Può definirsi tradimento?

Marjanna

Utente di lunga data
ciao Marjanna, grazie per avermi risposto. non saprei dire chi ci ha "perso" per davvero, nel senso che, quando l'amore finisce, conviene ad entrambe le parti separarsi; in questi casi c'è solo da guadagnare e ci guadagnano entrambi. quando scoprii tutto a novembre non ebbi molto tempo per riflettere ed essere introspettivo poiché di lì a qualche giorno mio fratello si ammalò gravemente. fui trascinato in un turbine di emozioni e preoccupazioni tali da concentrarmi esclusivamente sulla mia famiglia e lasciare "in stallo" la mia relazione. nel corso di questi mesi non è stata soltanto lei ad allontanarsi ma anche io; non le dedicavo più quelle attenzioni e accortezze che mi caratterizzavano poiché ero profondamente deluso del suo comportamento e ormai non la amavo più. Avrei dovuto lasciarla a novembre, ma ammetto che per qualche settimana ho sperato che le cose cambiassero, che quella fosse per lei soltanto una "sbandata" momentanea. in realtà non è stato così, e ne ho avuto prova sbirciandole il cellulare ai primi di luglio. pazienza. io sto bene, è come se mi fossi abituato alla fine della relazione già da novembre; è come se l'avessi lasciata in cuor mio da novembre e adesso di nuovo c'è solo la consapevolezza. chiaramente la penso spesso, ma questo non vuol dire che io la ami. non mi rode l'idea che lei possa finire fra le braccia di qualcun altro e questo la dice lunga, dato che sono un tipo geloso (ma non troppo). merito una persona al mio fianco che mi rispetti e che mi guardi negli occhi quando le parlo (anzichè guardare lo schermo di un cellulare). avrò mille difetti, se non ti piaccio non sei obbligata a stare con me, ma almeno abbi rispetto, caccia fuori gli attributi e lasciami, senza fare sotterfugi o insultarmi quando sei con le tue amiche.
perché ho aperto questa discussione? ero curioso di sentire le opinioni di qualcuno che avesse più esperienza di me in materia di rapporti. forse sto cercando che il mondo appoggi questa mia scelta. sono una persona razionale, ma spesso i sentimenti offuscano la ragione. è anche vero che dare retta alla parte razionale e analitica e sopprimere quella emotiva si rende necessario per imparare a volersi bene. cervello vs cuore, magari fosse così semplice decidere arbitrariamente a chi dare retta, a seconda delle situazioni...
Mi sembra tu sia più maturo di tanti "adulti", sei chiaro e preciso, senza fronzoli. :bravooo:
 

Cla87

Utente di lunga data
nella mia vita da studente universitario ho capito che, quando si parla di un qualsiasi argomento, bisogna centrare il bersaglio, poi, se rimane del tempo, argomentare e approfondire. Sono immaturo sul molti aspetti, ma non me ne faccio una colpa. bisogna dare tempo al tempo, la maturità è una cosa che viene con l'esperienza (e fiorisce sul terreno dell'intelligenza, della saggezza e della sensibilità) e l'esperienza richiede tempo. di certo, sono una persona sincera e onesta nei rapporti sentimentali. forse non mi è ancora chiaro cosa voglio da una donna, ma mi è ben chiaro cosa non voglio (e scusa se è poco).
marjanna, grazie ancora per il tempo dedicatomi :)
 

