Perdonare ... cosa significa?

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Alce Veloce

Utente di lunga data
Ciao Abigail,
Credo che alla fine il punto focale sia la fiducia che riponi nella persona che ti ha tradito. Potrai, forse con difficoltà, perdonare, potrai forse alla fin fine accettare questo fatto, ma la fiducia, quella no. Tu personalmente non ci puoi fare nulla. Sta all'altra persona desiderare e dimostrare di volerla recuperare in te. Se non si impone un cammino nel quale imposta una staffetta ove la meta finale è il recupero della fiducia della persona tradita, non si va da nessuna parte.
D'altronde, mi metto nei miei panni: come faccio a credere, ora come ora, a qualsiasi cosa che lei mi dice e che non è supportata dai fatti? Ovvero dal famoso "se non vedo non credo"? Diventa un sopravvivere quotidiano in cui, per soffrire di meno, ti metti di fronte al principio "occhio non vede, cuore non duole", consapevole che questo è solo un pretesto per... chiudere gli occhi di fronte alla realtà.

Si, vero.
Il traditore non deve sentirsi "assolto", ma in dovere di riparare il danno, di partecipare attivamente ad una ricostruzione che, come ho detto prima, parte dalla fragilità di cui il tradito diventa ostaggio.
Io, per quanto di logica sia praticamente sicuro che mia moglie non sta assolutamente reiterando contatti col tizio e tantomento con altri, non riesco a non "pensare male" ogni qualvolta la vedo uscire di casa o rievere un messaggio. Ecco: qui deve intervenire il traditore, mostrando apertamete le proprie "nudità", ammettendo di essersi dimostrato inaffidabile e quindi in dovere di ammettere, comprendere ed impegnarsi a lenire ogni fitta di dolore che fatti, parole, gesti, situazioni, tutte le cose minate dai fatti accaduti può far ancora piegare di sofferenza il tradito.
 

cleo81

Utente di lunga data
Come ho già scritto altrove, anch'io penso che chi ama perdona.

Magari ha bisogno di tempo, di sofferenza... ma alla fine perdona.

Perdonare non significa dimenticare.
Però, se dopo un anno ancora non si riesce a non piangere... non so, mi sembra che il perdono non sia stato davvero metabolizzato, non è diventato parte di te.
Pensa a ciò che di bello ha fatto e fa tuo marito per te... davvero non c'è nulla che ti faccia piangere di gioia?
E' tutto meno importante di quell'errore che hai ingoiato ma ti è rimasto in gola?
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
Come ho già scritto altrove, anch'io penso che chi ama perdona.

Magari ha bisogno di tempo, di sofferenza... ma alla fine perdona.

Perdonare non significa dimenticare.
Però, se dopo un anno ancora non si riesce a non piangere... non so, mi sembra che il perdono non sia stato davvero metabolizzato, non è diventato parte di te.
Pensa a ciò che di bello ha fatto e fa tuo marito per te... davvero non c'è nulla che ti faccia piangere di gioia?
E' tutto meno importante di quell'errore che hai ingoiato ma ti è rimasto in gola?
Al significato di "amare" possiamo aggiungere quello di comprendere ed accettare le debolezze altrui, pertanto il tradito ad un certo punto, è vero: se ama "perdona", nel senso che mette tutto il resto sopra al torto subito, tutto, compreso un bel lavoro di introspezione sincera ed ammissione delle proprie corresponsabilità.
Solo un lavoro in parallelo, dove uno ammette e l'altro comprende può permettere una ricostruzione.
 

Amoremio

Utente di lunga data
Grazie Grande,

in realtà sono più che convinta di non averlo perdonato.
Magari ci riuscissi!!!

Lo amo, non voglio vivere senza di lui ne lui vuole vivere senza di me, ma il rancore che provo nei confronti del suo lato "traditore" non si è minimante scalfitto, anzi, più lo vedo pentito, affettuoso, preoccupato per me, più mi chiedo come abbia potuto....

