Purtroppo no.Perchè la tua compagna non fa così????
Purtroppo no.Perchè la tua compagna non fa così????
Mariasole le tue domande sono un modo diverso di porre una delle "Domande" per eccellenza del tradito: "riuscirò mai a perdonare?"Ciao, cosa significa perdonare?
Come si fa?
Per superare un tradimento è necessario perdonare il partner, e fin qui ci siamo... ma cosa vuol dire perdonare?
Io amo mio marito, lui mi ama e ogni gg mi dimostra tutto il suo pentimento per quello che ha fatto.
Ma sebbene siano passati 11 mesi dalla fatidica scoperta non passa giorno in cui io non versi lacrime, non passa giorno in cui mi chieda come abbia potuto farmi questo...
E' diventato il centro della mia giornata, penso e ripenso, analizzo ogni dettaglio scoperto, ricordo ogni parola e gesto del suo periodo di "follia", gliene parlo spesso anche se negli ultimi gg mi ha detto di non volerne + parlare e se insisto si incavola.
Mio marito dice che ormai non c'è + nulla da dire e che il continuare a parlarne non mi permette di andare avanti.
Ma io non ci riesco.
Ricordo Amarax che nel mio 3d mi diceva di non vedermi molto disperata e io che le rispondevo che forse il peggio era passato o forse ero solo in standby in attesa di scoppiare....
Credevo fosse più semplice, forse sono io che sono sbagliata;
mi bacia e piango,
mi guarda con amore e mi viene il groppo in gola;
anche quando siamo solo noi due in realtà per me siamo in tre...
Come non quotarti!Forse non abbiamo la stessa idea di pietà.
Pietà è un nobile sentimento di com-passione, di simpatia, di comprensione della possibilità di tutti di commettere errori e perfino cose crudeli.
Non è "mi fai pietà" con un accento di disprezzo.
E, per me, arriva dopo l'elaborazione delle motivazioni dell'altro, la comprensione dei bisogni profonti e poi il ridimensionamento di quanto commesso, facendolo rientrare, dicevo quattro anni fa, nel "in salute e malattia, nella buona e nella cattiva sorte".
Se non c'è questo, si può ricostruire, ma resterà sempre un sopito rancore.
Ciao, cosa significa perdonare?
Come si fa?
Per superare un tradimento è necessario perdonare il partner, e fin qui ci siamo... ma cosa vuol dire perdonare?
Io amo mio marito, lui mi ama e ogni gg mi dimostra tutto il suo pentimento per quello che ha fatto.
Ma sebbene siano passati 11 mesi dalla fatidica scoperta non passa giorno in cui io non versi lacrime, non passa giorno in cui mi chieda come abbia potuto farmi questo...
E' diventato il centro della mia giornata, penso e ripenso, analizzo ogni dettaglio scoperto, ricordo ogni parola e gesto del suo periodo di "follia", gliene parlo spesso anche se negli ultimi gg mi ha detto di non volerne + parlare e se insisto si incavola.
Mio marito dice che ormai non c'è + nulla da dire e che il continuare a parlarne non mi permette di andare avanti.
Ma io non ci riesco.
Ricordo Amarax che nel mio 3d mi diceva di non vedermi molto disperata e io che le rispondevo che forse il peggio era passato o forse ero solo in standby in attesa di scoppiare....
Credevo fosse più semplice, forse sono io che sono sbagliata;
mi bacia e piango,
mi guarda con amore e mi viene il groppo in gola;
anche quando siamo solo noi due in realtà per me siamo in tre...
Quando tutti i giorni nascono, nel tuo cuore, senza sole, non si ha scelta...
Ripartire da zero a volte e' l'unica strada da poter percorrere....
Il perdono in caso di tradimento non eiste ; al limite esiste il provare a dimenticare....
Angel, allora dovresti parlarglieen chiaro e se la risposta permane niet dovresti preparare le sue valigine e vivere una vita migliore!Purtroppo no.
Daniele tu la fai sempre cosi facile, valige di qua e valige di la ... quando ci sono i "figli" la cosa e' diversa.Angel, allora dovresti parlarglieen chiaro e se la risposta permane niet dovresti preparare le sue valigine e vivere una vita migliore!
continuo a pensare che il tuo sia un concetto quasi religioso del perdono , poco vicino alla realtà di una coppia dove la com-passione esiste certamente ma difficilmente applicata al tradimento .Forse non abbiamo la stessa idea di pietà.