Irrisoluto

Utente di lunga data
ciao Marjanna, grazie per avermi risposto. non saprei dire chi ci ha "perso" per davvero, nel senso che, quando l'amore finisce, conviene ad entrambe le parti separarsi; in questi casi c'è solo da guadagnare e ci guadagnano entrambi. quando scoprii tutto a novembre non ebbi molto tempo per riflettere ed essere introspettivo poiché di lì a qualche giorno mio fratello si ammalò gravemente. fui trascinato in un turbine di emozioni e preoccupazioni tali da concentrarmi esclusivamente sulla mia famiglia e lasciare "in stallo" la mia relazione. nel corso di questi mesi non è stata soltanto lei ad allontanarsi ma anche io; non le dedicavo più quelle attenzioni e accortezze che mi caratterizzavano poiché ero profondamente deluso del suo comportamento e ormai non la amavo più. Avrei dovuto lasciarla a novembre, ma ammetto che per qualche settimana ho sperato che le cose cambiassero, che quella fosse per lei soltanto una "sbandata" momentanea. in realtà non è stato così, e ne ho avuto prova sbirciandole il cellulare ai primi di luglio. pazienza. io sto bene, è come se mi fossi abituato alla fine della relazione già da novembre; è come se l'avessi lasciata in cuor mio da novembre e adesso di nuovo c'è solo la consapevolezza. chiaramente la penso spesso, ma questo non vuol dire che io la ami. non mi rode l'idea che lei possa finire fra le braccia di qualcun altro e questo la dice lunga, dato che sono un tipo geloso (ma non troppo). merito una persona al mio fianco che mi rispetti e che mi guardi negli occhi quando le parlo (anzichè guardare lo schermo di un cellulare). avrò mille difetti, se non ti piaccio non sei obbligata a stare con me, ma almeno abbi rispetto, caccia fuori gli attributi e lasciami, senza fare sotterfugi o insultarmi quando sei con le tue amiche.
perché ho aperto questa discussione? ero curioso di sentire le opinioni di qualcuno che avesse più esperienza di me in materia di rapporti. forse sto cercando che il mondo appoggi questa mia scelta. sono una persona razionale, ma spesso i sentimenti offuscano la ragione. è anche vero che dare retta alla parte razionale e analitica e sopprimere quella emotiva si rende necessario per imparare a volersi bene. cervello vs cuore, magari fosse così semplice decidere arbitrariamente a chi dare retta, a seconda delle situazioni...
Vorrei tanto imparare ad agire cosi'. Al posto tuo credo che avrei fatto di tutto per recuperare il rapporto. Ma sono ben consapevole che la reazione più sana è questa, lasciar andare cio' che non va.
 

Cla87

Utente di lunga data
Vorrei tanto imparare ad agire cosi'. Al posto tuo credo che avrei fatto di tutto per recuperare il rapporto. Ma sono ben consapevole che la reazione più sana è questa, lasciar andare cio' che non va.
ma c'ho provato, dopo la malattia di mio fratello avevo tutte le buone intenzioni. purtroppo mi sono reso conto fin da subito di due cose: 1) lei pretende da me qualcosa che io, ad oggi, non posso darle e non me ne faccio una colpa di questo. pretendeva che io fossi già laureato, che avessi un lavoro e che avessi quel carisma che tanto la affascina e che lei identifica soltanto con una posizione lavorativa stabile (come se il carisma di un uomo fosse dovuto solo da questo). mi chiese addirittura di trovarmi un lavoro part-time per guadagnare quei soldini necessari a togliersi qualche sfizio (tipo cene in ristoranti chic, vacanze ed altro), ma io non studio scienze delle merendine, io studio medicina (fra lezioni obbligatorie, reparti e studio non posso lavorare. se inizio a lavorare part-time perdo tempo e non mi laureo più ma soprattutto, se lavorassi part-time, i soldi guadagnati li utilizzerei per aiutare i miei genitori a pagare le tasse universitarie, di certo non li sfruscerei in puttanate. ho realizzato ben presto che lei era, infantilmente, affascinata esclusivamente dall'uomo brizzolato, rampante professionista, in una sorta di complesso di Elettra mai metabolizzato (mi tengo cauto sulle diagnosi, non sono uno psicologo). e tutto questo non dipende da me, fin dall'inizio della relazione lei era bene al corrente del fatto che avrei dovuto ricominciare i miei studi universitari e che ci avrei messo del tempo a realizzarmi professionalmente, se non rispecchiavo il suo ideale di partner avrebbe dovuto evitare di mettersi con me (e io, soprattutto, avrei dovuto capirlo prima e allontanarmi da una ragazza del genere). ma poi, posso capire che una donna già formata professionalmente possa decidere di rompere i rapporti con me e cercare altro perché in me non vede futuro prossimo, ma non me lo aspetto da una che sta messa peggio di me (anche lei aveva interrotto i suoi studi universitari, li abbiamo ripresi insieme quando ci siamo conosciuti, cercando di farci forza a vicenda) e soprattutto da una che, oltre a stare ancora a "caro amico", in questi anni nemmeno si è attivata per darsi una mossa. quando le ho spiegato questo concetto la sua risposta è stata: "ma che c'entra, per il maschio è diverso". da questa risposta ho capito la mentalità maschilista e provinciale che la caratterizza e che si porterà sempre dietro (la tipica donna, e sia chiaro mica sono tutte così, che fa l'emancipata quando le fa comodo e la maschilista quando meglio le conviene). ho capito che lei non avrebbe mai afferrato il concetto, che era un suo limite.
punto secondo: quando c'è un tradimento, anche non fisico, ormai la fiducia è persa per sempre e la fiducia è un elemento indispensabile per fa funzionare una relazione. inutile continuare, meglio investire le proprie risorse nella ricerca di una propria stabilità emotiva e, in futuro, nella ricerca di un'altra partner. da questa esperienza ho imparato una cosa: pur provandoci, non sono in grado di perdonare un tradimento. non è nella mia natura.
 
