Allego una parte importante dell’articolo che hai citato.
In pensione a 35 anni , sembra che i governanti amassero avere i governati come dei bambini, abituati a chiedere allo stato invece di dare e ricevere. Ma a forza di solo chiedere non rimane più tanto da dare.
I governanti amano avere elettori come bambini mai cresciuti perché più facili da gestire.
È un impressione diffusa che i stranieri hanno degli italiani, l’ho notato.
Poi come nel caso della prima ondata in cui gli italiani dicevano perché a noi no se in Germania, o in Svizzera o in Francia...
In realtà penso che fra reddito di cittadinanza, bonus della spesa ( spesso presi senza aver diritto), bonus monopattino, bonus vacanze da nessun’altra parte sono stati distribuiti così tanti soldi. Spesi male ( bonus monopattino, bonus vacanze) o dati alle persone che non avevano diritto, insomma tanti soldi.
Poi queste pretese sono alimentate da bufale come quella di Salvini che secondo lui altrove si regalano soldi con un click.
Sono belle sottolineature. Lucide, a mio parere. Che discutono noi in un'epoca.
Il fatto che uno come quello che citi, o qualcuno dei suoi compari, possa alimentare bufale, secondo me non parla di lui.
Nel caso della prima ondata dall'estero europeo ci han guardato con lo sguardo del "i soliti..." poi gli è arrivata la ramazzata.
E ancora oggi tacciono sul blocco delle frontiere di quel periodo.
Per dire.
Non sono interessata al parere che gli altri paesi hanno su di noi italiani.
Sono piuttosto convinta che abbiano le loro belle racole da grattare pure loro.
Ed in ogni caso, l'europa, che è fondamentalmente un organismo economico giusto oggi ha riattivato la diaria per chi va in europarlamento dopo che tutti indifferentemente han pianto miseria perchè ha da pagare gli affitti.
circa 300 euro al giorno.
Non è più italia, o germania, o francia...io sono portata a pensare ormai ad occidente. Decadente.
Questo confronto fra noi e loro mi fa tanto pensare ai bambini delle elementari che come prima risposta al richiamo usano il fantomatico "ma lui però".
Ecco.
Anche per non sprecar soldi e risorse, uscire da questa dinamica, molto comoda per mantenere uno status quo del potere, forse potrebbe essere un modo per iniziare a pensare da popolo. Del mondo. Come la pandemia sta tentando di insegnare. E non del proprio orto.
E sarebbe una bella risposta alle domande implicite che secondo me solleva l'articolo.
Io non mi sento toccata nel definirmi miserabile. So che appartengo anche a questa categoria. Non sento il bisogno di fare penitenze o arrabbiarmi o autoescludermi assolvendomi.
Anzi. Lo trovo uno spunto interessante per vedere dove posso migliorare.
E penso che pure l'autore si collochi fra i miserabili.
Concordo con lui sul respiro di libertà, dato anche dal riconoscimento, a cui fa l'occhiolino trasversalmente per tutto l'articolo. Onore e Libertà.