Salve a tutti

perplesso

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con un assegno da 1000 euro al mese, una casa a disposizione in un posto che non penso abbia lo stesso costo della vita di Milano e forse nemmeno di Spezia, ovvio che no
 

perplesso

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Non mi ha detto come mi ha scoperta so solo che quando l'ho visto sono morta. Da quando sono stata scoperta non mi sono più sentita con questa persona, né lui si è fatto sentire, nemmeno per umanità, per sapere come stavo, niente silenzio assoluto.
io continuo a non capire cosa pensi di ottenere facendoti passare da scema di guerra con noi
 

CIRCE74

Utente di lunga data
a me pare che Nina sia talmente succube del marito che non avrà nemmeno avuto la possibilità di scegliere che fare da grande. vedi bene come anche per la separazione il marito abbia già deciso tutto e lei ubbidisce
sinceramente anche a me ha dato questa impressione....
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
a me pare che Nina sia talmente succube del marito che non avrà nemmeno avuto la possibilità di scegliere che fare da grande. vedi bene come anche per la separazione il marito abbia già deciso tutto e lei ubbidisce
Probabilmente lei in casa la trattav da sottoposta come in caserma
 

perplesso

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ed a lei, almeno per un lungo periodo, la cosa è andata bene
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Mia madre non ha mai lavorato...
la mia lavorava in casa...prima era possibile...adesso no...non aveva aiuto da parte dei genitori per quanto riguardava me e mio fratello e mio padre è sempre stato dell'idea che i bambini era bene che crescessero con le mamme...nonostante ciò ha sempre trovato il modo di contribuire al sostegno della famiglia...io non ho mai pensato che le casalinghe vivano alle spalle dei mariti...spesso con il loro contributo fanno in modo che i mariti possano fare orari di lavoro che se fossero costretti a pensare anche alla gestione di casa non potrebbero fare...l'unica cosa che non mi piace di questa gestione è che la donna così facendo resta a vita dipendente dal coniuge non avendo modo di sostenersi da sola...se il matrimonio salta resta comunque vincolata a lui...e già solo pensare questa cosa mi fa mancare il fiato.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
ed a lei, almeno per un lungo periodo, la cosa è andata bene
pensando a quello che è successo alla coppia che conosco io mi sono soffermata a pensare ad alcune cose a cui prima non avevo mai pensato...se una si separa, non ha mai lavorato quindi a meno che non si sia fatta una pensione privata non dovrebbe neppure avere versato i contributi, non ha la pensione del marito nel caso lui muoia...di che cosa campa? presuppongo che quando il marito passa a miglior vita anche il mantenimento che era stato pattuito smetta di essere versato...lo chiedo per curiosità...come vive una in questa situazione?
 

Brunetta

Utente di lunga data
L’avrà detto solo per farti spostare.


Sono in troppe a scrivere troppe cose. Io davvero non riesco a ricordarmi tutto di tutti.
E io che ho detto?
Hai problemi di memoria.
Per questo hai dovuto copiare per passare l’esame.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Forse aveva una condizione economica che la obbligava oppure le scadeva il contratto e neanche lo voleva dire
Il discorso era stato “non ti rendi conto della fatica di una operaia”. Escludendo che il marito fosse avvocato, penso che anche lui lavorasse con il sudore della fronte.
 

perplesso

Administrator
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pensando a quello che è successo alla coppia che conosco io mi sono soffermata a pensare ad alcune cose a cui prima non avevo mai pensato...se una si separa, non ha mai lavorato quindi a meno che non si sia fatta una pensione privata non dovrebbe neppure avere versato i contributi, non ha la pensione del marito nel caso lui muoia...di che cosa campa? presuppongo che quando il marito passa a miglior vita anche il mantenimento che era stato pattuito smetta di essere versato...lo chiedo per curiosità...come vive una in questa situazione?
in teoria a 70 anni puoi chiedere la pensione di vecchiaia (che è diversa da quella di anzianità) a prescindere dai contributi, ma è veramente una miseria. diciamo che in questi casi, una si cerca un secondo marito
 

