Pronti per la prossima volta?

Foglia

utente viva e vegeta
Ma in generale funziona così per tutto, dalla seconda guerra mondiale a usare zoom o meet per riunirsi

Pensa che persino @Foglia alla fine ha scaricato WhatsApp
Perché praticamente costretta 👹. Mi sono quasi già rotta le palle anch'io 😂, solo dalla chat dell'asilo saranno.....toh....una settantina di messaggi al giorno....
 

Marjanna

Utente di lunga data
No 🤷‍♀️


Ho un ricordo confuso di un articolo dell'internazionale che mi aveva colpita perchè metteva in relazione la penetrazione nelle nicchie ecologiche, l'economia di sfruttamento, e i cambiamenti climatici. Ne è passata di acqua sotto i ponti da marzo :)

Prova a cercarti "febbre Q" in Olanda.
E' un'altra storia interessante. (anche se non è un virus)
(anche lì c'è stata una strage in allevamenti.)

Sarebbe un discorso veramente molto ampio quello degli allevamenti. Delle condizioni in cui vivono gli animali.
Non per pietà. (anche se personalmente mi si spezza il cuore quando ci penso o quando li guardo sfilare ammassati nei camion magari d'estate e intravedo l'occhio fra le sbarre...vabbè)
Ma per quel che può accadere se prendi una bestia e la fai vivere in mezzo alla merda sua e di tutti.
(vai a vedere, se già non lo sai, cos'è una stalla a lettiera permanente)

Lo diceva pure de andrè che dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.
Solo che non nascono solo fiori. Era romantico pure lui alla fine.

Se pensi alla condizioni dei wet market...beh.
Animali di ogni specie messe non solo in gabbie ma a stretto contatto.
Con liquami e deiezioni che colano dall'alto verso il basso.

Credo che come specie siamo veramente abile a creare le migliori condizioni per la proliferazioni di virus, batteri e altre simpatiche bestioline.

La cosa grandiosa di questa pandemia è che sta sottolineando che tutta una serie di pratiche umane non stanno funzionando esattamente a favore degli umani.
Che poi siam tanti e in un modo o nell'altro la sfanghiamo come specie è un altro discorso.
Grazie. Riguardo la febbre Q mi son incagliata su questo estratto "radicali cambiamenti subiti dall’allevamento bovino a partire dagli anni 80 hanno determinato una maggiore diffusione dell’infezione in tutti i paesi a zootecnia avanzata" (Diagnosi e controllo della Febbre Q negli allevamenti bovini, A. Barberio), dovrò capire meglio i radicali cambiamenti... in quegli anni so che chi aveva piccole stalle (con poche mucche) si è trovato a dover pagare delle tasse al pari di grandi allevatori, cosa che ha spinto a vendere le proprie mucche. Comunque ti ringrazio per lo spunto (ho letto anche il resto).
Una stalla a lettiera permanente dovrebbe comunque avere un cambio almeno ogni due settimane, o no? Se intendi la paglia buttata sopra, per rendere il suolo simile a quello dei pascoli (un modo per occultare se vuoi cacca e liquami). Ovviamente non sarà mai un pascolo.

Se deve cambiare qualcosa, se questo virus e gli eventi che girano intorno, porterrano ad un nuovo, sarebbe bene tenere presente che non sarà mai il nostro nuovo, ma sarà il nuovo delle generazioni future. Sarà il nuovo di chi ci nascerà e crescerà, di chi la chiamerà REALTA' e partirà da quella realtà come parametro di normalità.
I pensieri di oggi e le scelte che ne conseguiranno andranno a creare il domani.