Ma come ora mi ami, dici di avermi amato x 20 anni e sei riuscito a cancellarmi dalla tua vita? Dov'ero in quei mesi?

Credo di aver già sviscerato tutto... capirai 11 mesi... anche lui insiste per una terapia, ma non sono convinta che serva:(


se hai letto i post che ho scritto in questi giorni, potresti già avere un'idea della mia risposta alla tua domanda

"cancellata", vorrei sapere se questa parola l'ha usata lui

mio marito disse proprio cosi "in quel periodo ti ho come cancellata"
non ha detto "non c'eri", "sei sparita dal mio cuore" e nemmeno "eri come cancellata"

io penso che chi tradisce perchè scivola, non come abitudine, deve cancellare la persona che ha amato
lo fa anche se non è cosciente del motivo per cui lo fa, coma l'assassino che copre il viso della persona amata e poi uccisa, per non sentirne il giudizio, per non provare il sentimento che li ha uniti

il traditore che ha bisogno di "cancellare" se si facesse le domande giuste capirebbe cosa sta facendo
se costruisco una crisi su screzi secondari, significa che la crisi non c'è
se ho bisogno della crisi come motivo per tradire, significa che il motivo non c'è
se devo cancellare il mio amore per la mia compagna, significa che quell'amore esiste
se devo cancellare la mia compagna, è perchè lei è forte e presente dentro di me

ma allora dovrebbe arrivare alla conclusione che nega l'immagine che ha di sè: sono un pdm che sta facendo del male a chi gli vuol bene dandosi un sacco di motivi sostanzialmente inesistenti

c'è chi lo fa, riesce a guardarsi dentro e a fermarsi prima, ma dubito che sia la maggioranza

molti cominciano il gioco del flirt "innocentemente" (pensano) e quando ci son cascati dentro non sanno tirarsi indietro (poi dicono "è accaduto" "è capitato" ecc.: in realtà lo hanno fatto accadere e capitare)
e la loro testa comincia a raccontargli un film diverso
"non sei un traditore, tu ami, gli amori finiscono, il tuo amore per tua moglie è finito e non è manco colta tua perchè lei ...... (seguono molteplici costrutti di fantasia che partono da dissapori oggettivi)"

e la loro testa (in sinergia con altri apparati) è molto convincente
perchè oggettivamente le farfalle nello stomaco ci sono e " ... a 40 (o 50) anni avrà pure un significato diverso rispetto a quando ne avevo 14!" (invece no)

in quei mesi tu eri in un limbo
eri quella che c'era, ma non dovevi esserci
se non c'eri, perchè non mi sa stare vicina?
non la amo, perchè altrimenti non vorrei l'altra
ma perchè non mi ama e me lo fa capire come me lo dimostra l'altra?
eri quella che non era uguale a com'era all'inizio, ma non stiamo tanto a guardare quando come e perchè (ma anche "se") si è trasformata

per questo ho quotato anna

cambia tu
non cercare di vedere la ragione di comportamenti che non hanno avuto ragione nemmeno per lui
non pretendere di vedere l'uomo che conosci in comportamenti in cui lui non c'era
quando "cancellano" la compagna che fino al giorno prima sapevano di amare, in realtà spesso stanno cancellando sè stessi per non giudicarsi con i parametri consueti

la tua incapacità di perdonarlo però dice che il tuo orgoglio ferito o amor proprio offeso ti parla con voce più forte del tuo amore per lui

ricorda una cosa
allontanarsi non è così difficile
molto più difficile è tornare da chi sa che ti sei allontanato

lui è tornato
devi capire se sei capace di accoglierlo
 

Grande82

Utente di lunga data
Ho sempre detto a mia moglie: "io non ho nulla da perdonarti".
Cacchio, sbgliavo di grosso!!!!