Brunetta

Utente di lunga data
pensando a quello che è successo alla coppia che conosco io mi sono soffermata a pensare ad alcune cose a cui prima non avevo mai pensato...se una si separa, non ha mai lavorato quindi a meno che non si sia fatta una pensione privata non dovrebbe neppure avere versato i contributi, non ha la pensione del marito nel caso lui muoia...di che cosa campa? presuppongo che quando il marito passa a miglior vita anche il mantenimento che era stato pattuito smetta di essere versato...lo chiedo per curiosità...come vive una in situazione?
Pensione minima. Vive malissimo. Però avrà casa popolare.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Fino a quando lei prenderà il mantenimento e starà nella casa di lui, "al paesino", lei sarà condannata ad una vita di pentimento. Continuerà a dipendere da lui, e a struggersi per quello che ha fatto. Ad ogni modo lei è quel tipo di persona; è sempre dipesa dagli altri, ha trovato il marito in gamba, lo ha ammirato, ed è dipesa sempre da questo "super uomo". Adesso però non sarà più il suo "super uomo"; o magari continuerà ad esserlo, perché nonostante tutto gli sta dando cibo e casa, e quindi lei è condannata a pentirsi per il resto dei suoi giorni.

Dovrebbe essere lei a cercare la forza per "affrancarsi", ma penso che questa forza non ce l'abbia.
Se il marito è intelligente, come penso, si tratta - almeno nelle intenzioni - di un esilio temporaneo. Un'ultima opportunità per rientrare nei ranghi.
Un anno, un anno e mezzo passa rapidamente e sta a lei gestire in maniera appropriata il suo tempo e, perché no, il suo destino.

Può scegliere se fare la santa o la diavolessa: ma stavolta senza alibi, senza un cornuto inconsapevole che la protegge. La pacchia dell'impunità è finita, se vieni scoperta perdi il credito di fiducia accumulato: come quando vieni scoperto a commettere un reato. Una volta beccato diventi "pregiudicato", pure se ti chiami Berlusconi o Grillo.
Non sei più incensurato, è un dato di fatto.

Avrà il suo computer e tempo per usarlo, si potrà collegare a tutti i siti che vuole, di giochi, di incontri, di porno, ecc., senza nessuno che la controlli. Magari userà il PC per rispondere quando il marito la chiamerà dal luogo di missione, per parlare dei figli ed accertarsi di come stia. Se riuscirà a tenere i contatti con tutti i figli e rimanere "devota" alla famiglia il "fine pena" potrebbe essere coincidente con la fine della missione del marito. E questi potrebbe passare a trovarla quando rientra in patria, magari facendo qualche riunione di famiglia con figli e moglie. Da cosa può nascere cosa ...

Certo, può darsi pure che il marito trovi un'altra e si rifaccia una vita. E' quello che mi è capitato e non c'è da vergognarsi. Si volta pagina e via.

Tutto sommato, pensiamo in termini positivi: potrebbe esserle andata bene, visto il gran macello che ha combinato. Il prezzo da pagare potrebbe essere accettabile.

Nella vita gli errori (anche solo per sbadataggine) si pagano, è una regola alla quale non si sfugge. Prima o poi il conto va pagato.

Se poi avesse la capacità di cambiare stile di vita, di darsi da fare per migliorarsi, anche lavorare e diventare autonoma, potrà impiegare utilmente il suo tempo: è inutile disperarsi e piangere su quello che è successo.

Potrebbe capire quale senso dare alla sua esistenza, con i figli grandi e prossimi a diventare indipendenti ed un marito al quale la rabbia potrebbe scomparire se lei rimanesse il fulcro della relazione familiare.
Tutto sommato, le apparenze sono abbastanza salve: potrà dire che stavolta non se l'è sentita di seguire il marito all'estero e che si prende un periodo di calma per pensare anche a sé e tenere i contatti con tutti i membri della famiglia. Potrebbe dedicarsi ad opere di bene, essere attiva con organizzazioni esistenti in zona.
Certo, la scelta virtuosa sarà quasi obbligata in termini di sforzi da compiere, nel senso che sarebbe agevolata dalle condizioni di vita (abitazione e mantenimento).