Scusa se salto da un argomento all'altro, è che in un certo senso è tutto un insieme, tutto slegato e legato allo stesso tempo. Come tu hai bene inteso siamo ad un cambio di era, e i movimenti che vedo intorno, i pensieri, la rabbia, mi mettono parecchio in allerta. Tento di fare zoom per poi allontanarmi e guardare dall'alto. Mi sento molto limitata in tal senso. Tu sei stata lungimirante già in quanto hai espresso a marzo.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
No 🤷‍♀️




Grazie. Riguardo la febbre Q mi son incagliata su questo estratto "radicali cambiamenti subiti dall’allevamento bovino a partire dagli anni 80 hanno determinato una maggiore diffusione dell’infezione in tutti i paesi a zootecnia avanzata" (Diagnosi e controllo della Febbre Q negli allevamenti bovini, A. Barberio), dovrò capire meglio i radicali cambiamenti... in quegli anni so che chi aveva piccole stalle (con poche mucche) si è trovato a dover pagare delle tasse al pari di grandi allevatori, cosa che ha spinto a vendere le proprie mucche. Comunque ti ringrazio per lo spunto (ho letto anche il resto).
Una stalla a lettiera permanente dovrebbe comunque avere un cambio almeno ogni due settimane, o no? Se intendi la paglia buttata sopra, per rendere il suolo simile a quello dei pascoli (un modo per occultare se vuoi cacca e liquami). Ovviamente non sarà mai un pascolo.

Se deve cambiare qualcosa, se questo virus e gli eventi che girano intorno, porterrano ad un nuovo, sarebbe bene tenere presente che non sarà mai il nostro nuovo, ma sarà il nuovo delle generazioni future. Sarà il nuovo di chi ci nascerà e crescerà, di chi la chiamerà REALTA' e partirà da quella realtà come parametro di normalità.
I pensieri di oggi e le scelte che ne conseguiranno andranno a creare il domani.

Scusa se salto da un argomento all'altro, è che in un certo senso è tutto un insieme, tutto slegato e legato allo stesso tempo. Come tu hai bene inteso siamo ad un cambio di era, e i movimenti che vedo intorno, i pensieri, la rabbia, mi mettono parecchio in allerta. Tento di fare zoom per poi allontanarmi e guardare dall'alto. Mi sento molto limitata in tal senso. Tu sei stata lungimirante già in quanto hai espresso a marzo.

Prego :)

E' molto interessante la correlazione fra economia ed allevamento.

Come è molto interessante l'incremento dell'urbanizzazione e dello stile di vita urbano umano e le sue conseguenze sulla comunità umana e sull'ambiente.

(hai mai pensato al fatto che gli allevatori di uccellini da richiamo per farli riprodurre più in fretta tengono costantemente accese le luci?...pensa ad una metropoli, per esempio, o anche ad una semplice cittadina...luci sempre accese. Umani accatastati in appartamenti dotati di luce artificiale e pochissima naturale. Quella poca "oppressa" da inquinamento luminoso e smog, riduzione dello spazio vitale...:))

Lanciando il riferimento alla stalla a lettiera, mi riferisco ad una semplice domanda: se un numero molto alto di animali sono concentrati immersi fino agli stinchi nei liquami, cosa succede in quei liquami dal punto di vista della proliferazione di esserini invisibili, come batteri per esempio? lo stretto contatto - innaturale - cosa provoca dal punto di vista della trasmissione di eventuali patologie? e, tutta la roba che viene presa da lì e poi buttata sui campi a fertilizzare?


Le trovo domande parecchio interessanti. Non credi?

Non penso che il futuro riguarderà chi verrà dopo di noi. Questo presente è il substrato per il nostro futuro.
che sarà l'eredità che lasceremo ai tanto amati figlioletti.

Perchè saranno le basi su cui loro potranno costruire il loro d futuro.

Il futuro non è domani, il futuro è ora, nelle azioni che ognuno compie mentre si muove nel tempo. (oggi e domani sono in fondo misurazioni umane...non hanno un significato più ampio del mondo umano. La Terra non usa questo tipo di misurazione. Serve solo a noi per contribuire all'illusione di un controllo sugli eventi).

Quanto allo sguardo lungimirante.
No. Non ho uno sguardo lungimirante.

