Ho sempre amato mio marito non ho mai guardato altri uomini ...
Se stiamo ai FATTI questo è vero fino a circa un anno fa.
Dopo, qualcosa è successo che ti ha fatto cercare delle sensazioni nuove, che prescindevano dalla figura di tuo marito. Se si va su un sito di incontri, si presuppone che uno cerchi, appunto, di incontrare qualcuno appartenente all'altro genere e combinarci qualcosa. Non chiedergli se vuole fare il quarto ad un tavolo dove si gioca a ramino ...
... questo per quasi un anno mi ha corteggiata, ci siamo visti dopo quasi un anno che chattavamo, non ho mai trascurato mio marito, forse nell' ultimo periodo ero un po' distratta, non nascondo che mi intricava la situazione non l'uomo,
Questa dichiarazione indica che: 1) il tuo essere "
un po' distratta" probabilmente è stato un chiaro indizio per tuo marito che c'era qualcosa in ballo da parte tua; il fatto che tu non ne abbia parlato con lui, non depone a favore della involontarietà del tuo comportamento, come cerchi di sostenere;
2) il fatto che la situazione ti "
intricava" conferma che avevi una precisa volontà di cercare una novità, rispetto al rapporto matrimoniale. Se chiedessi a 100 persone cosa ne pensano, probabilmente tutte e 100 arriverebbero alla stessa conclusione.
non so spiegare ero come sdoppiata, quando sono tornata con i piedi per terra mi sono resa conto del danno che ho fatto oltre a mio marito ma anche e soprattutto a me stessa
La tesi di uno "sdoppiamento" di personalità è quella più comunemente presentata da chiunque si trovi indagato per aver commesso un reato.
"Non ero io, signor giudice, era un'altra persona che agiva ... io sono innocente". Non basta una mera affermazione per far credere che ciò sia la verità.
Se non si dimostra, con relazioni mediche convincenti, che si soffre di un grave disturbo psichico - che consiste nell'affiancamento alla normale identità psichica di una seconda personalità che, in certi momenti, sostituisce quella originaria ed abituale - la tesi difensiva in questione è considerata priva di valore e, persino, indispettisce i giudici (che pensano che uno cerchi di fare il furbo).
Gli accenni che hai fatto in ordine a come tuo marito possa aver scoperto la tua relazione parallela ed alla consapevolezza che il tuo comportamento (che avresti posto in essere con l'altra personalità malata) ti abbia arrecato danno, portano ad escludere che tu abbia due personalità distinte ed autonome, visto che valuti in un unico contesto i tuoi comportamenti. Quello che manca è l'assunzione di una chiara responsabilità.
Quello che, invece, potrebbe essere verosimile è, come ti avrebbe detto la psicologa oggi, che soffri di complessi di inferiorità a causa di traumi risalenti alla tua giovinezza. E devi lavorare su questo, non fare altri tentativi di accreditare un'innocenza e pretesa inconsapevolezza che ... dispiace dirlo ... non esiste.
Se il tuo spasimante allungava le mani e ti ha baciato, quella persona che partecipava a quei gesti di intimità eri tu, e ti piaceva.
Tuo marito non ha visto una donna che era costretta ad assecondare le voglie di un aggressore. Lo slinguamento nel bacio è uno dei segni più evidenti di intimità condivisa: non lo si fa con il primo passante che incontri per strada.
E per favore, la si pianti di sostenere che uno o più baci alla francese sono gesti innocenti, che non configurano l'esistenza di un tradimento.
Sono sufficienti a far ritenere che esistesse una relazione intima, con tanto di scambio di fluidi da una persona all'altra, come avviene in un rapporto orale o vaginale. Tant'è che esiste la possibilità di trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili, a partire dalla HIV ...
E' solo questione di diversità di modalità tecniche ... che non modificano la sostanza delle cose.
Va affrontata la realtà, punto a capo.