Miriam, segui il tuo cuore.
E basta.
Non è lui che ti disorienta, la confusione parte da te, dal fatto che non sai cosa fare perché ti trovi a gestire qualcosa che non conosci e non sei in grado di prevedere che conseguenza potrà avere e questo ti porta ad avere banalmente ansia.
Io ho imparato che stare a ragionare troppo sulle persone porta lontano dall'afferrarle: le sensazione che ti danno vanno ascoltate, e detratti tutti i ragionamenti, nostri e altrui, spesso dicono la verità, oltre le parole.
Nel bene e nel male.
Se stai bene con lui, stacci. E' la scelta giusta.
Per esperienza ti dico che ci sono persone, uomini e donne, che non credono nella fedeltà, lo ritengono un vincolo inadeguato per la loro natura: ciò non significa però che queste persone non ti diano importanza nella loro vita.
Io nemmeno credo nella fedeltà. Mi piacciono le donne, in genere, mi son sempre piaciute: credo nel rispetto, che è un'altra cosa, verso gli altri, credo, soprattutto, nello stare bene e nel far star bene.
Che è la cosa essenziale, nella vita, soprattutto dopo i 50, diciamo.
Le regole, le consuetudini, i vincoli... Sono sovrastrutture generiche: sei tu che devi ragionare su cosa conta veramente per te, nella maniera più egoistica ed evitando di far pesare troppo il giudizio altrui nelle tue scelte.
C'è una sola domanda che ti devi porre; stai bene quando sei con lui?
Hai risposto positivamente: per me è sufficiente.