Semplicemente oltre a non essere una persona ansiosa, non sono neppure una persona facilmente condizionabile dai movimenti di massa, mi conosco piuttosto bene. E questo mi permette di riconoscere in me i condizionamenti e i meccanismi difensivi che come tutti attuo.

Semplicemente non ho negato la realtà e mi ci sono rapportata cercando razionalità, accettando la mia incredulità e la mia paura.

E non solo, siccome mi conosco bene, quando anche in me si sono attivati meccanismi che andavano nella direzione della negazione ho ascoltato e sono andata a vedere da cosa la mia mente stava tentando di distrarmi.

fondamentalmente non ho uno sguardo lungimirante. Solo, non ho paura di aver paura.
E anzi, la paura mi è guida e compagna.

E c'è un altro aspetto di me.
Nonostante viva obbligatoriamente immersa in una società che considera la Morte un evento straordinario e la Vita un evento ordinario, sono riuscita a coltivare in me lo sguardo che avevano i vecchi contadini.
Ossia che la Vita è un evento straordinario e la Morte un evento ordinario.
E non nei termini fatalisti che ho letto anche qui.

Ma per quello che anche a marzo scrivevo.
Per il pensiero della dignità di fronte alla Morte.
Del culto dei morti. Del saluto rispettoso a chi ha avuto l'opportunità della straordinarietà della Vita.

Oltre a tutto questo, da quando sono piccola, non avendo spesso rifugio, ho imparato a coltivare la Conoscenza e lo studio.
E quindi ho pure le competenze (anche quelle che mi permettono di sapere che competenze non ho).

EDIT: fra l'altro, basta un minimo di memoria storica, per rendersi conto che quel che sta accadendo è la normalità.
 
Ultima modifica:

Marjanna

Utente di lunga data
Prego :)

E' molto interessante la correlazione fra economia ed allevamento.

Come è molto interessante l'incremento dell'urbanizzazione e dello stile di vita urbano umano e le sue conseguenze sulla comunità umana e sull'ambiente.

(hai mai pensato al fatto che gli allevatori di uccellini da richiamo per farli riprodurre più in fretta tengono costantemente accese le luci?...pensa ad una metropoli, per esempio, o anche ad una semplice cittadina...luci sempre accese. Umani accatastati in appartamenti dotati di luce artificiale e pochissima naturale. Quella poca "oppressa" da inquinamento luminoso e smog, riduzione dello spazio vitale...:))
Eh già... ci ho pensato si, parecchie volte. E l'ho visto anche su di me. E' uno dei motivi percui amo la montagna, ti porta a cambiare impostazione. E ti mette anche davanti al buio, sia quello della mancanza di inquinamento luminoso, sia quello interno, e cosa non esce da quel buio... Tra le varie a me sbatte in faccia l'ignoranza, la mia. Tutte le opportunità che non ho visto di andare oltre l'ignoranza.

Lanciando il riferimento alla stalla a lettiera, mi riferisco ad una semplice domanda: se un numero molto alto di animali sono concentrati immersi fino agli stinchi nei liquami, cosa succede in quei liquami dal punto di vista della proliferazione di esserini invisibili, come batteri per esempio? lo stretto contatto - innaturale - cosa provoca dal punto di vista della trasmissione di eventuali patologie? e, tutta la roba che viene presa da lì e poi buttata sui campi a fertilizzare?


Le trovo domande parecchio interessanti. Non credi?

Non penso che il futuro riguarderà chi verrà dopo di noi. Questo presente è il substrato per il nostro futuro.
che sarà l'eredità che lasceremo ai tanto amati figlioletti.

Perchè saranno le basi su cui loro potranno costruire il loro d futuro.

Il futuro non è domani, il futuro è ora, nelle azioni che ognuno compie mentre si muove nel tempo. (oggi e domani sono in fondo misurazioni umane...non hanno un significato più ampio del mondo umano. La Terra non usa questo tipo di misurazione. Serve solo a noi per contribuire all'illusione di un controllo sugli eventi).

