Quando vi sentite poco bene...

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Si, e non era meritocratica, spremeva tutti come limoni.
Ma perché mettere in dubbio che esistano realtà così?
@Nocciola è scema che si fa sfruttare? No, è una persona che ama il suo lavoro e lo fa bene. Ma meno male 🙏 magari fossero tutti così.
Che non sopporto più di andare in un qualunque luogo aperto al pubblico e trovare le solite facce di cazzo, scocciate anche solo a passarti una penna.
Ma ti ho detto che hai ragione a dire che esiste anche la realtà meritocratica! Poi possiamo discutere sul concetto di meritocrazia sul lavoro, però realtà con persone intelligenti ci sono eccome
 

Brunetta

Utente di lunga data
il problema è considerare fancazzista non quello che passa le sue giornate al telefono per i corridoi come se fosse l'AD, ma quello che dopo 8 ore se ne va a casa e non fa straordinari
Se penso a fancazzisti nel mio settore, penso a chi stava nei corridoi, ma sinceramente ne ho viste un paio, precarie e mai più chiamate.
Ma chi ha fatto danni sono state quelle che avevano una impostazione burocratica. Ma prevalentemente non erano intelligenti.
Nel privato probabilmente ugualmente sono poco intelligenti, ma dediti ad aspetti privati.
 

Brunetta

Utente di lunga data
All'Esselunga devi chiedere il permesso per uscire prima, dopo 10 ore di fila, e te lo danno dicendo "ah, ci diamo alla bella vita eh!"
Come nelle aziende da cui è scappata mia figlia.
Se alle 18,30 si preparava per uscire (invece di restare fino alle 20, come gli altri giorni) la battuta, ma seria, “oggi fai mezza giornata “ era certa.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
però il tema era se diventate istrici quando state male o meno
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
però il tema era se diventate istrici quando state male o meno
Il tema credevo fosse a chi chiedete aiuto.
Ho risposto i figli.
Ti stupisci che poi si sia andati O.T. ?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Come nelle aziende da cui è scappata mia figlia.
Se alle 18,30 si preparava per uscire (invece di restare fino alle 20, come gli altri giorni) la battuta, ma seria, “oggi fai mezza giornata “ era certa.
Perché non si può inquinare lo status quo, sarebbe destabilizzante. Se entri in una realtà dove tutti sistematicamente stanno lì 12 ore/giorno, automaticamente sei sottoposto a pressione del gruppo su individuo per fare altrettanto e il meccanismo si perpetua. Se uno comincia anche solo a far vedere che va via prima, perché è riuscito a finire prima il lavoro, è peggio che un fancazzista che sta lì a scaldare la sedia fino alle 20 perché rompe l'equilibrio e va incontro a mobbing quasi certo
 

