La cosa che mi lascia stranita di tutta questa discussione è che in alcune parti ne esce una concezione del sesso ben particolare.
Sesso usato per appropriarsi di un altro, per confermare il proprio essere e il proprio esserci.
Sesso utilizzato come strumento di potere.
Sesso usato per segnare un territorio che non è segnabile.
A questo punto, il sesso paragonato alla gioia delle papille gustative che può dare un piatto di spaghetti ben cucinato, mi decade.
E mi viene invece in mente quel piatto di pasta, magari anche malsalato che alcune sere si butta in tavola proprio perchè mangiare è fondamentale al sopravvivere. Ma lì non gusti, ingoi.
La cosa che più mi lascia perplessa in tutto questo è che, potendo scegliere, preferirei scegliere il piatto ben cucinato.
Forse che a volte non si può scegliere?
Ma a questo punto l'altro è uno strumento masturbatorio, che rompe anche i coglioni con le sue richieste.
Quindi...che ci faccio sesso a fare?