Quanto allo sguardo lungimirante.
No. Non ho uno sguardo lungimirante.

Semplicemente oltre a non essere una persona ansiosa, non sono neppure una persona facilmente condizionabile dai movimenti di massa, mi conosco piuttosto bene. E questo mi permette di riconoscere in me i condizionamenti e i meccanismi difensivi che come tutti attuo.

Semplicemente non ho negato la realtà e mi ci sono rapportata cercando razionalità, accettando la mia incredulità e la mia paura.

E non solo, siccome mi conosco bene, quando anche in me si sono attivati meccanismi che andavano nella direzione della negazione ho ascoltato e sono andata a vedere da cosa la mia mente stava tentando di distrarmi.

fondamentalmente non ho uno sguardo lungimirante. Solo, non ho paura di aver paura.
E anzi, la paura mi è guida e compagna.

E c'è un altro aspetto di me.
Nonostante viva obbligatoriamente immersa in una società che considera la Morte un evento straordinario e la Vita un evento ordinario, sono riuscita a coltivare in me lo sguardo che avevano i vecchi contadini.
Ossia che la Vita è un evento straordinario e la Morte un evento ordinario.
E non nei termini fatalisti che ho letto anche qui.

Ma per quello che anche a marzo scrivevo.
Per il pensiero della dignità di fronte alla Morte.
Del culto dei morti. Del saluto rispettoso a chi ha avuto l'opportunità della straordinarietà della Vita.

Oltre a tutto questo, da quando sono piccola, non avendo spesso rifugio, ho imparato a coltivare la Conoscenza e lo studio.
E quindi ho pure le competenze (anche quelle che mi permettono di sapere che competenze non ho).
Ti ringrazio per le tue riflessioni. Io ho un rapporto strano con il tempo, faccio veramente fatica a rispondere a certe impostazioni. Per certi versi sono come un bambino, rispondo a bisogni primari, fame, sonno, ect. Se non ho fame e metto delle patate in forno, è facile che me ne dimentichi. Al contempo posso fare qualcosa e 3 ore mi passano in un nanosecondo. E se da un lato è bello, perchè non vivo il tempo in modo oppressivo, dall'altro lato mi rendo conto di non avere tutta questa concezione del tempo presente. Per questo mi viene da fare riferimento a passato e futuro credo, perchè mi creo una linea dove in mezzo inserisco il presente, ma in un certo senso non lo sento. 😕
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Leggendo Super Moderatrice pensavo che sapessi cosa voleva dire il Paleo ... comunque nulla invece del solito viaggetto alle isole Svalbard (almeno l'ultima volta mi aveva mandato con @Eratò) questa volta ha trovato un LSU più indicato per il periodo ...
Mi dissocio ahahahah
 

danny

Utente di lunga data
Chiunque riguardi quel noi, io mi tiro fuori.

Una signorina nessuno come me, ignorante e incompetente, a febbraio ha previsto quello che sta accadendo.
(non mi riferisco al virus, mi riferisco all'impatto sulle strutture, sull'economia, sull'ordine sociale)
Ma non è che l'ho inventato eh, era un bel po' che se ne parlava apertamente...semplicemente chi prevedeva è stato ignorato diffusamente.
In qualunque posizione sociale si trovasse.

E' una questione di priorità. E di sistema.

E' potente l'altra affermazione della merkel.
"avremmo dovuto agire prima, ma la gente ha bisogno di vedere i letti pieni".
E' veramente potente come in una frasetta, sia riuscita a riassumere una realtà internazionale analizzando trasversalmente diversi ambiti.

Le mani nei servizi sanitari sono state messe, per disintegrarli.
Come sono state messe nella scuola (e i risultati sono qui da raccogliere...e vedrai che ridere le prossime sfornate).

