c'è quello.
 

Diletta

Utente di lunga data
non c'è peggior modo di vivere che cercare giustizia in un mondo dove non ce n'è da nessuna parte.
fino a poche settimane fa vivevo anch'io questo senso di distorsione fra reale immaginato e reale "reale". poi ho capito che pochissimo, nel mondo, ha un fluire parallelo alla giustizia. soprattutto questo fluire non è adatto all'andamento tortuoso delle persone, che cambiano stato d'animo 17.000 mila volte al giorno, pressati dai bisogni, dalle emozioni, dalle paure e dai sentimenti.
a un certo punto mi sento di poter dire vaffanculo al mio ideale di giustizia, che forse funzionerebbe se attorno a me ci fossero tanti s.francesco, coi passeri sull'avambraccio. ma siccome non ce ne sono, mi adatterò e cercherò in ogni modo di non farmi affondare da questa sensazione di ingiustizia costante.
non c'è peggior stato d'animo dello stato "daniele", quello in cui "lei deve pagarla", "lei deve soffrire quanto ho sofferto io", "mi ha fatto male sapendo che io sono buono".... basta, ho dato! ora che è passato, posso dire che peggio di qualsiasi cosa c'è quello.

Sì, Tesla, condivido!
Ora abbiamo aperto gli occhi...però come ci facevano star bene quegli ideali...
 

Flavia

utente che medita
Ma Daniele sono sicuro che sa tutto, ha bisogno soltanto di toccare il fondo, e poi piano piano risalirà e sarà forte più di prima, ognuno ha le sue modalità ed i suoi tempi, Daniele deve solo fare in modo tale da toccare il fondo ma non di restarci.
Sai Claudio ho passato anche io quel momento, e quando pensavo di aver toccato il fondo e che da quel punto in poi ci potesse essere solo la risalita, qualcuno da sotto bussava e mi diceva che c'era ancora posto!
poi qualcosa è cambiato non so cosa, ma qualcosa è cambiato, ti deve scattare qualcosa dentro
a me sembra che Daniele il suo tunnel se lo sia arredato fon troppo bene
ma ne uscirà anche lui, ne sono certa

non c'è peggior modo di vivere che cercare giustizia in un mondo dove non ce n'è da nessuna parte.
fino a poche settimane fa vivevo anch'io questo senso di distorsione fra reale immaginato e reale "reale". poi ho capito che pochissimo, nel mondo, ha un fluire parallelo alla giustizia. soprattutto questo fluire non è adatto all'andamento tortuoso delle persone, che cambiano stato d'animo 17.000 mila volte al giorno, pressati dai bisogni, dalle emozioni, dalle paure e dai sentimenti.
a un certo punto mi sento di poter dire vaffanculo al mio ideale di giustizia, che forse funzionerebbe se attorno a me ci fossero tanti s.francesco, coi passeri sull'avambraccio. ma siccome non ce ne sono, mi adatterò e cercherò in ogni modo di non farmi affondare da questa sensazione di ingiustizia costante.
non c'è peggior stato d'animo dello stato "daniele", quello in cui "lei deve pagarla", "lei deve soffrire quanto ho sofferto io", "mi ha fatto male sapendo che io sono buono".... basta, ho dato! ora che è passato, posso dire che peggio di qualsiasi cosa c'è quello.
sono sempre stata un'idealista, con principi demodè, e una sorta di correttezza che attualmente non trova riscontro in questo mondo
sono sbagliata? forse si
ma non me la sento di mandare a quel paese, i miei ideali, perchè così manderei a quel paese anche me stessa, e ciò sarebbe un bel problema a quanto pare sono l'unica che mi sopporta
di bastonate ne ho prese tante, e certamente ancora tante ne prenderò, sono stata tanto male, ed ora anche se in modo diverso continuo a provare sofferenza
ma non riesco a cambiare, sono fatta così
 

Diletta

Utente di lunga data
Sai Claudio ho passato anche io quel momento, e quando pensavo di aver toccato il fondo e che da quel punto in poi ci potesse essere solo la risalita, qualcuno da sotto bussava e mi diceva che c'era ancora posto!
poi qualcosa è cambiato non so cosa, ma qualcosa è cambiato, ti deve scattare qualcosa dentro
a me sembra che Daniele il suo tunnel se lo sia arredato fon troppo bene
ma ne uscirà anche lui, ne sono certa


sono sempre stata un'idealista, con principi demodè, e una sorta di correttezza che attualmente non trova riscontro in questo mondo
sono sbagliata? forse si
ma non me la sento di mandare a quel paese, i miei ideali, perchè così manderei a quel paese anche me stessa, e ciò sarebbe un bel problema a quanto pare sono l'unica che mi sopporta
di bastonate ne ho prese tante, e certamente ancora tante ne prenderò, sono stata tanto male, ed ora anche se in modo diverso continuo a provare sofferenza
ma non riesco a cambiare, sono fatta così

Anch'io sono sempre stata un'idealista, ora però mi ritrovo a dover analizzare i miei principi di base e soprattutto le mie certezze assolute, che assolute non sono più essendosi rivelate fallaci.
Ho dovuto rivederle e limarle perché non pienamente rispondenti alla realtà che si vive.
Va da sé che chi ha da sempre impostato la propria vita alla luce di valori importanti questi continueranno ad essere il faro, ma parecchi schemi mentali sono stati da me rivisti e corretti.
La vita è in continua evoluzione e anche noi ci evolviamo con essa.
L'importante è comportarsi sempre secondo coscienza e secondo ciò che si ritiene giusto, da persone mature, e io penso di essere allenata in questo.
 