Mi spiego: io sono convinto, in senso generale, che il perdono non sia possibile tra "pari", perchè se tizio sbaglia in qualcosa, caio sbaglierà in qualcos'altro prima o poi. Siamo tutti fallibili, nessuno può essere giudice.
Considero poi il perdono un'arma molto infida, nel senso che molti la usano più o meno consapevolmente per aumentare anziché diminuire il debito, stuzzicare quindi i sensi di colpa. Ecco, io mi sono trovato a capire che quando le dicevo così era proprio per mettermi su un gradino superiore, per tentare di disarmarla ulteriormente. Se però il mio intento fosse davvero quello di rimettere in qualche modo insieme i cocci, non mi posso permettere questo atteggiamento. La "ricostruzione" dev'essere fatta insieme, quindi bando alle fesserie: "no, mia cara, non ti perdono. Mi hai fatto male, un male atroce, mi hai quasi ucciso, hai annullato ogni mia energia, mi hai strappato le palle a morsi e poi sei rimasta li a guardarmi, che ti imploravo aiuto per l'ennesima volta, sanguinante, disperato, distrutto. Probabilmente dimenticherò il tradimento con quel tizio, ma non potrò mai dimenticare l'abbandono, il tuo stare li ad osservarmi passivamente, e che è quello che mi ha fatto più male.
Se si vuole salvare il salvabile, rimboccati le maniche, perchè oltre ai cocci, da terra devi pure tirar su me."

Non so come questo mio discorso possa aiutarti, ma penso che possa servirti almeno per farti capire che non ha senso far finta di non avere un "credito". Se sei forte, puoi anche dimenticartelo, ma se non lo sei.........
alce, non immagini come mi renda felice leggere questo tuo post, capire il percorso che hai fatto per fare un passo indietro rispetto alle tue condizioni e capire quello che vuoi davvero: che lei ti raccolga.
glielo hai detto? in bocca al lupo
 

Grande82

Utente di lunga data
Difatti parlo di lavoro comune, anche se la frase finale può dar da intendere diversamente.
Se entrambi dobbiamo spingere un carretto, ma tu mi hai fatto inciampare e sono a terra, per tornare a spingere il carretto magari se mi dai una mano a rialzarmi è meglio. Poi magari ci riesco da solo, ma vederti li a guardarmi inebetito intanto che annaspo nel fango per tirarmi su non è certo piacevole.
Rendo?
posso aggiungere?
se mi rialzo da solo... potrei realizzare che alla fin fine sto meglio da solo dato che faccio tutto così... e non avere più interesse a spingere il carretto.... se mi aiuti, sono un pò più motivato.
 

Amoremio

Utente di lunga data
Credo che il termine "perdonare" sia fuori luogo. LO so, lo usan tutti in queste circostanze.
Hai letto la storia di Marì e Carl ? Lì si capisce molto bene che Marì non ha perdonato, bensì ha ACCETTATO. Il perdono è una sottocategoria dell'accettazione.
quoto in parte

anch'io ho più volte detto che non proprio di perdono si trattava (ma neanche accettazione mi pare corretto)
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
alce, non immagini come mi renda felice leggere questo tuo post, capire il percorso che hai fatto per fare un passo indietro rispetto alle tue condizioni e capire quello che vuoi davvero: che lei ti raccolga.
glielo hai detto? in bocca al lupo
Si, si, gliel'ho detto, ma è servito a poco. Resta a guardarmi con sguardo inebetito, poi piange un po' tra sè, e finsce tutto li.
Si comporta da perfetta mogliettina, addirittura arriva a farmi qualche coccola (mai fatte), ma è tutto "di plastica".
Io adesso sono più forte, sto rinunciando a molte cose, lo so, ma mi sono creato una scala di priorità. Non faccio assolutamente il "martire", anzi, sto cominciando a star bene.
Il discorso del perdono invece è un altro: perdonare rischia di diventare un ricatto o al contrario un'affrancatura. I problemi vanno risolti, non trascurati o peggio dimenticati.
 