ivanl

Utente di lunga data
però il tema era se diventate istrici quando state male o meno
Io no: letto, medicinale adatto al malanno del caso e libri. Pensa che sono così fancazzista che, in caso di malattia infettiva con pochi sintomi, tipo il covid preso anche recentemente, invece di starmene in malattia per una settimana o più, lavoro in remoto da casa appena mi sento meglio, ma solo perchè sennò mi annoio, mica per senso del dovere.
Però se voglio andarmene a funghi, scrivo al capo che non ci sono e tanti saluti
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Certo che la salute è prioritaria, ma se vado al lavoro prendendo una Tachipirina perché ho la febbre, non succede nulla.
Al massimo, quando torno, sono più stanca e mi butto subito a letto.
Non parlo di un mal di testa o di un raffreddore. Io stessa sono andata, e vado, a lavorare con la cervicale che mi ammazza e il vomito che non passa neanche col Plasil (anche perché ora per altre problematiche non posso più prenderlo). Raffreddore idem. Febbre non la prendo. Ma se si ha possibilità di prendere qualche giorno per controlli, visite più che legittime perché lo prevede il contratto e di due ore di assenza non si accorge nessuno, non vedo perché trascinarsi in giro per l'azienda e piangere miseria e autocompatirsi. Tanto nessuno si impietosisce e nessuno ti dice "povera, ma come fai? Ma quanto sei brava a venire lo stesso!".
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perché non si può inquinare lo status quo, sarebbe destabilizzante. Se entri in una realtà dove tutti sistematicamente stanno lì 12 ore/giorno, automaticamente sei sottoposto a pressione del gruppo su individuo per fare altrettanto e il meccanismo si perpetua. Se uno comincia anche solo a far vedere che va via prima, perché è riuscito a finire prima il lavoro, è peggio che un fancazzista che sta lì a scaldare la sedia fino alle 20 perché rompe l'equilibrio e va incontro a mobbing quasi certo
Comunque lei ha provato diversi posti di lavoro.
In alcuni i dipendenti erano in balìa degli umori e degli insulti del capo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non parlo di un mal di testa o di un raffreddore. Io stessa sono andata, e vado, a lavorare con la cervicale che mi ammazza e il vomito che non passa neanche col Plasil (anche perché ora per altre problematiche non posso più prenderlo). Raffreddore idem. Febbre non la prendo. Ma se si ha possibilità di prendere qualche giorno per controlli, visite più che legittime perché lo prevede il contratto e di due ore di assenza non si accorge nessuno, non vedo perché trascinarsi in giro per l'azienda e piangere miseria e autocompatirsi. Tanto nessuno si impietosisce e nessuno ti dice "povera, ma come fai? Ma quanto sei brava a venire lo stesso!".
Hai provato il Maalox nausea?
 

cipolino

Utente di lunga data
Infatti il problema è che non mi pare che sia una presa di coscienza…di classe.
Mi pare solo l’onda lunga della de responsabilizzazione in cui sono stati cresciuti e che porta a dare un peso abnorme al tempo libero consumista.
Non è del tutto vero, almeno per gli ultimi che vedo arrivare in azienda. Lo è per chi lotta per le questioni futili come il full remote, ma vedo sempre più ragazzi che capiscono velocemente che nelle aziende (parlo di quelle grandi che vivono sulla finanza e non sulla produzione) ormai siamo tutti numeri, FTE, et similia e quindi avrà lo stesso destino sia che lavori 15 ore al giorno sia che ne lavori 8; quindi, giustamente, mettono in discussione questo modo di lavorare
Per quella che è la mia esperienza, è un po' diverso che così.

Innanzi tutto, si tratta sempre di persone che hanno la possibilità di scegliere: chi non può scegliere semplicemente... non sceglie!! Si adegua all'unica alternativa che ha.

Le persone che hanno la possibilità di scegliere sono sempre esistite: quello che è cambiato, pare a me, è il criterio che viene usato per la scelta.

Prima la massa sceglieva con un'unica stella polare: i soldi. Niente altro. Adesso tendono a privilegiare altri aspetti: può essere il tipo di lavoro, le gratificazioni che dà, la modalità di lavoro (per esempio, smart), il tempo che lascia libero (ma non necessariamente).

Non lo vedo come dare un peso abnorme al tempo libero consumista o considerate futili (il remote) ma più come un riconoscere che il lavoro è solo una parte di ciò che gratifica la persona e costruisce la sua vita: mi sembra proprio una ribellione al sistema che denigra chi "semplicemente" lavora e fa il suo, senza diventare un kamikaze nel nome del proprio personale imperatore!

La vedo proprio come una presa di coscienza di classe, io: "classe: umana"! Che va oltre le classi dei lavoratori, che oltretutto stanno perdendo di significato, visto la frammentazione delle tipologie di lavoro.

Devo essere sincero: mi ricordano molto il me di 30 anni fa: mentre ero "in formazione" dovetti andare a parlare con un "senior" che poi, parlando più in generale del lavoro, mi disse: "Guarda, facendo questo lavoro non si diventa ricchi. Scordatelo. Quindi se vuoi i soldi, cambia mestiere. Ma è un bel lavoro, vario, divertente, gratificante e si vive più che dignitosamente". Niente di più vero: ancora lo ringrazio!

