questo meritato senso di colpa

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Old Airforever

Guest
cosa ne dico?
che hai perfettamente ragione. per cercare di non star male mi faccio mille ragionamentie che sembrano avere un senso. poi però altri pensieri opposti ne hanno un'altro. ho commesso degli errori enormi tradendolo. e non si hanno scusanti. ma a mio favore dico che neanche il suo atteggiamento ne aveva. ma io sono peggiore.
ora certo, tutto mi sarà utile per la vita. ma ora? perchè non riesco a non stare in ansia per tutto cio che lo riguarda? perchè sono preoccupata per i suoi pasti per la sua tristezza. non è senso di colpa.. non puo essere amore..so che è normale dopo una relazione lunga stare male. ma io non sto male per me. ma per lui. bho.
..sono soli e puri sensi di colpa..
Amichevolmente ti dico che sei davvero molto strana: non sei l'unica ma una dei pochi della categoria "traditori" che hanno il rimorso di coscienza..
Air
 
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Old alessia76

Guest
..sono soli e puri sensi di colpa..
Amichevolmente ti dico che sei davvero molto strana: non sei l'unica ma una dei pochi della categoria "traditori" che hanno il rimorso di coscienza..
Air
e non è l'unica stranezza che mi si ritorce contro.
 

Tr@deUp

Utente di lunga data
Ciao Alessia76,
incomincio con una scontata riflessione: se ti sentivi trascurata dal tuo convivente, non era meglio lasciarlo e POI trovare altra persona che ti gratificava maggiormente?
E' facile, per voi traditori, dire: "Ho tradito perchè la persona con la quale stò ha carenze". Mettiamo caso che le abbia, non dubito. Ma tradire, no. MAI.
Hai sensi di colpa? Stai da schifo perchè ti sei fatta schifo? Hai compiuto una malsana azione...mi preoccuperei se tu fossi contenta e sorridente nel tuo interno.
Con il tuo convivente non so se potrai recuperare qualcosa, perchè il male lo hai compiuto...non si può cancellare.
Ma d'ora in poi, metti la testa a posto ed in futuro, se noterai qualcosa che non va con un ometto, non cornificarlo. Lascialo e trovati qualcuno che fa più per te.
Air
A parte che ho letto anche oggi opinioni discordi riportate da chi, non tu in questo caso, ha stavolta giustificato questo tradimento quando nella stragrande maggioranza dei casi era per il mai e poi mai o per il prima lo lascio poi casomai...

Comunque il tuo ragionamento, eticamente (la tua etica) corretto non fa una piega se non fosse che si devono ammettere situazioni in cui gli eventi (concreti o supposti che siano, immanenti o meno) possono contribuire a determinare azioni impreviste. Come questo.
Forse l'abbandono era nell'aria, forse no ma in ogni caso Alessia è stata spinta a prendere la sua decisione dopo aver avuto un'altra relazione ma questa non è stata l'elemento determinante credo.
Col ragionamento che hai fatto tu, quello del prima lo lascio e poi... si potrebbe incorrere in una doppia perdita: la prima quella di un rapporto che poteva invece essere recuperato (con o senza tradimento intermedio che spesso fortifica la relazione stabile, checché se ne dica!!!) e la seconda dovuta al fatto che la trasformazione dell'amante in partner ufficiale potrebbe rivelarsi ancor più disastrosa dell'esperienza da cui si esce.

Quindi ammetto e giustifico (con o senza sensi di colpa, questo è un problema individuale) il tradimento come mezzo di ricerca di conferme o smentite da prendersi non a scatola chiusa. E' fin troppo ovvio altrimenti.