Si, si, gliel'ho detto, ma è servito a poco. Resta a guardarmi con sguardo inebetito, poi piange un po' tra sè, e finsce tutto li.
Si comporta da perfetta mogliettina, addirittura arriva a farmi qualche coccola (mai fatte), ma è tutto "di plastica".
Io adesso sono più forte, sto rinunciando a molte cose, lo so, ma mi sono creato una scala di priorità. Non faccio assolutamente il "martire", anzi, sto cominciando a star bene.
Il discorso del perdono invece è un altro: perdonare rischia di diventare un ricatto o al contrario un'affrancatura. I problemi vanno risolti, non trascurati o peggio dimenticati.
sei sicuro di questo?
non capisco perché dovrebbe fingere o comportarsi non naturalmente, però
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
posso aggiungere?
se mi rialzo da solo... potrei realizzare che alla fin fine sto meglio da solo dato che faccio tutto così... e non avere più interesse a spingere il carretto.... se mi aiuti, sono un pò più motivato.
Si, ma poi ci può stare anche che il carretto sia talmente pieno di cose importanti in comune che una volta rialzato con le tue sole forze accetti comunque di continuare a spingerlo, salvo fare patti chiari sui rapporti tra "soci".
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
sei sicuro di questo?
non capisco perché dovrebbe fingere o comportarsi non naturalmente, però
perchè il fatto ha messo in luce ulteriormente le nostre incompatibilità.
Lei è una persona che ha deciso di vivere da "stilita" (senza la s, eh!), accovacciata sulla sua colonna, irraggiungibile da tutti. Io invece sono una persona che vuole comunicare davvero, non passare la vita a parlare dei lavori di casa o di dove andare in ferie. Il suo allungare la mano per farmi la "carezzina" che lei non farebbe mai se io non le avessi detto (per anni) che ne avevo bisogno, non è certo un riprendere contatto con me, ma solo un blandirmi.
Basta, per carità, non pretendo più che cambi, non lo spero più, mi ha tolto pure quella speranza, quindi preferirei che ci fosse sincerità, non acquiescenza. Per il momento mi va bene così, poi vedremo.
 

Sid

Utente di lunga data
se hai letto i post che ho scritto in questi giorni, potresti già avere un'idea della mia risposta alla tua domanda

"cancellata", vorrei sapere se questa parola l'ha usata lui

mio marito disse proprio cosi "in quel periodo ti ho come cancellata"
non ha detto "non c'eri", "sei sparita dal mio cuore" e nemmeno "eri come cancellata"

io penso che chi tradisce perchè scivola, non come abitudine, deve cancellare la persona che ha amato
lo fa anche se non è cosciente del motivo per cui lo fa, coma l'assassino che copre il viso della persona amata e poi uccisa, per non sentirne il giudizio, per non provare il sentimento che li ha uniti

il traditore che ha bisogno di "cancellare" se si facesse le domande giuste capirebbe cosa sta facendo
se costruisco una crisi su screzi secondari, significa che la crisi non c'è
se ho bisogno della crisi come motivo per tradire, significa che il motivo non c'è
se devo cancellare il mio amore per la mia compagna, significa che quell'amore esiste
se devo cancellare la mia compagna, è perchè lei è forte e presente dentro di me

ma allora dovrebbe arrivare alla conclusione che nega l'immagine che ha di sè: sono un pdm che sta facendo del male a chi gli vuol bene dandosi un sacco di motivi sostanzialmente inesistenti

c'è chi lo fa, riesce a guardarsi dentro e a fermarsi prima, ma dubito che sia la maggioranza

molti cominciano il gioco del flirt "innocentemente" (pensano) e quando ci son cascati dentro non sanno tirarsi indietro (poi dicono "è accaduto" "è capitato" ecc.: in realtà lo hanno fatto accadere e capitare)
e la loro testa comincia a raccontargli un film diverso
"non sei un traditore, tu ami, gli amori finiscono, il tuo amore per tua moglie è finito e non è manco colta tua perchè lei ...... (seguono molteplici costrutti di fantasia che partono da dissapori oggettivi)"

e la loro testa (in sinergia con altri apparati) è molto convincente
perchè oggettivamente le farfalle nello stomaco ci sono e " ... a 40 (o 50) anni avrà pure un significato diverso rispetto a quando ne avevo 14!" (invece no)

