Potevo fare la Rockstar

Brunetta

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Brunetta

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Nono

Utente di lunga data
Mi ha fatto pensare che nella vita ho avuto 2 sliding doors.
La prima di terminare il mio triennio universitario negli States.
Il secondo ... accademia ufficiali.

Oggi come oggi forse sceglierei la seconda
 

ologramma

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Lo so.
Io li trovo patetici. Ma io sono nessuno. Li trovavo patetici anche da giovani.
io li ricordo solo per la famosa canzone satisfaction ,che mettevamo sul giradischi messa scantinato per scatenarsi nel halli galli
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Mi ha fatto pensare che nella vita ho avuto 2 sliding doors.
La prima di terminare il mio triennio universitario negli States.
Il secondo ... accademia ufficiali.

Oggi come oggi forse sceglierei la seconda
Livorno, Modena o Pozzuoli?
 

Brunetta

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ologramma

Utente di lunga data
L'Hully Gully ? È rock
Mi sembra un ballo tipo quelli di adesso con passi ripetitivi e sempre eguali, ricordo i watussi si facevano li stessi passi alligalli
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi sembra un ballo tipo quelli di adesso con passi ripetitivi e sempre eguali, ricordo i watussi si facevano li stessi passi alligalli
Sì. I Watussi era un Hully Gully, ma Saticfaction no
 

danny

Utente di lunga data
Ma io ho detto che non ci si diverte a fare musica?
Ho detto che il ruolo di rockstar costringe a ripetere sempre lo stesso repertorio e, per me, sarebbe estenuante.
Invece la ricchezza consentirebbe alle rockstar di sperimentare, se non lo fanno è perché il loro narcisismo richiede il pubblico osannante.
Noi facciamo le stesse riviste da 40 anni.
Perché?
Perché quando abbiamo fatto qualcosa di diverso non abbiamo avuto riscontri.
È così per tutti.
Le rockstar alla fine sono delle imprese.
Ultimamente, poi, il pubblico reagisce male alle novità, in qualsiasi campo.
Anche le auto ormai sembrano tutte uguali.
Per lo stesso motivo.
Comunque tra i vecchi non ci sono solo rockstar. Penso a Di Cioccio. 76 anni.
La Pdm fa ancora dischi
 

Brunetta

Utente di lunga data
Noi facciamo le stesse riviste da 40 anni.
Perché?
Perché quando abbiamo fatto qualcosa di diverso non abbiamo avuto riscontri.
È così per tutti.
Le rockstar alla fine sono delle imprese.
Ultimamente, poi, il pubblico reagisce male alle novità, in qualsiasi campo.
Anche le auto ormai sembrano tutte uguali.
Per lo stesso motivo.
Comunque tra i vecchi non ci sono solo rockstar. Penso a Di Cioccio. 76 anni.
La Pdm fa ancora dischi
Appunto. Di Cioccio è un musicista e non ha fatto certamente i soldi dei Rolling Stones.
Ma scrivo così male da non essere riuscita a fare capire che intendevo dire a @Warlock che l’essere un “dilettante“ lo rende povero, ma libero, anche dalla dipendenza dagli applausi.
 

Warlock

Utente di lunga data
@Brunetta ti ho capito benissimo.
Ti dirò di più, visto che la musica è una passione, il dilettante può permettersi di fare quello che gli piace e nel modo che gli piace senza il fiato sul collo di tutta la macchina/baraccone del professionista. Non ha le scadenze da rispettare, non gliene frega niente se non ha l'ispirazione per un tempo prolungato...
 

danny

Utente di lunga data
Appunto. Di Cioccio è un musicista e non ha fatto certamente i soldi dei Rolling Stones.
Ma scrivo così male da non essere riuscita a fare capire che intendevo dire a @Warlock che l’essere un “dilettante“ lo rende povero, ma libero, anche dalla dipendenza dagli applausi.
È la differenza tra dilettante e professionista.
Non è che il professionista non sia libero.
Semplicemente guadagna, a volte, decisamente in rari casi, molto, perlopiù poco, in un'attività per la quale altri spendono.
Il dilettante con le serate fa poco o nulla. Se compone pezzi con lo streaming non guadagna niente e di certo nessuno gli compra i dischi. Se trova dei locali guadagna giusto per farsi una pizza.
Ma nel frattempo ha in bilancio tante 10/20 euro l'ora per la sala prove, 50 euro l'ora per lo studio di registrazione, strumenti musicali, daw, banchi suoni, effetti, benzina, tempo, Siae.
Giustamente se sei un professionista devi fare quello che ti fa guadagnare.
 