Altrettanto ovvio è che parlo di tradimenti senza farsi beccare! Altrimenti è un gran puttanaio!!! :)
 
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Old alessia76

Guest
Quindi ammetto e giustifico (con o senza sensi di colpa, questo è un problema individuale) il tradimento come mezzo di ricerca di conferme o smentite da prendersi non a scatola chiusa. E' fin troppo ovvio altrimenti.

io non avevo mai tradito nessuno. ma da sempre sono daccordo sul fatto che a volte, errori, fantasie, possono sanare qualcosa che ancora è recuperabile. non credo nelle condanne astratte. mi fido da chi impara dai proprio errori e non di chi non ne commette mai. chi ha sbaglaito e poi capito, se "sano" diventa ancora piu forte di chi non sa.

io ora frequento un uomo che non è quello con cui ho tradito il mio compagno, con quello ho chiuso tre mesi prima di lasciare la mia casa. in quei tre mesi ho cercato di espiare le mie colpe, non riuscendoci. in quei mesi ho dato tutto quello che mi restava. e poi, senza avere piu nulla, mi sono allontanata.
grazie a tutti, mi sto aprendo con qualcuno finalmente..
 
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Old Airforever

Guest
Rispondo per punti. Non voglio fare le veci di Alessia: perciò, chiedo ad Alessia stessa di subentrare, in particolar modo sui miei riscontri, quelli in grassetto.
Grazie!

A parte che ho letto anche oggi opinioni discordi riportate da chi, non tu in questo caso, ha stavolta giustificato questo tradimento quando nella stragrande maggioranza dei casi era per il mai e poi mai o per il prima lo lascio poi casomai...
L'incoerenza è pane quotidiano..non mi stupisco di certe persone..

Comunque il tuo ragionamento, eticamente (la tua etica) corretto non fa una piega se non fosse che si devono ammettere situazioni in cui gli eventi (concreti o supposti che siano, immanenti o meno) possono contribuire a determinare azioni impreviste. Come questo.
Forse l'abbandono era nell'aria, forse no ma in ogni caso Alessia è stata spinta a prendere la sua decisione dopo aver avuto un'altra relazione ma questa non è stata l'elemento determinante credo.
Alessia ha avvertito carenze da parte del convivente. Quando ha notato che non erano rissolvibili, avrebbe dovuto lasciare il convivente e poi cercarsi altra persona.
Col ragionamento che hai fatto tu, quello del prima lo lascio e poi... si potrebbe incorrere in una doppia perdita: la prima quella di un rapporto che poteva invece essere recuperato (con o senza tradimento intermedio che spesso fortifica la relazione stabile, checché se ne dica!!!) e la seconda dovuta al fatto che la trasformazione dell'amante in partner ufficiale potrebbe rivelarsi ancor più disastrosa dell'esperienza da cui si esce.
Se il rapporto si fosse potuto recuperare, si sarebbe recuperato. Alessia ha optato per cercare quel che gli mancava in altra persona.
Quale doppia perdita? Cos'è, dobbiamo essere ingordi? Basta una sola persona.
Alessia doveva tirar fuori le palle, lasciare il convivente a costo di rimanere sola magari anche per un lungo periodo. Non tenerselo ugualmente anche se non gli garbava più di tanto, cercare altra persona che completasse quel che gli dava il convivente.

Quindi ammetto e giustifico (con o senza sensi di colpa, questo è un problema individuale) il tradimento come mezzo di ricerca di conferme o smentite da prendersi non a scatola chiusa. E' fin troppo ovvio altrimenti.
Il tradimento è tradimento. Nessuna differenza. Nessuna giustificazione. Mi sembri il classico traditore che, prima di lasciare il vecchio terreno, ara e semina quello nuovo. Se quest'ultimo darà buoni frutti, si "butterà" quello vecchio. Se non produrrà nulla d'interessante, ci si terrà il vecchio terreno.
Se comunque cerchi un terreno nuovo è palese che di quello vecchio non te ne frega un emerito c..zo: perciò, fuori le palline.
Air

Altrettanto ovvio è che parlo di tradimenti senza farsi beccare! Altrimenti è un gran puttanaio!!! :)
 
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dererumnatura

Utente di lunga data
Rispondo per punti. Non voglio fare le veci di Alessia: perciò, chiedo ad Alessia stessa di subentrare, in particolar modo sui miei riscontri, quelli in grassetto.
Grazie!
Il tradimento è tradimento. Nessuna differenza. Nessuna giustificazione. Mi sembri il classico traditore che, prima di lasciare il vecchio terreno, ara e semina quello nuovo. Se quest'ultimo darà buoni frutti, si "butterà quello vecchio. Se non produrrà nulla d'interessante, ci si terrà il vecchio terreno.
Se comunque cerchi un terreno nuovo è palese che di quello vecchio non te ne frega un emerito c..zo: perciò, fuori le palline.