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Irrisoluto

Utente di lunga data
ma c'ho provato, dopo la malattia di mio fratello avevo tutte le buone intenzioni. purtroppo mi sono reso conto fin da subito di due cose: 1) lei pretende da me qualcosa che io, ad oggi, non posso darle e non me ne faccio una colpa di questo. pretendeva che io fossi già laureato, che avessi un lavoro e che avessi quel carisma che tanto la affascina e che lei identifica soltanto con una posizione lavorativa stabile (come se il carisma di un uomo fosse dovuto solo da questo). mi chiese addirittura di trovarmi un lavoro part-time per guadagnare quei soldini necessari a togliersi qualche sfizio (tipo cene in ristoranti chic, vacanze ed altro), ma io non studio scienze delle merendine, io studio medicina (fra lezioni obbligatorie, reparti e studio non posso lavorare. se inizio a lavorare part-time perdo tempo e non mi laureo più ma soprattutto, se lavorassi part-time, i soldi guadagnati li utilizzerei per aiutare i miei genitori a pagare le tasse universitarie, di certo non li sfruscerei in puttanate. ho realizzato ben presto che lei era, infantilmente, affascinata esclusivamente dall'uomo brizzolato, rampante professionista, in una sorta di complesso di Elettra mai metabolizzato (mi tengo cauto sulle diagnosi, non sono uno psicologo). e tutto questo non dipende da me, fin dall'inizio della relazione lei era bene al corrente del fatto che avrei dovuto ricominciare i miei studi universitari e che ci avrei messo del tempo a realizzarmi professionalmente, se non rispecchiavo il suo ideale di partner avrebbe dovuto evitare di mettersi con me (e io, soprattutto, avrei dovuto capirlo prima e allontanarmi da una ragazza del genere). ma poi, posso capire che una donna già formata professionalmente possa decidere di rompere i rapporti con me e cercare altro perché in me non vede futuro prossimo, ma non me lo aspetto da una che sta messa peggio di me (anche lei aveva interrotto i suoi studi universitari) e soprattutto da una che, oltre a stare ancora a "caro amico", in questi anni nemmeno si è attivata per darsi una mossa. quando le ho spiegato questo concetto la sua risposta è stata: "ma che c'entra, per il maschio è diverso". da questa risposta ho capito la mentalità maschilista e provinciale che la caratterizza e che si porterà sempre dietro (la tipica donna, e sia chiaro mica sono tutte così, che fa l'emancipata quando le fa comodo e la maschilista quando meglio le conviene). ho capito che lei non avrebbe mai afferrato il concetto, che era un suo limite.<br><br>punto secondo 2) quando c'è un tradimento, anche non fisico, ormai la fiducia è persa per sempre e la fiducia è un elemento indispensabile per fa funzionare una relazione. inutile continuare, meglio investire le proprie risorse nella ricerca di una propria stabilità emotiva e, in futuro, nella ricerca di un'altra partner. da questa esperienza ho imparato una cosa: pur provandoci, non sono in grado di perdonare un tradimento. non è nella mia natura.
Da quello che dici, il tradimento, anche se non fisico, è stato una manna dal cielo, perché ti ha permesso di staccarti da una relazione che in ogni caso, anche se lei fosse l'emblema della fedeltà, non poteva funzionare.
Anch'io sono passato, tanti anni fa, per una ragazza che mi rimproverava esattamente le stesse cose.
Ci sono stato insieme 6 anni, mi rallentava su tutto, criticava le mie scelte di vita (facoltà ma anche amicizie), per poi accusarmi di essere un rammollito senza spina dorsale.
Appena la lasciai mi laureai, brillantemente, continuai la mia formazione, brillantemente, e alla fine ho realizzato almeno una parte di quello che lei considerava essere un sogno adolescenziale.
Ora lei è disoccupata e cerca ancora il principe azzurro che possa mantenerla (pur definendosi lei femminista).
Io certo sono in una situazione sentimentale disastrosa, ma almeno professionalmente mi ritengo soddisfatto, e sarebbe stato impossibile se non l'avessi lasciata.
E infatti un paio di anni fa, venuta a sapere quello che ero diventato nel frattempo, cerco' per diversi mesi di farmi ricadere nella trappola.
Come dire: non lasciarti ingannare dalle sue critiche. Vai avanti per la tua strada a approfitta di questo momento di soltudine sentimentale per impegnarti nello studio.
Quando sarai un medico realizzato lei forse si renderà conto della cazzata che ha fatto nel trattarti una merda.
 