in quei mesi tu eri in un limbo
eri quella che c'era, ma non dovevi esserci
se non c'eri, perchè non mi sa stare vicina?
non la amo, perchè altrimenti non vorrei l'altra
ma perchè non mi ama e me lo fa capire come me lo dimostra l'altra?
eri quella che non era uguale a com'era all'inizio, ma non stiamo tanto a guardare quando come e perchè (ma anche "se") si è trasformata

per questo ho quotato anna

cambia tu
non cercare di vedere la ragione di comportamenti che non hanno avuto ragione nemmeno per lui
non pretendere di vedere l'uomo che conosci in comportamenti in cui lui non c'era
quando "cancellano" la compagna che fino al giorno prima sapevano di amare, in realtà spesso stanno cancellando sè stessi per non giudicarsi con i parametri consueti

la tua incapacità di perdonarlo però dice che il tuo orgoglio ferito o amor proprio offeso ti parla con voce più forte del tuo amore per lui

ricorda una cosa
allontanarsi non è così difficile
molto più difficile è tornare da chi sa che ti sei allontanato

lui è tornato
devi capire se sei capace di accoglierlo
non ti posso dare reputazione.... ma mi piace tantissimo quello che hai scritto e come lo hai scritto :)
 

Grande82

Utente di lunga data
Si, si, gliel'ho detto, ma è servito a poco. Resta a guardarmi con sguardo inebetito, poi piange un po' tra sè, e finsce tutto li.
Si comporta da perfetta mogliettina, addirittura arriva a farmi qualche coccola (mai fatte), ma è tutto "di plastica".
Io adesso sono più forte, sto rinunciando a molte cose, lo so, ma mi sono creato una scala di priorità. Non faccio assolutamente il "martire", anzi, sto cominciando a star bene.
Il discorso del perdono invece è un altro: perdonare rischia di diventare un ricatto o al contrario un'affrancatura. I problemi vanno risolti, non trascurati o peggio dimenticati.
cosa intendi dicendo che è tutto 'di plastica'?
che lo senti forzato e finto?
o che è spontaneo ma non sufficiente?

Sul fatto che stai meglio ti credo, ti stai facendo la corazza. il brutto della corazza è che poi distruggerla... è quasi impossibile.
i problemi vanno risolti... sì, ma prima vanno capiti....
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
se hai letto i post che ho scritto in questi giorni, potresti già avere un'idea della mia risposta alla tua domanda

"cancellata", vorrei sapere se questa parola l'ha usata lui

mio marito disse proprio cosi "in quel periodo ti ho come cancellata"
non ha detto "non c'eri", "sei sparita dal mio cuore" e nemmeno "eri come cancellata"

io penso che chi tradisce perchè scivola, non come abitudine, deve cancellare la persona che ha amato
lo fa anche se non è cosciente del motivo per cui lo fa, coma l'assassino che copre il viso della persona amata e poi uccisa, per non sentirne il giudizio, per non provare il sentimento che li ha uniti

il traditore che ha bisogno di "cancellare" se si facesse le domande giuste capirebbe cosa sta facendo
se costruisco una crisi su screzi secondari, significa che la crisi non c'è
se ho bisogno della crisi come motivo per tradire, significa che il motivo non c'è
se devo cancellare il mio amore per la mia compagna, significa che quell'amore esiste
se devo cancellare la mia compagna, è perchè lei è forte e presente dentro di me

ma allora dovrebbe arrivare alla conclusione che nega l'immagine che ha di sè: sono un pdm che sta facendo del male a chi gli vuol bene dandosi un sacco di motivi sostanzialmente inesistenti

c'è chi lo fa, riesce a guardarsi dentro e a fermarsi prima, ma dubito che sia la maggioranza

molti cominciano il gioco del flirt "innocentemente" (pensano) e quando ci son cascati dentro non sanno tirarsi indietro (poi dicono "è accaduto" "è capitato" ecc.: in realtà lo hanno fatto accadere e capitare)