Priorità.
Se sopra a tutto ci si mette una certa idea di benessere, quel che ne consegue è qui da vedere.
Ed è in opera da almeno 30 anni.
Quando ho iniziato a guardar il mondo 20 anni fa, si era già a buon punto dell'opera.

E anche allora c'era chi denunciava.
Inascoltato.
E pure snobbato.

Sai, che pesantezza.
Io queste cose le ho sempre dette.
Esperienze di ospedali purtroppo ne ho avute.
Esperienze con persone nell'ambiente, che fosse ricerca o altre mansioni, pure.
Non gliene è mai fregato nessuno.
Mi hanno sempre dato del pessimista.
Pur essendolo, comunque, non avrei mai immaginato una scenario simile, mi ero sempre contenuto nelle proiezioni.
Ma porca puttana, già nel 1986 mio nonno a 86 anni lasciò una scritto prima di morire su come negli ospedali oltre una certa età già non ti considerassero.
E ci morì, proprio in quel l'ospedale.
Come mia nonna.
I genitori di mia moglie.
Il padre dimesso dall'ospedale che stava bene secondo loro, morto a casa il giorno dopo.
La madre con tumore, se ne sono accorti solo all'ultimo.
Già allora si diceva che oltre una certa età c'era molta indifferenza verso i pazienti.
Io l'ho palpata, l'ho proprio avvertita.
Ed è anche peggio nel cuore dell'Europa, dove sono morti altri miei parenti.
Hai 70 anni e non sei ancora in ospizio?
Questo lo dicevano a mia zia.
L'hanno sfrattata a 80 anni perché dovevano fare una strada e buttare giù la casa.
Messa sulla strada.
Se non hai soldi non conti un cazzo.

Ho un ricordo confuso di un articolo dell'internazionale che mi aveva colpita perchè metteva in relazione la penetrazione nelle nicchie ecologiche, l'economia di sfruttamento, e i cambiamenti climatici. Ne è passata di acqua sotto i ponti da marzo :)

Prova a cercarti "febbre Q" in Olanda.
E' un'altra storia interessante. (anche se non è un virus)
(anche lì c'è stata una strage in allevamenti.)

Sarebbe un discorso veramente molto ampio quello degli allevamenti. Delle condizioni in cui vivono gli animali.
Non per pietà. (anche se personalmente mi si spezza il cuore quando ci penso o quando li guardo sfilare ammassati nei camion magari d'estate e intravedo l'occhio fra le sbarre...vabbè)
Ma per quel che può accadere se prendi una bestia e la fai vivere in mezzo alla merda sua e di tutti.
(vai a vedere, se già non lo sai, cos'è una stalla a lettiera permanente)

Lo diceva pure de andrè che dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.
Solo che non nascono solo fiori. Era romantico pure lui alla fine.

Se pensi alla condizioni dei wet market...beh.
Animali di ogni specie messe non solo in gabbie ma a stretto contatto.
Con liquami e deiezioni che colano dall'alto verso il basso.

Credo che come specie siamo veramente abile a creare le migliori condizioni per la proliferazioni di virus, batteri e altre simpatiche bestioline.

La cosa grandiosa di questa pandemia è che sta sottolineando che tutta una serie di pratiche umane non stanno funzionando esattamente a favore degli umani.
Che poi siam tanti e in un modo o nell'altro la sfanghiamo come specie è un altro discorso.
Questa è un'ipotesi.
Valida esattamente come tutte le altre.
Da anni si sta lavorando nei laboratori militari sulle armi biochimiche.
Sai dirmi perché non considerano l'ebola efficace?

Comunque tra le buone notizie c'è quella per cui la Pfizer-Gsk ha definito il vaccino.
Ha sottoscritto un accordo con Fda per 100.000.000
di dosi, per 50 milioni di persone nel 2021.
Vista la credibilità dell'azienda, direi che non se ne esce con qualcosa di inefficace.
È un primo passo.
 