danny

Utente di lunga data
@Brunetta ti ho capito benissimo.
Ti dirò di più, visto che la musica è una passione, il dilettante può permettersi di fare quello che gli piace e nel modo che gli piace senza il fiato sul collo di tutta la macchina/baraccone del professionista. Non ha le scadenze da rispettare, non gliene frega niente se non ha l'ispirazione per un tempo prolungato...
Vero.
Però se fai roba che non piace non fai neanche tante serate in giro.
Anche promuoversi da dilettanti richiede impegno.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Vero.
Però se fai roba che non piace non fai neanche tante serate in giro.
Anche promuoversi da dilettanti richiede impegno.
Danny tu vorresti avere successo. Ad altri non frega nulla, suonano in cantina dove non li sente nessuno.
Mi sembra come il thread di Alberto.
Non tutti vogliono fare le stesse cose. Ci sono ragazze bellissime, fotogeniche e con fisico perfetto che non vogliono fare le modelle o le attrici. Non ci sono difficoltà o paure di fallimento, non interessa.
La figlia della mia amica, coetanea della mia, ha una voce splendida, come timbro e intonazione ed estensione, io le avevo chiesto se avrebbe voluto studiare musica o fare la cantante. No. Non le interessa. Neanche ha voglia di cantare in un coro. Figurati seguire tutto lo sbattimento di una gavetta o di uno X Factor.
Anzi una loro coetanea ha partecipato a un vecchio programma mediaset per nuove cantanti, con meno talento di lei, a lei faceva ridere, non lo trovava un percorso interessante.
La tizia ora vive in una comune negli Stati Uniti. Mah
 

danny

Utente di lunga data
Danny tu vorresti avere successo. Ad altri non frega nulla, suonano in cantina dove non li sente nessuno.
Mi sembra come il thread di Alberto.
Non tutti vogliono fare le stesse cose. Ci sono ragazze bellissime, fotogeniche e con fisico perfetto che non vogliono fare le modelle o le attrici. Non ci sono difficoltà o paure di fallimento, non interessa.
La figlia della mia amica, coetanea della mia, ha una voce splendida, come timbro e intonazione ed estensione, io le avevo chiesto se avrebbe voluto studiare musica o fare la cantante. No. Non le interessa. Neanche ha voglia di cantare in un coro. Figurati seguire tutto lo sbattimento di una gavetta o di uno X Factor.
Anzi una loro coetanea ha partecipato a un vecchio programma mediaset per nuove cantanti, con meno talento di lei, a lei faceva ridere, non lo trovava un percorso interessante.
La tizia ora vive in una comune negli Stati Uniti. Mah
Se uno scrive un libro lo fa perché qualcuno lo legga.
Vale per qualsiasi forma d'arte, che è, prima di tutto, comunicazione, che sia fotografia, pittura, musica, poesia, cinema, recitazione.
Non è che uno studia violoncello per non suonare in un'orchestra.
Dopodiché si può essere di buon livello, mediocri, fantastici, ma si è sempre artisti nel momento in cui si intraprende un percorso.
Indipendentemente dal discorso professionale.
E l'artista deve arrivare a comunicare. Altrimenti che senso ha?
Non confondere il successo con l'avere un pubblico.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Se uno scrive un libro lo fa perché qualcuno lo legga.
Vale per qualsiasi forma d'arte, che è, prima di tutto, comunicazione, che sia fotografia, pittura, musica, poesia, cinema, recitazione.
Non è che uno studia violoncello per non suonare in un'orchestra.
Dopodiché si può essere di buon livello, mediocri, fantastici, ma si è sempre artisti nel momento in cui si intraprende un percorso.
Indipendentemente dal discorso professionale.
E l'artista deve arrivare a comunicare. Altrimenti che senso ha?
No. È pieno di gente che scrive per sé. Il diario ne è la forma tipica.
Ma pure Vivian Mayer fotografava per sé.
 

danny

Utente di lunga data
No. È pieno di gente che scrive per sé. Il diario ne è la forma tipica.
Ma pure Vivian Mayer fotografava per sé.
Difatti quel che non ha fatto la Mayer lo hanno fatto altri per lei.
Parlare delle opere della Mayer è come parlare delle opere postume.
Sono eccezioni.
I diari quasi mai hanno nobiltà letteraria o artistica, sono funzionali a chi li scrive.
Anche io ho scritto tante canzoni da ragazzo.
Mi mancò però il coraggio di condividerle.
E fu è un grosso errore. È dal confronto con gli altri che si cresce e si migliora.
Avrei potuto raggiungere un livello migliore.
Ma ho avuto paura e vergogna.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Difatti quel che non ha fatto la Mayer lo hanno fatto altri per lei.
Parlare delle opere della Mayer è come parlare delle opere postume.
Sono eccezioni.
I diari quasi mai hanno nobiltà letteraria o artistica, sono funzionali a chi li scrive.
Anche io ho scritto tante canzoni da ragazzo.
Mi mancò però il coraggio di condividerle.
E fu è un grosso errore. È dal confronto con gli altri che si cresce e si migliora.
Avrei potuto raggiungere un livello migliore.
Ma ho avuto paura e vergogna.
Ma vale per te!
Non accetti che gli altri possano essere diversi!
 
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