dererumnatura
Utente di lunga data
Anche io l'avevo intesa così.credo che il nocciolo della questione non fosse il non tradire, ma il tradire sapendo che le conseguenze, per un figlio e per la famiglia, possono esserci, ed essere grandi.
Il tradimento non è atto di un istante, ha un'evoluzione, fatta di corteggiamento, pensiero, riflessione, decisioni. Si decide di tradire, ad un certo punto, con mutevoli e disparate ragioni, ma è un'azione consapevole. E consapevole deve essere chi la perpetra delle conseguenze....
il tradimento è davvero poi l'atto di un istante?Possibile che in quell'istante non passi di fronte agli occhi la propria vita? Possibile che non venga in mente: mi sto mettendo in un casino più grande di me?
Per chi non ha responsabilità se non verso se stesso ( io per esempio..) e comincia una storia sapendo di essere dolorosa fin dall'inizio so che è possibile...ma per chi ha anche dei figli a cui pensare...è ugualmente così facile dimenticarsi delle conseguenze o far finta che non ce ne saranno?
Magari uno pensa: tanto mia moglie è così cucù che non lo scoprirà mai...e anche se lo scoprisse..mi perdonerà...perchè il tradimento è solo una ferita narcisistica