Ecco, nelle loro scelte rivedo molto di ciò. E, naturalmente, non posso che approvarle!
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Non parlo di un mal di testa o di un raffreddore. Io stessa sono andata, e vado, a lavorare con la cervicale che mi ammazza e il vomito che non passa neanche col Plasil (anche perché ora per altre problematiche non posso più prenderlo). Raffreddore idem. Febbre non la prendo. Ma se si ha possibilità di prendere qualche giorno per controlli, visite più che legittime perché lo prevede il contratto e di due ore di assenza non si accorge nessuno, non vedo perché trascinarsi in giro per l'azienda e piangere miseria e autocompatirsi. Tanto nessuno si impietosisce e nessuno ti dice "povera, ma come fai? Ma quanto sei brava a venire lo stesso!".
Ma non mi sembra che nessuno abbia detto questo
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Comunque lei ha provato diversi posti di lavoro.
In alcuni i dipendenti erano in balìa degli umori e degli insulti del capo.
Trovare un posto di lavoro del tutto soddisfacente è quasi come realizzare un matrimonio felice. Beato chi ci riesce
 

cipolino

Utente di lunga data
Perché non si può inquinare lo status quo, sarebbe destabilizzante. Se entri in una realtà dove tutti sistematicamente stanno lì 12 ore/giorno, automaticamente sei sottoposto a pressione del gruppo su individuo per fare altrettanto e il meccanismo si perpetua. Se uno comincia anche solo a far vedere che va via prima, perché è riuscito a finire prima il lavoro, è peggio che un fancazzista che sta lì a scaldare la sedia fino alle 20 perché rompe l'equilibrio e va incontro a mobbing quasi certo
Ma certo! Il fancazzista non è solo tollerato ma è necessario e addirittura benvoluto! E non solo perché, come dice @Brunetta , serve da capro espiatorio per i malfunzionamenti, ma ancor di più perché permette al "bravo lavoratore" di ergersi sopra di lui come statura morale e professionale!

La valutazione, in qualsiasi cosa, è relativa, mai assoluta: si viene confrontati con chi ci sta intorno, non con i più bravi dall'altro capo del mondo!
Beati monoculi in terra caecorum...

Chi va via prima, dopo aver comunque fatto il suo lavoro (e magari anche bene!), sta invece dando implicitamente dell'idiota a chi resta e gli mette davanti uno specchio che gli mostra la sua stupidità!
Come può essere accettato un insulto del genere? È roba da lavare col sangue (della maldicenza alle spalle...)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Trovare un posto di lavoro del tutto soddisfacente è quasi come realizzare un matrimonio felice. Beato chi ci riesce
Ma io non parlo del lavoro in sé. Ho avuto colleghe costantemente scontente.

Bisogna anche scegliere una attività dia gratificazione intrinseca, per non cercare solo gratificazione estrinseca nella retribuzione o nel tempo libero.
Ognuno può cercarla in un ambito coerente con se stesso.
Le vessazioni sono un’altra cosa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma certo! Il fancazzista non è solo tollerato ma è necessario e addirittura benvoluto! E non solo perché, come dice @Brunetta , serve da capro espiatorio per i malfunzionamenti, ma ancor di più perché permette al "bravo lavoratore" di ergersi sopra di lui come statura morale e professionale!

La valutazione, in qualsiasi cosa, è relativa, mai assoluta: si viene confrontati con chi ci sta intorno, non con i più bravi dall'altro capo del mondo!
Beati monoculi in terra caecorum...

Chi va via prima, dopo aver comunque fatto il suo lavoro (e magari anche bene!), sta invece dando implicitamente dell'idiota a chi resta e gli mette davanti uno specchio che gli mostra la sua stupidità!
Come può essere accettato un insulto del genere? È roba da lavare col sangue (della maldicenza alle spalle...)
Sì. Il giudizio implicito di chi è diverso da noi, scatena odio e compatta.
 
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