Forse magari perché non si siede dove gli pare ma si spara almeno una decina di chilometri fuori porta?
Ma se abitano a Bande Nere (mia zona di infanzia) e la moglie lavora a Città Studi, e lui va con l’amante alla Comasina, non significa andare chissà dove con la calza di nylon sulla faccia, ma muoversi in città.
Il punto però era che ho supposto che l’incomprensione, manifestata da me e
@Nocciola, derivasse dal diverso contesto non solo geografico, ma culturale, lo riduci a distanza.
Tutte le persone nate e cresciute in paesi o paesini o anche piccole città, se si trasferiscono a Milano, si lamentano che non conoscono i vicini e che tutti se ne fregano degli altri.
Perché mai poi questi “milanesi freddi e asociali“ dovrebbero diventare le vecchiette pettegole sulla porta di un paesino improvvisamente, solo perché vedono un conoscente con una persona sconosciuta, che potrebbe essere chiunque?
Ma soprattutto come potrebbero raccontarlo al coniuge, presunto tradito, con il quale non scambiano due parole?