Se dovesse scegliere, invece, di coltivare la sua ribellione esistenziale dovrà stare accorta, perché dove andrà a vivere l'ambiente è piccolo e lei sarà sotto osservazione: non è come una grande città, dove sei sconosciuto pure ai vicini di casa.
Svolgere una vita libertina richiederà molta attenzione.
Al prossimo sgarro, la tolleranza sarà prossima allo zero.
Non solo dalla parte del marito
E' la vita.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Il discorso era stato “non ti rendi conto della fatica di una operaia”. Escludendo che il marito fosse avvocato, penso che anche lui lavorasse con il sudore della fronte.
col surplus di avvocati che c'è da qualche anno a questa parte, non mi stupirei se invece il marito fosse un professionista. ci sono legali, specialmente tra i giovani, che non guadagnano molto più di un operaio
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se il marito è intelligente, come penso, si tratta - almeno nelle intenzioni - di un esilio temporaneo. Un'ultima opportunità per rientrare nei ranghi.
Un anno, un anno e mezzo passa rapidamente e sta a lei gestire in maniera appropriata il suo tempo e, perché no, il suo destino.

Può scegliere se fare la santa o la diavolessa: ma stavolta senza alibi, senza un cornuto inconsapevole che la protegge. La pacchia dell'impunità è finita, se vieni scoperta perdi il credito di fiducia accumulato: come quando vieni scoperto a commettere un reato. Una volta beccato diventi "pregiudicato", pure se ti chiami Berlusconi o Grillo.
Non sei più incensurato, è un dato di fatto.

Avrà il suo computer e tempo per usarlo, si potrà collegare a tutti i siti che vuole, di giochi, di incontri, di porno, ecc., senza nessuno che la controlli. Magari userà il PC per rispondere quando il marito la chiamerà dal luogo di missione, per parlare dei figli ed accertarsi di come stia. Se riuscirà a tenere i contatti con tutti i figli e rimanere "devota" alla famiglia il "fine pena" potrebbe essere coincidente con la fine della missione del marito. E questi potrebbe passare a trovarla quando rientra in patria, magari facendo qualche riunione di famiglia con figli e moglie. Da cosa può nascere cosa ...

Certo, può darsi pure che il marito trovi un'altra e si rifaccia una vita. E' quello che mi è capitato e non c'è da vergognarsi. Si volta pagina e via.

Tutto sommato, pensiamo in termini positivi: potrebbe esserle andata bene, visto il gran macello che ha combinato. Il prezzo da pagare potrebbe essere accettabile.

Nella vita gli errori (anche solo per sbadataggine) si pagano, è una regola alla quale non si sfugge. Prima o poi il conto va pagato.

Se poi avesse la capacità di cambiare stile di vita, di darsi da fare per migliorarsi, anche lavorare e diventare autonoma, potrà impiegare utilmente il suo tempo: è inutile disperarsi e piangere su quello che è successo.

Potrebbe capire quale senso dare alla sua esistenza, con i figli grandi e prossimi a diventare indipendenti ed un marito al quale la rabbia potrebbe scomparire se lei rimanesse il fulcro della relazione familiare.
Tutto sommato, le apparenze sono abbastanza salve: potrà dire che stavolta non se l'è sentita di seguire il marito all'estero e che si prende un periodo di calma per pensare anche a sé e tenere i contatti con tutti i membri della famiglia. Potrebbe dedicarsi ad opere di bene, essere attiva con organizzazioni esistenti in zona.
Certo, la scelta virtuosa sarà quasi obbligata in termini di sforzi da compiere, nel senso che sarebbe agevolata dalle condizioni di vita (abitazione e mantenimento).

Se dovesse scegliere, invece, di coltivare la sua ribellione esistenziale dovrà stare accorta, perché dove andrà a vivere l'ambiente è piccolo e lei sarà sotto osservazione: non è come una grande città, dove sei sconosciuto pure ai vicini di casa.
Svolgere una vita libertina richiederà molta attenzione.
Al prossimo sgarro, la tolleranza sarà prossima allo zero.
Non solo dalla parte del marito
E' la vita.
Tolstoj ti spiccia casa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
col surplus di avvocati che c'è da qualche anno a questa parte, non mi stupirei se invece il marito fosse un professionista. ci sono legali, specialmente tra i giovani, che non guadagnano molto più di un operaio
Non era un avvocato e nemmeno un impiegato.
 

Brunetta

Utente di lunga data
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