 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Chiarisco

Che vuol dire scusa?
Affermazioni come la tua per me sono prive di senso. Sanno di buonismo da catechesi.
Come cosa vuol dire "non mi permetto mai di interpretare il pensiero degli altri"?
In quel post avevo l'ambizione di chiarire il pensiero di Lettrice, che lo può fare e sa fare da sola, ma non è compito mio chiarire il suo pensiero o quello di altri.
L'ho fatto perché mi interessava la distinzione da lei fatta tra percezione e realtà, ma non mi sembra che sia un modo corretto di condurre una discussione.
Non capisco cosa c'entri il buonismo ...comunque io sono molto buona
 
N

Non registrato1003

Guest
salve a tutti..
sono da oggi sono iscritta, ma da un po' leggo silenziosamente il vostro forum. e gia devo ringraziarvi perchè da molte parole ho preso energia, idee, spunto per riflessioni che davvero mi hanno aiutato. grazie. di cuore.
ora vorrei scambiare un mio pensiero, che non so bene gestire..
ho da due mesi concluso un convivenza di 6 anni. scelta mia. nonostante l'amore che provo per lui, purtroppo mi son sentita costretta ad andarmene. l'ho tradito, con tutte le classiche componenti e scuse del caso, mi sentivo trascurata, e davvero lo ero, lui era freddo, poco presente. due nature diverse che dopo un po' l'amore non basta piu a tenere unite. ed io sono caduta tra le braccia di chi mi ha fatto sentore importante. la relazione con l'altro è durata fino a fine 2006. sono stata io ad interromperla per cercare di ristabilire una mia dignità che con le menzogne stava venendo a mancare.. ed ho provato per un po' a ricostruire il mio rapporto. ma da ricostruire non c'era piu nulla.
allora ho preso cani e due vestiti e mi sono allontanata, pensando per un po' di riuscire a prendere una rincorsa, a farmi piu forte, per poi tornare. ma così non è stato. lui orgoglioso e triste non mi ha piu cercato nel modo giusto. e le cose sembrano essere ridotte alla fine. ma non è questo il punto. soffro, ma è naturale, ho un energia strana, ma i tempi devono maturarsi, in qualunque modo..tutto passa..
ora ho un amico, che sembra trasformarsi in qualcos'altro. ma non mi avvicino piu di tanto..perchè..muoio dal senso di colpa per quello che ho fatto al mio ex convivente. sento soffocare dallo schifo che mi faccio, dal rispetto che non ho avuto e che gia prima mi faceva male, ma che ora mi uccide. mi sento preoccupata per lui per tutto, per il pranzo o la cena per la sua schiena per l'ora di alzarsi per tutto. ma credo dipenda dalle cose che ho fatto contro di lui. e stranamente mi sfogo con chi mi vuol bene. ogni piccolo ricordo fa riaffiorare in me strane sensazioni. e divento cattiva, con me con gli sconosciuti, con amici con chi mi vuol bene, con l'uomo che potrebbe davvero essere importante.
ok, forse non sono stata molto chiara..
cosa mi succede?
sei proprio una poco di buono

omo erettus
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Contraddizioni

venivo trascurata.
non sono una donna che chiede stupidate, sentimentalismi inutili o sdolcinatezze che lasciano il tempo che trovano.
cercavo nel mio compagno un minimo di complicità. una presenza che non c'era, nè fisica nè mentale.
ho parlato con lui per ore giorni notti , tutto inutile. ho chiesto aiuto perchè temevo, sapevo che sarei diventata sempre piu debole ( tradire non è debolezza?). Lui invece è diverso. non tradisce. lo so. le sue assenze sono derivate dal suo carattere che ogni giorno di piu diventava freddo , lontano, interessato a costruire un futuro materiale,anche per me , certo.. ma il presente?
ma io non posso far altro che prendermela con me stessa, anche oggi, che sono infognata nelle preoccupazioni di averlo lasciato solo...
Se hai parlato tanto con lui...vuol dire che da parte sua c'erano amore e disponibilità. Non c'era quello di cui avevi bisogno, ma è proprio questo che io intendevo (non so Lettrice) con percezione e realtà.
Se una persona ha la percezione di minaccia delinquenziale perché vede in giro "brutte facce", ma non c'è aumento, ma anzi una diminuzione dei reati si parla di percezione di insicurezza, non di problema di delinquenza.
Tu avevi una percezione di trascuratezza, ma non doveva corrispondere a una realtà ed è per questo che ti senti in colpa.
Forse eri tu non amarlo più e hai cercato la forza di lasciarlo nel tradimento o ora senti che ti manca quel che ti dava.
Credo che il tuo bisogno di capirti e chiarirti nasca da questo.
 