Pietà è un nobile sentimento di com-passione, di simpatia, di comprensione della possibilità di tutti di commettere errori e perfino cose crudeli.
Non è "mi fai pietà" con un accento di disprezzo.
E, per me, arriva dopo l'elaborazione delle motivazioni dell'altro, la comprensione dei bisogni profonti e poi il ridimensionamento di quanto commesso, facendolo rientrare, dicevo quattro anni fa, nel "in salute e malattia, nella buona e nella cattiva sorte".
Se non c'è questo, si può ricostruire, ma resterà sempre un sopito rancore.
Ho sempre detto a mia moglie: "io non ho nulla da perdonarti".
Cacchio, sbgliavo di grosso!!!!
Mi spiego: io sono convinto, in senso generale, che il perdono non sia possibile tra "pari", perchè se tizio sbaglia in qualcosa, caio sbaglierà in qualcos'altro prima o poi. Siamo tutti fallibili, nessuno può essere giudice.
Considero poi il perdono un'arma molto infida, nel senso che molti la usano più o meno consapevolmente per aumentare anziché diminuire il debito, stuzzicare quindi i sensi di colpa. Ecco, io mi sono trovato a capire che quando le dicevo così era proprio per mettermi su un gradino superiore, per tentare di disarmarla ulteriormente. Se però il mio intento fosse davvero quello di rimettere in qualche modo insieme i cocci, non mi posso permettere questo atteggiamento. La "ricostruzione" dev'essere fatta insieme, quindi bando alle fesserie: "no, mia cara, non ti perdono. Mi hai fatto male, un male atroce, mi hai quasi ucciso, hai annullato ogni mia energia, mi hai strappato le palle a morsi e poi sei rimasta li a guardarmi, che ti imploravo aiuto per l'ennesima volta, sanguinante, disperato, distrutto. Probabilmente dimenticherò il tradimento con quel tizio, ma non potrò mai dimenticare l'abbandono, il tuo stare li ad osservarmi passivamente, e che è quello che mi ha fatto più male.
Se si vuole salvare il salvabile, rimboccati le maniche, perchè oltre ai cocci, da terra devi pure tirar su me."
Non so come questo mio discorso possa aiutarti, ma penso che possa servirti almeno per farti capire che non ha senso far finta di non avere un "credito". Se sei forte, puoi anche dimenticartelo, ma se non lo sei.........
Sono d'accordo al 50%, mi spiego ... e' naturale che entrembi devono rimboccarsi le maniche, entrambi sono vittime di quel dolore (anche il traditore/trice soffre, in modo diverso, ma soffre, il famoso "rimorso), di quella leggerezza da parte di uno di loro che ha messo a grave rischio la sopravvivenza dell'unione.
Man mano il dolore passa, la ferita si rimargina, resta la cicatrice ed il "ricordo" ch'e' difficile da cancellare ... solo il tempo puo' aiutare.
Si rendi, il brutto e' che quando si e' entrambi seduti per terra e' duraDifatti parlo di lavoro comune, anche se la frase finale può dar da intendere diversamente.
Se entrambi dobbiamo spingere un carretto, ma tu mi hai fatto inciampare e sono a terra, per tornare a spingere il carretto magari se mi dai una mano a rialzarmi è meglio. Poi magari ci riesco da solo, ma vederti li a guardarmi inebetito intanto che annaspo nel fango per tirarmi su non è certo piacevole.
Rendo?
quoto omaggio approvo mi inchinolo ami e lo subisci ecco cosa non va. ma non andava già prima solo che non ci pensavi. cambia tu. usa bene il tuo tempo per te. i ricordi tristi nessuno li potrà mai portare via, ma la tua vita è nelle tue mani. pensa a te!
Ciao, cosa significa perdonare?
Come si fa?
Per superare un tradimento è necessario perdonare il partner, e fin qui ci siamo... ma cosa vuol dire perdonare?
Io amo mio marito, lui mi ama e ogni gg mi dimostra tutto il suo pentimento per quello che ha fatto.
