Che può capitare, lo dicevo, in quanto sono fermamente convinta che dipenda non soltanto dalla volontà dell'altro. E' un insieme di fattori. Ragione per cui era anche nella mia possibilità evitarlo. Tuttavia e' capitato. Ero molto stanca, e in parte e' normale (alla mia età con un bimbo piccolo...), in parte no. Avrei potuto prendere tempo per me anziché utilizzare quel poco libero per fare sempre adempimenti. Le mie "gite" erano per lo più coi minuti contati, a fare la spesa. Non va bene, non in quella precisa situazione. E anziché seguitare come una perfetta deficiente ad adeguarmi a tutto, avrei dovuto trovare il modo di fermarlo prima. Tanto all'evidenza il rientro gli era pesante anche avendo ampio tempo per i cazzi propri. Tanto valeva almeno creare la situazione per poter essere impermeabile alle sue critiche. Buttandogliene addosso una caterva a lui, e facendo in modo (non confinandole cioè al ristretto ambito delle mura domestiche, cosa che mi ha visto ampiamente perdente) che andassero bene a segno. Colpendolo nella cosa a cui teneva di più in assoluto, e cioè alla sua immagine. Quando l'ho fatto ero già esasperata. Avrei dovuto farlo prima, e col sorriso sulle labbra, per quanto amaro. Si sarebbe ridimensionato. Altro che non triangolare con amici e parenti

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Brunetta : su sta cosa ci siamo già confrontate. Avrei dovuto triangolare ben prima e ben di più. Anche se il principio in sé è sbagliato. Ma è sbagliato perché presuppone una coppia comunque funzionale. Chiedo scusa: oggi mi sono svegliata con la domanda "ma perché sono andata così avanti?"