O

Old alessia76

Guest
Se hai parlato tanto con lui...vuol dire che da parte sua c'erano amore e disponibilità. Non c'era quello di cui avevi bisogno, ma è proprio questo che io intendevo (non so Lettrice) con percezione e realtà.
Se una persona ha la percezione di minaccia delinquenziale perché vede in giro "brutte facce", ma non c'è aumento, ma anzi una diminuzione dei reati si parla di percezione di insicurezza, non di problema di delinquenza.
Tu avevi una percezione di trascuratezza, ma non doveva corrispondere a una realtà ed è per questo che ti senti in colpa.
Forse eri tu non amarlo più e hai cercato la forza di lasciarlo nel tradimento o ora senti che ti manca quel che ti dava.
Credo che il tuo bisogno di capirti e chiarirti nasca da questo.
purtroppo e per fortuna non è proprio così.
io parlavo per ore con lui..ma lui no. lui non ha mai , ma dico mai per intendere proprio mai, voluto parlare. non lo sa fare, non lo vuol fare. è un uomo fantastico per milioni di cose. ma lui nn parla. non chiama gli amici, nè me, non vuole problemi, non è democratico, non ascolta. ha le sue ragioni, ed io ero diventata una idiota perchè desideravo baciarlo.. o vedere le stelle, o semplicemente una sola volta cucinare con lui. Arido e consapevole di esserlo e di non voler cambiare. silenzioso. intelligente, ma sordo a tutto. sempre di piu..

forese ero io a non amarlo piu.. o semplicemente in 6 anni ho terminato l'energia. succede, se non ricaricati.
ho sbagliato, lo so bene. michiarirò..
 
O

Old alessia76

Guest
Rispondo per punti. Non voglio fare le veci di Alessia: perciò, chiedo ad Alessia stessa di subentrare, in particolar modo sui miei riscontri, quelli in grassetto.
Grazie!

sull'incoerenza.. bhe per gli altri non so dire..ma io su questo argomento lo sono eccome! non ho le idee chiare sul tradimento. diventerò coerente quando e se capirò.


Alessia ha avvertito carenze da parte del convivente. Quando ha notato che non erano rissolvibili, avrebbe dovuto lasciare il convivente e poi cercarsi altra persona.
.. io non cercavo nessuno. ci son voluta cadere..nessuno mi ha costretto certo. ma è capitato di evitare di trovarmi in situazioni " a rischip" e so sfuggire alle tentazioni. quella volta no..

Se il rapporto si fosse potuto recuperare, si sarebbe recuperato.
da sola no. non ci si poteva di certo riuscire.

Il tradimento è tradimento. Nessuna differenza. Nessuna giustificazione. Mi sembri il classico traditore che, prima di lasciare il vecchio terreno, ara e semina quello nuovo. Se quest'ultimo darà buoni frutti, si "butterà" quello vecchio. Se non produrrà nulla d'interessante, ci si terrà il vecchio terreno.
Se comunque cerchi un terreno nuovo è palese che di quello vecchio non te ne frega un emerito c..zo: perciò, fuori le palline.
nessuna giustificazione si. differenze invece un sacco, tra i miliardi di casi..
parlando di me, io non cercavo un sostituto, anzi.. ma le cose succedono, la passione ti fa fare cose impensate se non ti senti forte, se non lo sei..
ho lasciato l'altro e li non ci sono volute le palline.
ho lasciato la mia casa e il mio uomo che era la mia famiglia. li non so quali ho usato, ma datemi retta, ce ne sono volute..
 

Fedifrago

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