Da traditrice mi ritrovo in tutto questo in maniera perfetta. Non so se cancellare è il termine giusto. Ma si lo dimenticavo, nei momenti in cui stavo con l'altro lo dimenticavo come se aprissi una parentesi che poi chiuevo quando tornavo a casa


e la loro testa comincia a raccontargli un film diverso
"non sei un traditore, tu ami, gli amori finiscono, il tuo amore per tua moglie è finito e non è manco colta tua perchè lei ...... (seguono molteplici costrutti di fantasia che partono da dissapori oggettivi)"

e la loro testa (in sinergia con altri apparati) è molto convincente
perchè oggettivamente le farfalle nello stomaco ci sono e " ... a 40 (o 50) anni avrà pure un significato diverso rispetto a quando ne avevo 14!" (invece no)


In questo invece assolutamente no. mai pensato di non amarlo mai pensato di amare l'altro più di lui

Mi fai riflettere molto, è vero che ognuno di noi a storie diverse ma non riesco a incanalare la mia nella giusta direzione. so che non riesco a spiegarmi....
 

Grande82

Utente di lunga data
perchè il fatto ha messo in luce ulteriormente le nostre incompatibilità.
Lei è una persona che ha deciso di vivere da "stilita" (senza la s, eh!), accovacciata sulla sua colonna, irraggiungibile da tutti. Io invece sono una persona che vuole comunicare davvero, non passare la vita a parlare dei lavori di casa o di dove andare in ferie. Il suo allungare la mano per farmi la "carezzina" che lei non farebbe mai se io non le avessi detto (per anni) che ne avevo bisogno, non è certo un riprendere contatto con me, ma solo un blandirmi.
Basta, per carità, non pretendo più che cambi, non lo spero più, mi ha tolto pure quella speranza, quindi preferirei che ci fosse sincerità, non acquiescenza. Per il momento mi va bene così, poi vedremo.
ma prima del tradimento... era sempre così, no?
mi pare che il tradimento ti abbia reso insopportabili i difetti che prima gestivi come sue diversità e oggi vedi come limiti profondi.
se lei cambiasse (posto che si possa cambiare in modo radicale) e volesse darti carezze, non pensi che tu le sentiresti sempre di plastica perchè ricordi il tempo in cui non dava carezze (ovviamente è un esempio) ?
 

mariasole

Utente di lunga data
grazie

Scusate ragazzi ma per problemi di pc non sono ancora riuscita a leggere tutto.

Volevo intanto ringraziarvi di cuore, sopratutto coloro che hanno risolto da tempo le loro situazioni e malgrado questo trascorrono parte delle loro giornate a cercare di aiutare chi ancora naviga nella burrasca.
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
ma prima del tradimento... era sempre così, no?
mi pare che il tradimento ti abbia reso insopportabili i difetti che prima gestivi come sue diversità e oggi vedi come limiti profondi.
se lei cambiasse (posto che si possa cambiare in modo radicale) e volesse darti carezze, non pensi che tu le sentiresti sempre di plastica perchè ricordi il tempo in cui non dava carezze (ovviamente è un esempio) ?
Si, è possibile, ci penso di continuo.
Lei non è sempre stata così, lo è diventata parecchi anni fa in seguito a degli shock per due figli persi molto avanti in gestazione ed a breve distanza tra loro........ Poi riandando indietro con l a poca memoria di cui godo, mi è venuto solo un dubbio: si, era diversa, ma era....... innamorata di me!
Ora non lo è più, da molti anni, ed ecco che con un "amico" certi gesti proprio non ti vengono, comprensibile, no?
...........ma io lo ero di lei. Lo sono stato per tanto tempo dopo che lei aveva smesso. Poi ho cominciato ad essere innamorato solo dell'immagine che ricordavo, ed alla fine pure io ho dovuto rassegnarmi.
Io però sono lo stesso molto affettuoso, e adesso che so che il vaso rotto, rotto resta, a volte mi trattengo, perchè mi da fastidio compiere gesti che lei mostra di non capire, di cogliere solo come un....... perdono.
No, non posso più ammettere che la mia dolcezza ed i miei sorrisi siano interpretati come un "oh, beh, meno male: gli è passata", anche e principalmente perchè per me sono naturali, e non dipendenti da perdoni o cancellazioni di alcun genere. Io ho bisogno, cazzo! Se sei disposta a dare, ok, altrimenti non fingere, perchè mi sento preso per il culo.
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
Scusate ragazzi ma per problemi di pc non sono ancora riuscita a leggere tutto.

