Uomini "Ambivalent" vs. Uomini "che rassicurano"
non si è visto nè sentito.
non so.
non è che io pretendo che uno poi si veda tutti i giorni.
lui è uno che lavora e che ha duemila impegni, politica, cultura, consulenze.
e una figlia. e sta parecchio male di salute, in questi giorni.
non pretendo che si veda tutti i giorni.
quando lo vedo con me si comporta BENISSIMO.
non riesco a capire dove sia il confine, se sia lui che mi trascura o se sono io così insicura da farmi mancare il terreno sotto i piedi se non mi dà il millecento per cento.
e quindi vorrei capire da voi, ma qui c'è chi mi dice che dovrei chiamarlo e chi mi dice che dovrei tenerlo sulla corda. se io in una relazione che non ha futuro, vista la situazione, devo anche sforzarmi, impormi, di tenerlo sulla corda, che senso ha?
scusami Rita per l'assenza ieri sono stata in giro e quando sono tornata mi sono persa la discussione
Senno' avrei detto sicuramente la mia!
Io ho pochissima pazienza per questo tipo di uomo (se non s'era capito), il merito n. 1 che riconosco ad un uomo (mio marito, tanto per cambiare
) è la presenza INOX. Lui c'è. C'è sempre stato dal giorno 1 (e sono 16 anni). Delle mie cinque relazioni (n.d.V..:
due disgraziatamente con la stessa disgraziata persona), solo due sono state con una persona
costante: quella con mio marito, e quella con un altro ragazzo, di cui ho un ottimo ricordo: un altro che sarebbe stato un papabilissimo marito, tra l'altro era ricchissimo
, non foss'altro che era un ragazzo con problemi familiari e personali molto gravi che all'epoca, ritengo tuttora saggiamente, non mi sentii di assumere (e infatti ho saputo proprio qualche mese fa _ casi della vita - che non si è mai sposato, persa Verena....chi se lo prendeva?
) .
Comunque parametrando i comportamenti di queste due persone, l'ex ricchissimo con i problemi (la famiglia Addams incorporata) ma costante e il marito ipersolido, e gli altri due "ambivalent", mi sono resa conto di una gran bella verità.
La costanza che da' serenità in amore, a mio avviso, non è data da un comportamento appiccicoso modello "Ti chiamo 200 vv. al giorno".
Non è questo.
Non servono 2000 chiamate zuccherine, o una presenza fisica o mediatica (sms, Msn, telefono o piccione viaggiatore) al limite dello stalkeraggio).
No.
Secondo me è qualcosa di piu' sottile e inconsapevole, direi che è un messaggio subliminale. Un qualcosa di inconscio che ti rassicura, che ti dice "Vai sicura bambina, per me nel mio cuore ci sei solo tu".
E' una presenza di un valore forte, non vorrei dire etico, ma è qualcosa di affine, un riconoscimento immediato che dal momento in cui il tuo destino incrocia quello di quella persona, TU sei la sua donna, e non esiste nessun'altra. Anche se ti chiama un'unica volta al giorno, stop, basta là, come diciamo noi in Sabaudia. Non ci sono storie. Sei solo tu nel suo cuore. Non ci sono altre, non ci sono distrazioni, non ci sono "CHissà che cavolo sta facendo, come si diverte senza di me".
Non ci sono fantastici luna park, party di sogno stile Martini a cui lui sta partecipando SENZA DI NOI.
No.
Al massimo è al capezzale di una zia novantenne con l'Alzheimer, se è senza di noi.
Anche perché l'uomo di cui sopra se ti dice che chiama chiama. Una sola volta, ma lo fa. Non ha batterie scariche. Non ritarda. Non perde numeri di telefono. Non ha riunioni che si protraggono. Non perde indirizzi. Non ha gomme che si sgonfiano. Non gli va l'alluce in corto circuito con il pollice.
Subliminale.
Tutto qui.
Bastano cinque minuti di frequentazione.
Con la pratica ho sviluppato un specie di bacchetta da rabdomante, funziona anche con le amiche. Mi raccontano del loro fidanzato, e io in tre minuti netti dico di che specie è
Bacio!