Salve

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sì, ma la questione principale è che non sai come ti va di salute.
Tu mi parli di restare giovani di testa, io sto dicendo che per quanto la mente resti giovane non seguirà mai il corpo, che inevitabilmente invecchierà.
Non lo sai a qualunque età come ti va di salute.

Una mia coetanea ha avuto un ictus il mese scorso, un'altra è in chemio per leucemia e non se la passa bene per niente, a quell'altra hanno diagnosticato un inizio di parkinson (questa è pure un tantino più giovane di me...pensa quando la genetica ci si mette cosa combina!).

In questi casi però non si rimpiange un corpo invecchiato...si rimpiange una situazione di salute mentre accade una situazione di malattia. O peggio una situazione di disabilità acquisita.

Ma non era questo il discorso che si stava facendo però, mi sembra.:)

Io sto semplicemente dicendo, basandomi sulla mia esperienza, ma anche su racconti di altri di età diverse dalla mia, che il rimpianto per il corpo che cambia è un qualcosa che riguarda la relazione mente - corpo nel vissuto di quella persona.

Dico, mi autocito, che "...Se corpo e mente vanno in direzioni opposte, io sono piuttosto convinta che la questione non sia l'età ma la divergenza, lo iato fra mente e corpo."

Poi, ovviamente quelle che ho riportato sono esperienze ed in particolare sono esperienze di persone che circondano me e che ho selezionato in base alle assonanze col mio sentire.


Certo che in giro è pieno di gente che pure alla mia età si vive con rimpianto l'invecchiare.

Ma non è una regola.
E' solo un comportamento diffuso.
E molto pubblicizzato. :)
 

Marjanna

Utente di lunga data
L'altra riflessione che ha condiviso ha riguardato il fatto che rimanere aggiornati e presenti a se stessi e collocati nel tempo in cui "si accade", è in effetti molto complicato...ma che a suo avviso è l'essenza del viaggio di una Vita.
Anche io lo trovo complicato.
Quando si invecchia si tende a rimanere in altri tempi, almeno parzialmente.
Ma è molto connesso, a mio parere almeno, a quanto si rimane in attività (non necessariamente lavorativa), e forse anche ai giovani che si hanno vicino (che possono spronare, dare input).
Mia nonna l’ho vista imparare un sacco di cose, tutto quello che è arrivato negli anni, e che non faceva parte del mondo in cui era nata. Il frullatore, il telecomando, la lavatrice, il telefono a tasti (Sirio), e altro. Non diceva niente, non è che manifestasse entusiasmo, ma si metteva lì e imparava, spesso munita di libretto delle istruzioni.
Io mi sento molto meno elastica. Ad esempio, riguardo il citato libretto di istruzioni, ora spesso in versione solo digitale, mi aggroviglio dentro di me perchè non mettono più la tanto pratica (per me) versione cartacea.
Sono critica riguardo le mode, specialmente per i tagli (non mettere le fodere nelle giacche, non fare l’orlo ai pantaloni) e tessuti. E a volte borbotto tra me e me, prendendomi in giro da sola perchè mi rendo conto che il tempo non rimane fermo a quanto abbiamo visto noi.
Però è vero quello che ti ha detto questo signore, riguardo l'essenza del viaggio di una Vita, è una bella riflessione.
 

danny

Utente di lunga data
Non lo sai a qualunque età come ti va di salute.

Una mia coetanea ha avuto un ictus il mese scorso, un'altra è in chemio per leucemia e non se la passa bene per niente, a quell'altra hanno diagnosticato un inizio di parkinson (questa è pure un tantino più giovane di me...pensa quando la genetica ci si mette cosa combina!).

In questi casi però non si rimpiange un corpo invecchiato...si rimpiange una situazione di salute mentre accade una situazione di malattia. O peggio una situazione di disabilità acquisita.

Ma non era questo il discorso che si stava facendo però, mi sembra.:)

Io sto semplicemente dicendo, basandomi sulla mia esperienza, ma anche su racconti di altri di età diverse dalla mia, che il rimpianto per il corpo che cambia è un qualcosa che riguarda la relazione mente - corpo nel vissuto di quella persona.

Dico, mi autocito, che "...Se corpo e mente vanno in direzioni opposte, io sono piuttosto convinta che la questione non sia l'età ma la divergenza, lo iato fra mente e corpo."

Poi, ovviamente quelle che ho riportato sono esperienze ed in particolare sono esperienze di persone che circondano me e che ho selezionato in base alle assonanze col mio sentire.


Certo che in giro è pieno di gente che pure alla mia età si vive con rimpianto l'invecchiare.

Ma non è una regola.
E' solo un comportamento diffuso.
E molto pubblicizzato. :)
Io sono circondato da persone dai 60 agli 80 e passa.
Invecchiare è ignoto finché non arriva, quasi all'improvviso.
Ho delle amiche anche giovani, anche di 30.
Quando mi specchio in loro mi sento più giovane, l'età in fin dei conti è solo il riflesso di ciò che ci circonda.
Ma è inevitabile riflettere sui cambiamenti fisici, che si comprendono solo quando arrivano.
Io canto, e l'immagine di un 50enne frontman non è la stessa di un 20enne.
Neanche la voce.
Ed è solo una piccola cosa.
 

Pruriti

Utente
40 anni di matrimonio andati in fumo

Tutto è partito con un piccolo sospetto e poi si è aperto il vaso do pandora

Mi vergogno a scrivere quello che è successo ma difficile a quasi sessant'anni scoprire certe cose
Le democrazie non parlano a parti nobili del corpo umano.
Il demolobotomizzato si sveglia al mattino e pensa al languore dello stomaco, al prurito all'inguine e ai bruciori dell'apparato escretore.
Oltre non riesce ad andare.
Nemmeno in prossimità della fine trova la forza di smettere di grattarsi e cominciare a nutrire il proprio spirito.
Incredibile.
 
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