Volevo intanto ringraziarvi di cuore, sopratutto coloro che hanno risolto da tempo le loro situazioni e malgrado questo trascorrono parte delle loro giornate a cercare di aiutare chi ancora naviga nella burrasca.
Mi scuso con te per averti un po' rubato la scena. Purtroppo mi capita spesso, son fatto così, anche se tento di contenermi, ma dato che non siamo andati fuori argomento più di tanto, spero che il mio scrivere ti serva comunque almeno un poco.
 

Nausicaa

sfdcef
A tutti quelli che hanno scritto in questo thread.

Le vostre riflessioni sono tutte molto... non trovo la parola...
Mi sono tutte entrate dentro.

E mi lasciano un senso di disfatta eterna.
Non discuto della responsabilità del traditore, non mi azzardo minimamente a sottovalutare il dolore provocato.

Ma leggendo quello che la maggior parte di voi ha scritto, mi viene da dire "ma allora, che senso ha ricostruire?"
Perchè mai ricominciare. Perchè mai anche da parte del traditore.... se il dolore che ha causato non potrà mai più essere ripagato, in nessun modo. Se per sempre sarà un componente "di serie B", indegno di fiducia, sempre sotto osservazione, sempre in colpa a vedere le lacrime che da un momento all'altro -e dio, quanto vere e sentite!- sono negli occhi del tradito.

Se neppure il più profondo pentimento, neppure una apparente serenità ritrovata fa sì che il tradito possa stare di nuovo bene... che senso ha?

Scusate, ma in questo momento mi verrebbe da gridare, da gridare BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAA a tutte le coppie in cui si è vissuto un tradimento.
Eliminare tutto, tutto, ripartire da capo ma non con lui/lei

Scusate, ma davvero in questo momento mi sento senza speranze...
 
Si, è possibile, ci penso di continuo.
Lei non è sempre stata così, lo è diventata parecchi anni fa in seguito a degli shock per due figli persi molto avanti in gestazione ed a breve distanza tra loro........ Poi riandando indietro con l a poca memoria di cui godo, mi è venuto solo un dubbio: si, era diversa, ma era....... innamorata di me!
Ora non lo è più, da molti anni, ed ecco che con un "amico" certi gesti proprio non ti vengono, comprensibile, no?
...........ma io lo ero di lei. Lo sono stato per tanto tempo dopo che lei aveva smesso. Poi ho cominciato ad essere innamorato solo dell'immagine che ricordavo, ed alla fine pure io ho dovuto rassegnarmi.
Io però sono lo stesso molto affettuoso, e adesso che so che il vaso rotto, rotto resta, a volte mi trattengo, perchè mi da fastidio compiere gesti che lei mostra di non capire, di cogliere solo come un....... perdono.
No, non posso più ammettere che la mia dolcezza ed i miei sorrisi siano interpretati come un "oh, beh, meno male: gli è passata", anche e principalmente perchè per me sono naturali, e non dipendenti da perdoni o cancellazioni di alcun genere. Io ho bisogno, cazzo! Se sei disposta a dare, ok, altrimenti non fingere, perchè mi sento preso per il culo.
forse ne avevamo già parlato; spesso le donne in questi casi inconsciamente (e assurdamente)colpevolizzano il compagno anche solo perché pensano che non soffra abbastanza o che non le capisca.
potrebbe benissimo essere la causa scatenante di tutto.
una cosa è certa: sono dolori che cambiano profondamente
 
Stato
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