Ma sebbene siano passati 11 mesi dalla fatidica scoperta non passa giorno in cui io non versi lacrime, non passa giorno in cui mi chieda come abbia potuto farmi questo...
E' diventato il centro della mia giornata, penso e ripenso, analizzo ogni dettaglio scoperto, ricordo ogni parola e gesto del suo periodo di "follia", gliene parlo spesso anche se negli ultimi gg mi ha detto di non volerne + parlare e se insisto si incavola.
Mio marito dice che ormai non c'è + nulla da dire e che il continuare a parlarne non mi permette di andare avanti.
Ma io non ci riesco.
Ricordo Amarax che nel mio 3d mi diceva di non vedermi molto disperata e io che le rispondevo che forse il peggio era passato o forse ero solo in standby in attesa di scoppiare....
Credevo fosse più semplice, forse sono io che sono sbagliata;
mi bacia e piango,
mi guarda con amore e mi viene il groppo in gola;
anche quando siamo solo noi due in realtà per me siamo in tre...
Mariasole le tue domande sono un modo diverso di porre una delle "Domande" per eccellenza del tradito: "riuscirò mai a perdonare?"
L'altra è "perché è successo", ma a quella generalmente è più difficile rispondere...
A questa invece, purtroppo, io rispondo che non si può.
Certo, come hai chiesto tu dipende da cosa si intende per perdonare...
Dimenticare? Impossibile. Come hanno già scritto il tradimento è come il lutto di una persona cara. Puoi elaborarlo ma hai mai scordato qualcuno di molto caro che hai perso? O i momenti passati insieme a questa persona che non torneranno? Immagino di no...
Ricordare ma non provare più dolore? Impossibile, sempre rispetto all'esempio di prima: non continui a sentire la mancanza della persona cara che hai perso? E a provare nostalgia?
Ricordare con dolore, ma riuscire a non colpevolizzare più lui (ergo non provare più rancore)? Impossibile. La gente cerca dei colpevoli per i terremoti o le alluvioni che passano e vanno..., figurati per un dolore così che non sparisce nel tempo....
Ricordare, soffrire, dare la colpa a lui, ma riuscire a separare quello che era quando ti ha tradito da quello che è oggi? Cominciamo a entrare nel campo del possibile, ma difficile. In pratica bisognerebbe ripartire da zero, come se fosse una persona nuova, una nuova storia. Credo ci voglia una disciplina mentale notevole e l'autoconvinzione che l'altro soffra di personalità multiple per riuscirci.
Secondo me quindi non si può perdonare ne ha senso cercare di farlo. Anzi forse un pizzico di brutti ricordi e di rancore fanno anche bene. I primi per stare più all'erta verso le sfighe della vita e il secondo per ricordarci che non viviamo con una persona ideale ma reale.
Alla fine si può solo accettare tutto quanto è successo come si accetta una catastrofe naturale (anche se in questo caso è indotta). Guardi i danni, quelli che non si possono più riparare, e decidi se vivere tra le crepe perché comunque quel posto ne vale la pena, o se cambiare posto.
Illudersi che prima o poi tutto tornerà bello e immacolato come prima è uguale all'illusione che vivevamo prima del tradimento e che il tradimento stesso ha infranto (credere di vivere con una persona ideale che non ci farà mai del male).
Detto ciò la scelta di riscostruire non è necessariamente quella sbagliata. Come ho detto dipende da quanto quel posto, così come ci appare oggi, vale (letteralmente) la pena....
un po' semplicistico; dipende troppo dal tipo di tradimentoPerdona chi ama.
Chi non ama, ne approfitta per tagliare la corda a sua volta.
Ciao Abigail,credo sia proprio così ed è normale.
Il dolore che ti ha inflitto è enorme e oltre a tutto il resto ha tradito la tua fiducia.
Tu per amore puoi superare la cosa, puoi metterci tutta la buona volontà ma la fiducia è più difficile da ricostruire. Non pretendere troppo da te stessa. Quel che stai provando è legittimo e normale; solo non lasciarti avviluppare troppo da questa spirale che non porta a niente se non a farti/vi del male . Il perdono è la cosa più difficile a questo mondo. Però se decidi di perdonare non devi, non puoi più recriminare niente.
![]()