Con il senno di poi...è inutile amare chi ci tradisce, ami chi ti ama, non ami un pezzo di pupù.
Poi il tradimento porta con se una svalutazione della prorpia persona, porta a farci molte domande sulle colpe nostre e la domanda più semplice (nel mio caso su una femmina) è che lei è troia (nel caso per una donna è che l'uomo è un puttaniere), vorrei vivere con una troia? Ma sia mai!!! Ah, una troia per me non è una troia con me, ma una che ha dimostrato di esserlo anche solo una volta in passato, i futili motivi del passato sono ottime informazioni sul comportamento della persona.
No, secondo me è una questione numerica rapportata al periodo temporale.
Mi spiego: se si tratta di un solo tradimento nell'arco di qualche anno = si può superare; se si tratta di due/tre max tradimenti nell'arco di una vita = si può parimenti superare.
Sto parlando di un rapporto con una sola persona e di tradimenti collocati come avventure, non di relazioni che è tutta altra storia.
Quindi, tu non ammetti mai e poi mai l'errore, la debolezza umana?
Io non mi sento di indossare le vesti di giudice irreprensibile, anche se finora irreprensibile da quel punto di vista lo sono stata, sempre.
Bisogna guardare tutto l'insieme della persona, il contenuto perché tutti ce l'hanno un'anima, salvo casi particolari (vedi Hitler o altri per cui non c'è possibilità alcuna di salvarsi), un qualcosa di buono....Va solo stabilito se quel qualcosa di positivo (piccolo o grande che sia) sia sufficiente a riscattare quella persona per noi.
Spero tanto per te che non ti imbatta mai più nello "sbaglio" commesso da chi ti sta vicino, penso di no per la semplice logica delle probabilità: toccherà a qualcun'altro, no?