Lara3

Utente di lunga data
Diciamo che - come cautamente ci suggeriscono - sia iniziata la curva discendente, che sarà lunga ma - se non ci sono sorprese - condurrà alla fine dell'emergenza estrema ed immediata, almeno da un punto di vista sanitario; sarà dunque il tempo (ci auguriamo a breve) delle considerazioni più ovvie: quali sono stati gli errori, chi li ha commessi, quanti si potevano evitare, quanti sono sistemici in un evento di questa portata; e ancora chi ha procurato danno in malafede, chi ha intaccato il corretto funzionamento di un sistema che avrebbe potuto e dovuto tutelarci maggiormente, chi ha travisato il proprio ruolo di potere per tornaconto personale.

Il punto è che sapevamo. Come tutti ricorderete, la possibilità che si verificasse un casino del genere era nota al pubblico e alla politica da almeno 15-20 anni. E non per bocca di ricercatori autistici blindati nel loro laboratorio a prova di bomba e incapaci di rivolgere parola al prossimo. Ce ne hanno parlato diversi VIP di portata planetaria, personaggi tra i più influenti in circolazione.

Ricordate questi due?



Naturalmente ci sono "profezie" come queste a decine, anche se i volti sono meno noti (e meno credibili). Eppure, come sempre nel corso della storia, anche stavolta ci siamo rifiutati di credere. Finchè non abbiamo più potuto rifiutarci (anche se credo sia rimasto qualche complottista/negazionista in circolazione).

Ora, vorrei sottolineare che quello che è successo non è tanto la conferma di un pronostico, ma un precedente (il primo di questa portata nella nostra epoca). Poteva succedere, è successo. Quindi, potrebbe succedere ancora e succederà ancora.

Saremo pronti, la prossima volta?
Dopo che sono stati mandati a combattere il virus senza protezioni adeguate, ecco il risarcimento per gli orfani dei medici : 100.000 euro.
Tanto vale un medico che ha curato i malati Covid.
E sembra che non lo prenderanno neanche tutti, dipende dal tipo di contratto che avevano.
100.000 euro ... una vergogna
 

Allegati

Marjanna

Utente di lunga data
EDIT: fra l'altro, basta un minimo di memoria storica, per rendersi conto che quel che sta accadendo è la normalità.
Non avevo visto questa frase e non ho capito cosa vuoi intendere. E' una situazione che storicamente si ripete, ma non si è vissuta. Ci sono tantissimi aspetti che possiamo osservare. Non tutti, non sempre a me passano davanti agli occhi e li vedo come normali, intendo quella normalità che assorbiamo giorno per giorno, quella che, se anche non impossibile, ti farebbe notare un grande ramo caduto da un albero nel tuo giardino.
 

danny

Utente di lunga data
Non avevo visto questa frase e non ho capito cosa vuoi intendere. E' una situazione che storicamente si ripete, ma non si è vissuta. Ci sono tantissimi aspetti che possiamo osservare. Non tutti, non sempre a me passano davanti agli occhi e li vedo come normali, intendo quella normalità che assorbiamo giorno per giorno, quella che, se anche non impossibile, ti farebbe notare un grande ramo caduto da un albero nel tuo giardino.
Storicamente neppure si ripete, tra l'altro.
Non ha senso rapportarsi con epidemie del passato.
Non vi è stata in nessuna di esse la volontà e la capacità di intervenire a livello globale per il contenimento delle stesse con pesanti limitazioni della libertà e dei diritti.
Non erano disponibili neppure tecnologie di supporto per la didattica e il lavoro, fattori che hanno coadiuvato tali scelte.
È uno schema completamente nuovo in uno scenario decisamente mutato rispetto al passato.
Questo è anche conseguenza delle misure disposte a seguito degli attentati del 2001 e del rischio crescente del bioterrorismo validato anche in sede europea e che ha determinato la necessità di definire protocolli di intervento a più livelli.

"EUR-Lex - 52003DC0320 - IT" https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52003DC0320&from=EN
 
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