Cavolo finiamo sempre a parlare di te
@danny! Il fatto è che la tua storia si presta davvero bene a tante considerazioni.
Io però mi sono fatta l'idea che tu abbia una sorta di dipendenza da tua moglie, dipendenza che nasce forse proprio da quella identità di cui parlavamo prima. La tua identità ruota intorno a lei, e senza ti sentiresti di non essere più tu.
Stai rinunciando a pezzi di te, perché il più importante pezzo di te lo identifichi con lei.
Io ho visto uomini separarsi con stipendi da 1200 euro e zero risorse alle spalle.
Non credo dunque neanche alla scusa economica.
La motivazione è tutta dentro di te, e non fuori. Basta comprenderlo chiaramente, e se si vuole cambiare affrontare il problema alla radice. Se no accettare questa simbiosi ( deleteria agli occhi dei più) e vivere da uomo " dimezzato".
Si, è vero, ma sono l'unico che parla così tanto e non si vergogna delle sconfitte. Di solito si recita un po' tutti la parte dri vincenti anche quando non lo si è, tanto per farlo credere agli altri..
Lo sai che sono un chiacchierone.
Poi lo faccio perché mi scrivono da anni in tanti in Mp, io spero sempre che la mia storia possa aiutare chi si trova nella mia situazione.
Io so come è pesante per tutti e credo faccia piacere che un uomo cornuto si apra senza la solita paura di venire giudicato uno sfigato.
Anche fosse, non me ne frega niente di chi si limita a valutazioni così sommarie. Seleziono anch'io in base alle risposte. .
Può essere tutto, non lo so.
Io sento solo da anni frustrazione per questa situazione.
Non ci vedo dipendenza, ma castrazione del desiderio.
Lei dovrebbe risultarmi indifferente, ma se l'ho sposata difficilmente può esserlo del tutto.
Su questo io non ho potere.
Sul resto... Sì parla spesso di compensazione del traditore. . Io penso che il traditore debba aiutare il tradito a recuperate fiducia e autostima.
Se non lo fa lui, a chi spetta il compito?
Ecco, mia moglie non ha fatto un cazzo, proprio niente.
Ha lasciato che fossi io a cavarmela da solo, magari cercando altrove ciò che nessuno comunque poteva darmi.
Ho passato notti insonni mentre lei dormiva, si è spesa pochissimo nei miei confronti e non ha nemmeno preso in considerazione il problema del sesso negato.
E poi mi diceva che era lei a provare rancore nei miei confronti, per come mi ero comportato.
Io, io avevo il diritto di avere rancore ed è quello che emerge ogni giorno di più in proporzione alla sua distanza da me.
Mi ha fatto una scenata con sberle e urla e minacce quando ha scoperto che chattavo con una donna che mi piaceva, ma non ha minimamente voluto comprendere che noi a quel punto non eravamo già più una coppia e questo per volontà sua.
Ci siamo confrontati tante volte, dopo, ma ero io più cgealtro a parlare.
Per il resto, tutto poi è proseguito come prima.