Cla87

Utente di lunga data
Da quello che dici, il tradimento, anche se non fisico, è stato una manna dal cielo, perché ti ha permesso di staccarti da una relazione che in ogni caso, anche se lei fosse l'emblema della fedeltà, non poteva funzionare.
Anch'io sono passato, tanti anni fa, per una ragazza che mi rimproverava esattamente le stesse cose.
Ci sono stato insieme 6 anni, mi rallentava su tutto, criticava le mie scelte di vita (facoltà ma anche amicizie), per poi accusarmi di essere un rammollito senza spina dorsale.
Appena la lasciai mi laureai, brillantemente, continuai la mia formazione, brillantemente, e alla fine ho realizzato almeno una parte di quello che lei considerava essere un sogno adolescenziale.
Ora lei è disoccupata e cerca ancora il principe azzurro che possa mantenerla (pur definendosi lei femminista).
Io certo sono in una situazione sentimentale disastrosa, ma almeno professionalmente mi ritengo soddisfatto, e sarebbe stato impossibile se non l'avessi lasciata.
E infatti un paio di anni fa, venuta a sapere quello che ero diventato nel frattempo, cerco' per diversi mesi di farmi ricadere nella trappola.
Come dire: non lasciarti ingannare dalle sue critiche. Vai avanti per la tua strada a approfitta di questo momento di soltudine sentimentale per impegnarti nello studio.
Quando sarai un medico realizzato lei forse si renderà conto della cazzata che ha fatto nel trattarti una merda.
vorrei lei si rendesse conto di aver fatto una cazzata a trattarmi male non dal momento in cui diventerò un (carismatico) professionista, ma dal punto di vista umano. mi spiego meglio, persone come lei dovrebbero capire che le persone che ti hanno voluto (e che ti vogliono) bene andrebbero trattate col dovuto rispetto, a prescindere dai loro difetti. l'amore finisce e ci sta; nella vita ci si innamora anche di altri e ci sta anche questo, ma il rispetto per chi ti ha supportato (e sopportato) per anni non dovrebbe mai mancare. Mai.
poi, ci tengo a spezzare una lancia in favore della mia ex: non cerca assolutamente qualcuno che la mantenga, ma è affascinata dal carisma che l'uomo ha nel momento in cui assume una certa posizione di rilievo nel mondo del lavoro (avvocato, medico, dirigente d'azienda, ecc. ecc.). in questo momento della sua vita, per sentire meno il peso dei suoi fallimenti, vorrebbe avere al suo fianco una persona già formata e sistemata. è come se questo le desse quell'àncora, quel porto sicuro di cui ha bisogno. un uomo già sistemata è il suo "piano B" (non so se ho reso l'idea). il punto è che questo lo avevo intuito giù due anni fa, quando le cose hanno iniziato a farsi "serie". lì ho sbagliato io, dovevo capire che non poteva funzionare. pazienza, meglio tardi che mai.
personalmente, se fossi laureato e se avessi una carriera già avviata, di certo non mi fidanzerei con una che sta ancora studiando. è questo che lei non capisce, come pretendi sicurezza dal tuo fidanzato quando tu sei la prima che si crogiola sugli allori? troppo comodo così... non sei l'unica ad averla.
 
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