Progetto happiness

hammer

Utente di lunga data
Quando mi tocca mangiare un cornetto con la marmellata, devo avere proprio quel vuoto allo stomaco da stare per svenire, e deve esserci solo quello al bar. Diversamente non prendo mai niente del genere. Però gli agrumi, non so, mi danno una sensazione diversa.
Infatti, il cornetto lo preferisco di gran lunga vuoto o con la crema, mai e poi mai con quella insulsa "confettura".
 

Brunetta

Utente di lunga data

danny

Utente di lunga data
Però, anche se ho alimentato il confronto, non volevo parlare di marmellata o confetture (a me la marmellata di arance amare piace moltissimo, ma da dopo i vent’anni, come il caffè amaro e …i broccoli) volevo dire che per sentirmi serena e provare felicità a me basta pane e marmellata. In effetti anche un panino con il salame, senza il bicchiere di vino.
Le piccole cose danno la felicità.
Danno emozioni.
Però bastano le emozioni a dare felicità?
E i sentimenti?
 

Kitsune

Utente di lunga data
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Oggi sono ben otto giorni che non mangio un gelato.
Prendo sempre la coppetta da quatto euro ed ogni volta gli addetti esclamano "Buon appetito" invece di "Grazie, arrivederci" come fanno con il resto della clientela.

Chissà perché.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Danno emozioni.
Però bastano le emozioni a dare felicità?
E i sentimenti?
Oh santo cielo pane e marmellata non mi danno emozioni, ma sensazione di benessere.
Le emozioni, positive e negative, le provo all’interno dei sentimenti.
Le altre emozioni non mi cambiano o migliorano la giornata. Ad esempio l’incontro con Zucchero mi ha dato un lievissima emozione, credo pari alla sua che è stato contento di essere stato riconosciuto con rispetto.
Per me è stata come quello dell’auto parcheggiata che si è spostato per agevolare il mio parcheggio.
Seguo una scrittrice (famosetta) che soffre di depressione. Allora ha deciso di condividere sui social le tre cose buone della giornata, come probabilmente le è stato consigliato in terapia.
Così ogni giorno scrive un elenco di cose fatte come se fossero la scalata del K2 e poi come momento di sollievo qualcosa di carino. Se dovessi scriverne io… riempirei la pagina, partendo da pane e marmellata. Ma io non sono depressa e non provo emozioni positive e negative a picchi, ma vivo con serenità e piccoli piaceri che usualmente non comunico a nessuno.
Ad esempio in questo momento sto ammirando le sfumature di bianco e di grigio del cielo, con spazi celesti, e provo ammirazione per quanto è bello.
Mi ricorda quando molti anni fa un’amica depressa si era stupita che io avessi espresso l’ammirazione per la bellezza e la gioia per i segni della primavera, ma lei era depressa ed era concentrata su se stessa, i fiori nemmeno li vedeva.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Quando mangia (in proporzione all’altezza 🤭) direi di sì. Ma anche quando canta.
Anch’io sono contenta quando canto e canto quando sono contenta, ma gli altri no 🤣
 

Kitsune

Utente di lunga data
Quando mangia (in proporzione all’altezza 🤭) direi di sì. Ma anche quando canta.
Danny mangia tanto, allora!
Oooh, come mi piacerebbe vederlo cantare!
"Voglio vederti cantareee, senza tabù"
 

Nicky

Utente di lunga data
Danno emozioni.
Però bastano le emozioni a dare felicità?
E i sentimenti?
Per me la felicità, per come la intendo io, è uno stato di realizzazione più profondo, che ti fa apprezzare i piccoli piaceri, i momenti belli, le emozioni e i sentimenti, ma che li precede.
Se sei infelice, non riesci neppure ad apprezzare le gioie quotidiane.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sei pure stonata? Hai qualche pregio?
Sono buona, straordinariamente intelligente e profonda (ne è la prova che me ne frego dei commenti sarcastici o apertamente insultanti a questa affermazione) sempre ottimista e quieta e da giovane discretamente figa. Ora abbastanza matura per fregarmene della inevitabile decadenza, meglio dell’alternativa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per me la felicità, per come la intendo io, è uno stato di realizzazione più profondo, che ti fa apprezzare i piccoli piaceri, i momenti belli, le emozioni e i sentimenti, ma che li precede.
Se sei infelice, non riesci neppure ad apprezzare le gioie quotidiane.
Infatti.
Ma in me deriva dalla soddisfazione dei bisogni di base, ma proprio base. Avere da mangiare, un letto comodo, acqua calda e riscaldamento in inverno e aria condizionata in estate e un minimo di salute per non avere malessere.
 

Kitsune

Utente di lunga data
Sono buona, straordinariamente intelligente e profonda (ne è la prova che me ne frego dei commenti sarcastici o apertamente insultanti a questa affermazione) sempre ottimista e quieta e da giovane discretamente figa. Ora abbastanza matura per fregarmene della inevitabile decadenza, meglio dell’alternativa.
Stavo palesemente scherzando ma andiamo con ordine:

1) Come me, del resto.
2) Mmmmh, sempre ottimista no e quieta no, per il tipo di vita che ho, è impossibile.
3) Qui ho rischiato ancora di soffocare per la tua sincerità, brava Brunetta!
4) Puoi spiegarmi meglio, per gentilezza?
 

Kitsune

Utente di lunga data
Per me la felicità, per come la intendo io, è uno stato di realizzazione più profondo, che ti fa apprezzare i piccoli piaceri, i momenti belli, le emozioni e i sentimenti, ma che li precede.
Se sei infelice, non riesci neppure ad apprezzare le gioie quotidiane.
Concordo.
 
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