Flavia

utente che medita
Anch'io sono sempre stata un'idealista, ora però mi ritrovo a dover analizzare i miei principi di base e soprattutto le mie certezze assolute, che assolute non sono più essendosi rivelate fallaci.
Ho dovuto rivederle e limarle perché non pienamente rispondenti alla realtà che si vive.
Va da sé che chi ha da sempre impostato la propria vita alla luce di valori importanti questi continueranno ad essere il faro, ma parecchi schemi mentali sono stati da me rivisti e corretti.
La vita è in continua evoluzione e anche noi ci evolviamo con essa.

L'importante è comportarsi sempre secondo coscienza e secondo ciò che si ritiene giusto, da persone mature, e io penso di essere allenata in questo.
Concordo con te
però alle volte che fatica stare a questo mondo
 

@lex

Escluso
Sì, infatti lui ci si crogiola nell'infelicità cronica...però mi andava di dirglielo e l'ho fatto.
Non so niente di te...da quale parte della barricata stai, se posso chiedertelo.
vuoi sapere se sono un traditore o un tradito? non ho mai tradito una donna che stava con me
 

tesla

Utente di lunga data
Concordo con te
però alle volte che fatica stare a questo mondo
non voglio cambiare io, preciso, voglio cercare di essere sempre una persona corretta e con dei sogni nel cassetto.
vorrei solo cambiare il modo di aspettarmi cose dal mondo, cose che sono convinta di meritarmi o che che una qualche giustizia dovrebbe riservarmi.

non so se sia un credo religioso che ha impregnato la mia mente, o un'ideale di giustizia universale, fatto sta che (come daniele) io sarei portata ad aspettarmi che le cose vadano in un certo modo, che la mia sensibilità sia rispettata, i miei diritti rispettati, i miei sentimenti riconosciuti e valorizzati.
invece non è così, non abbiamo di fronte un'entità equa che ci fulmina con una saetta se ci comportiamo male e ci premia se siamo buoni e onesti. abbiamo la nostra coscienza, quella si, e a quella dobbiamo fare riferimento.
attorno a noi non c'è un'idilliaca attmosfera che capta le ingiustizie nei nostri confronti e riappiana i torti subiti.
quindi io non cerco più che qualcuno o qualcosa appiani lo sbilanciamento verso il male che subisco.
nè una giustizia umana, nè "naturale"; non ho sete di vendetta (che mi fa incriccare la schiena dalla tensione) nè inveisco contro le storture del mondo. quello che mi è stato fatto l'ho assimilato e anzi, sono poiuttosto in pace con me stessa da quel punto di vista.
 

Flavia

utente che medita
non voglio cambiare io, preciso, voglio cercare di essere sempre una persona corretta e con dei sogni nel cassetto.
vorrei solo cambiare il modo di aspettarmi cose dal mondo, cose che sono convinta di meritarmi o che che una qualche giustizia dovrebbe riservarmi.

non so se sia un credo religioso che ha impregnato la mia mente, o un'ideale di giustizia universale, fatto sta che (come daniele) io sarei portata ad aspettarmi che le cose vadano in un certo modo, che la mia sensibilità sia rispettata, i miei diritti rispettati, i miei sentimenti riconosciuti e valorizzati.
invece non è così, non abbiamo di fronte un'entità equa che ci fulmina con una saetta se ci comportiamo male e ci premia se siamo buoni e onesti. abbiamo la nostra coscienza, quella si, e a quella dobbiamo fare riferimento.
attorno a noi non c'è un'idilliaca attmosfera che capta le ingiustizie nei nostri confronti e riappiana i torti subiti.
quindi io non cerco più che qualcuno o qualcosa appiani lo sbilanciamento verso il male che subisco.
nè una giustizia umana, nè "naturale"; non ho sete di vendetta (che mi fa incriccare la schiena dalla tensione) nè inveisco contro le storture del mondo. quello che mi è stato fatto l'ho assimilato e anzi, sono poiuttosto in pace con me stessa da quel punto di vista.
:up:
concordo con te
sto cercando di non aspettarmi nulla dal mio prossimo, e tutto ciò che nasce in bene è accolto
ma le aspettative fanno parte della natura umana
esistono persone che passano sopra la tua persona come uno schiaccia sassi e proseguono tranquille la loro strada, perchè nella loro logica tutto è concesso
nemmeno io ho sete di vendetta, ma ammetto che in alcuni momenti ci ho pensato, credo sia stata una fase del percorso, come la rabbia
in pace con me stessa ancora non ci sono, chissà forse a questo stato di maturazione personale ci arriverò anch'io prima o poi
 
Stato
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